martedì 7 agosto 2018

San Francisco, 1967, metti qualche fiore tra i capelli


Recentemente (credo di averne scritto anche qui sul blog) ho riscoperto Petula Clark, una delle mie fidanzate di quando ero piccolo, con Françoise Hardy, Jayne Mansfield, Brigitte Bardot, Jane Fonda e Betty Boop). Ma non voglio parlare di lei (o di loro). Almeno non ora perché sentendo le sue *meravigliose* canzoni sono capitato su San Francisco.

Uh! 'na nota OT: le earmuffs forse qui sono fuori posto ma io le trovo sexy, lispisticamente parlando, ovviamente. (Non fateci caso, saltate questa riga).

Allora io avevo circa 15 anni, nel senso che le cose non arrivavano real-time, non c'era internet e anche la radio era solo la RAI, tutto Don Matteo, 24/7.

Ma la ricordo perfettamente, nella versione originale cantata da Scott McKenzie e poi nella traduzione italiana; allora i successi venivano tradotti (e spesso rovinati).

Grassie al TuTubo eccola qui: 

Marco Fulvio Kees Popinga Barozzi ha trovato una versione più bella di quella che avevo inizialmente postato; netto questa nuova con tante grassie Pop!. Grassie tante Tubo, nèh!

Questa è la versione che avevo pubblicato 'nissialmente, la trovate --come per magia-- facendo click qui.



Adesso viene la seconda parte, quelli impressionabili dovrebbero astenersi, non leggerla. O se lo fanno li ho avvisati, nèh!

Com'è cambiata SF!
e anch'io.
Già, carpe diem, tempus fugit velut umbra, uh! quasi ora di pranzo.

mercoledì 4 aprile 2018

Ci vediamo dopo, adesso ho da fare

I social-cosi ormai è appurato sono diventati un'ossessione ossessiva di cui non possiamo più fare a meno. Lo so che lo sapete e allora non mi soffermo, vengo subito al dunque.

Ognuno si sceglie l'ossessione che vuole, io per esempio sono per Twitter. E ho la scusa di seguire solo nerds molto più ggiovani e bravi di me (sono un vecchio niubbo). Ma anche i giovani nerd alle volte, anzi spesso --sono sempre collegati a quanto pare-- retwittano cose carine, divertenti, lollose, così come questa qui.

Una cosa da sapere su Twitter: non bisogna iscriversi per vedere un tweet, provate su quello di sopra e *magia* si apre (dovrebbe... sono quasi sicuro che sì).

#softmom rockz! 💥 Ahemmm... non è che la seguo, il suo cinguettio è stato rilanciato da qualcuno che non ricordo (su Twitter i tweets invecchiano in fretta, non è immediato ritrovarne uno se non ne salvi subito il link) e mi ha ingarbugliato la mente --davvero.

Non so se avete presente Johann Christian Bach, sì il figlio di Johann Sebastian, come colonna sonora in sottofondo è come l'argento, va su tutto.

Ma al tweet della Tatiana un set di sinapsi mi sono attivate, scaricate e mi hanno fatto dire "Oh!". Anzi ero in modalita english e ho detto "Ho!". Perché c'era un sottile riferimento a un pilastro della Cultura di Base che ognuno di noi dovrebbe avere acquisito nella vita. Almeno quelli di una certa età, non parlo dei giovani che altrimenti mi verrebbe da dire "mala tempora...".

Io quando Bill Haley e le sue Comete l'hanno lanciata avevo quattro anni. No, non ero così precoce e poi chissà se la radio la trasmetteva; l'ho scoperta dopo. E per via di Tatiana mi sono messo a canticchiarla. Senza sapere le parole, senza sapere esattamente com'era, sapete la memoria, la mia che non è più com'era una volta (e mi sono anche dimenticato com'era).

Ma c'è YouTube.


Se uno è proprio coscienzioso (giovani che non sapete, sto parlando di voi) ci sono anche le parole, la lirica, qui.

La Wiki ovviamente sa tutto.

Googlando sono capitato in un vecchio post di Patrizia Barrera, sa ancora più cose della Wiki (possibile?). Grazie Patrizia.

E adesso, mentre (sono multitasking) continuo a canticchiare (see you later JCB! domani, maybe) la questione finale: il mio caso può rientrare nella nostalgia o rinkoglionimento proprio?

