sabato 24 novembre 2012

I tre setacci di Socrate

Un giorno Socrate, mentre stava passeggiando con Pico, venne raggiunto da un uomo che gli corse incontro gridando "Socrate ti devo dire una roba del tuo amico che..."
"Fermo lì", lo interruppe Socrate, "la storia che mi stai per raccontare l'hai passata ai tre setacci?"
"Tre setacci?" chiese l'uomo, "quali setacci?"
"Vediamo" disse Socrate.
"Il primo setaccio riguarda la verità, hai esaminato se il fatto che vuoi raccontarmi è vero?" disse Socrate.
"Hmmm, no, l'ho sentito dire" rispose l'uomo.
"Ah! bene, allora hai usato il secondo setaccio, il setaccio della bontà?" chiese Socrate. "È qualcosa di buono quello che stai per dirmi?"
"Ehm no, al contrario" rispose l'uomo.
"Hmmm" disse il saggio "usiamo allora il terzo setaccio, è necessario che tu mi dica quello che sei così voglioso di raccontarmi?"
"No, non è necessario"
"Bene" disse Socrate con un sorriso "se la storia che sei così voglioso di raccontarmi non è vera, buona o necessaria, dimenticala semplicemente e non seccarmi con queste cose".


Tradotta quasi onestamente da qui: The three sieves of Socrates, anche se il sito ha idee un po' diverse dalle mie, non è pastafariano (ma potrebbe esserlo).
E poi l'ho fatto perché andando in cucina per un caffè ho trovato Nonna (la mia mamma, adesso si chiama così), sua sorella e un'altra vicina che stavano guardando "La Vita in Diretta" e commentavano a voce talmente alta che mi sembrava litigassero. Si parlava dei fatti di Avetrana.
Sono stato parecchio indeciso se usare setaccio, filtro o crivello. Crivello si capirebbe?

2 commenti:

  1. Mah! La storia di Socrate esiste anche in varie versioni apocrife...
    Caro Juhan, tempo perso, temo. Cosa ne direbbe FSM, "la pasta vive con il sugo, inutile separarla" o "non cercare di drizzare gli spaghetti"?
    Avevano ragione Guccini ("la TV bisogna guardarla, non accenderla") e il mitico Bonvi, con l'arma finale del Dr. Goebbels. Abbiamo i cervelli fritti da 50 anni di TV.

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