👽

martedì 11 agosto 2015

San Francisco, 1967, nostalgia


Oggi
ieri un farabutto ha urlato su un social-coso una cosa che mi ha precipitato in un maguuun sensa sens.
A dire il vero non è tutta colpa sua, il link non era nemmeno quello ma uno molto simile e nella barra di destra al primo posto c'era Scott McKenzie. Come chi è? Sono sicuro che Bruna, Popinga et al. adesso faranno un salto sulla sedia alto così, anzi di più. (Marco Bruno e Enrico? chissà...).

Per tutti gli altri, i giovani, dovete sapere che io avevo 15 anni, e il mondo era diverso. Scott dice San Francisco ma sarebbe meglio se dicesse Berkeley (atz'e'mmetrica!).

Poi ora è tutta un'altra storia, Silicon Valley lì sotto, solo il ponte è sempre quello (che non è quello di Brooklin, nèh!).

Insomma, senza impegni ma con infinita nostalgia (pron. nostàlgia) ecco:


no, niente fiori tra i capelli, almeno non siete obbligati.

mercoledì 21 gennaio 2015

Nostalgia: How Many Roads


L'amica Dora è davvero über! Anche se a volte mi sgrida. Ma non è facile, anzi è parecchio difficile. Davvero. Oggià!
Ma niente polemiche, anzi Grazie Dora!

Prendi oggi, lei rishara una roba (cosa ve lo dico tra poco) postata originariamente da Micaël Reynaud che dal nome uno pensa francese ma non dice niente di se nell'about e resta tutto indefinito. Ma non importa, grazie Micaël! Ma --domanda-- i francesi non scrivono Michel? Chissà, ma non è questo quello che vi voglio far vedere, anzi è una cosa completamente differente. Adesso ve la dico che è arrivato il momento: Bob Dylan. Ma non quello di adesso quello di quando lui e io eravamo giovani. Dora mi ha suggerito quello, ecco:


Grazie amica Dora; grazie amico Micaël! Che poi --come per le ciliegie-- una cosa tira l'altra e allora, anche se la versione più conosciuta sarebbe un'altra, ecco:


Dai, eccola proprio come allora, the Byrds:


Sigh! OK: nostalgia mode off.

Ah! sì, 42.

Per le ciliegie grazie all'amica signora Treccani. E grazie al signor Google, per G+, le googlate e YouTube.

sabato 9 agosto 2014

Se chanto

Aggiornato, in fondo, nèh!


Per il ramo paterno io sono originario della Val Chisone, quella di Pinerolo, Pragelato e Fenestrelle (precisazione per i forestieri). E allora ecco, un canto tradizionale nella lingua locale, praticamente persa ormai:

Devant de ma fenestro
ia un auzeloun
Tuoto la neuch chanto,
Chanto sa chansoun
Se chanto, que chante
Chanto pa per iuo
Chanto per ma mio
Qu'es da luenh de iou
Aquelos montanhos
Que tant autos soun
M'empachon de veire
Mes amors ount soun
Autos, ben son autos,
Mas s'abaissarèn
E mas amoretas
Vers iou tornarèn
Baisà-vous montanhos,
Planos levà-vous
Perquè pòsque veire
Mes amors ount soun
Traduzione in italiano (ma si capisce vero?)
Davanti alla mia finestra
C'è un uccello
Tutta la notte canta,
Canta la sua canzone
Se canta, che canti
Non canta per me
Canta per la mia amica
Che è lontana da me
Quelle montagne
Che tanto alte sono
Mi impediscono di vedere
Dove sono i miei amori
Alte, ben son alte,
Ma si abbasseranno
E i miei amori
Verso me torneranno
Abbassatevi montagne,
Alzatevi pianure
Affinché io possa vedere
Dove sono i miei amori
Altre versioni, ci sono differenze di pronuncia e di scrittura ma è lei.


Tutti insieme in piazza


A cappella


I miei fratelli, per l'allevamento dei maiali, sono sempre più attratti dalla piana cuneese (Fossano, Bra): io no.
Ripensandoci: anche per i 'puter io ero di Boston, non Silicon valley, come a dire che al solito persisto a farlo nel modo completamente sbagliato.


Un paio di aggiunte, bellissimissime (secondo me). Sarebbe ancora più bello se fossero arrivate in un commento e non uvia mail; mica si può scrivere solo in italiano! Valgono tutte le lingue del mondo, casomai ci aiutiamo con Google Translate, come capita per quasi tutte.


Se canto au stadium de Toulouse. Bello lo stemma del TFC!


La Grande Orchestra Occitana in concerto a Laigueglia (SV) 6 Ottobre 2013


domenica 29 giugno 2014

Il musicarello: stasera mi butto


Oggi cinema. E che film!
Non recentissimo ma, si sa, i capolavori sono senza età.
Io l'ho visto quando è uscito nuovo nuovo, quando il mondo era giovane. Qualcuno che se lo ricorda oltre a me? Dai seniors, non siate timidi, outizzatevi!
Roba anni '60. E questo era un genere, io me lo ricordo come "musicale" ma la Wiki dice "musicarello", e la Wiki, si sa, OK, non voglio sembrare ripetitivo.

Una ricerca su YouTube non ha dato i risultati sperati. Manca parecchia roba, problemi di copyright. Manca, o non ho trovato, tutto il Morandi, Caterina Caselli (quando ancora non era craxista), Rita Pavone (prima di diventare fascista), Al Bano (prima di diventare ultraberluska).

Ma uno --über-bello-- c'è, se avete un'ora e mezza, ecco a voi:


Se piace altri seguiranno. Prossimamente.
In realtà vorrebbe essere propedeutico a qualcosa di completamente diverso, musicale ma completamente diverso, assolutamente. Chissà perché c'è il .mau. che poi mi sgrida, forse.

mercoledì 28 maggio 2014

Si è spento il sole, chi l'ha spento sei tu


Questa mattina all'alba delle 9 la mia giornata è cambiata completamente.
Gomblotto? penseranno subito i miei 'mici del Buddenbrock!
E'nvecennò! Solo un'associazione d'idee, una sinapsi (chisà cus'a l'é?) fuori controllo, sarà mica il microcipp?

Adesso vi spiego per bene, dai, mica sono diventato (ancora più) matto, nèh!

Sul web bisogna fare attenzione che rischi forte di scatenare altre bufale come se quelle attuali non bastassero. Bruna posta su Facebook questo link: No, Solar Panels Will Not Drain The Sun's Energy.

Purtroppo oltre a non sapere la matematica la ggente è 'gnorantassaye anche in termodinamica, non conosce nemmeno il Primo Principio della stessa. E allora ben venga il link di Bruna che tranquillizza.

Ma a me mi ha fatto tornare in mente una canzone di quando ero davvero piccolo, pensa te 10 anni, circa.

Potenza del web, cerchi sul TuoTubo e c'è, eccola:

sigh!
Ok, mi sta già passando. Però com'era giovane il mondo allora. E Adriano cantava e non filosofava su Stamina e putt cose simili.

giovedì 3 aprile 2014

El moleta che sarebbe l'arrotino


Veramente, per dirla tutta, se non fosse che oggi la nostalgia ci porta a Milan si direbbe 'l mulita. E la furveseta  è le tesorire e i cin sghei sinc solt (notare come ho scritto cinque, mi aspetto un encomio dall'AD, nèh!).
Per il resto credo si capisca tutto (per andare sull'interessante devi prendere per Bergum, e passarla). E poi vogliamo imparare le lingue sì o no? Anche perché la prossima (ce l'ho pronta da dicembre) sarà dura!.

Insomma, loro la buttano sul ridere ma l'è düra.


lunedì 31 marzo 2014

La Bergëra - nostalgia


Oggi un tweet di Marco (dovete usare Twitter e seguire Marco, nèh!) mi ha fatto deviare dai buoni propositi della settimana appena iniziata.
Comunque...
E poi sono sicuro, anzi sicurissimo, per non dire sicurissimissimo che piacerà alla mia amica Rosa (e forse anche a Giorgio che non sai mai quello che farà).
Niente traduzione, si capisce benissimo. Non vi dico nemmeno che ombreta viene pronunciata così per ragioni metriche (un po' come l'oceàno del Leopardi), altrimenti sarebbe ombrëta. E il tampinatore è un très joli français.

Due versioni, complementari: comincio con una classica, ottima (à la moda di una volta: prima l'introduzione del tema poi la voce):


e poi i cornajass (una volta sono stato corretto da Zeta: cornacchie non corvi; questi pare che li hanno solo su per i monti della Svizzera (e della Vallée da noi)), versione da piola, dovendo scegliere quella che preferisco (sì, un paio di glitch, ma capita):


Sì, per queste cose cerco di scrivere come si deve. Dubbi su nèh, nèh!

domenica 16 febbraio 2014

Echo e Telstar e ...

Ieri (ahemmm, venerdì a dire il vero) salta fuori che il papà (calabrese) di una mia amica si fece trasferire a Torino (era militare nei Vigili del Fuoco (ma sono militari?)) perché aveva sentito dire che qui si facevano i satelliti.


Sarà vero che si facevano i satelliti? O forse l'ha letto su Oggi. Anche da noi, quando ero piccolo papà leggeva sempre Oggi.
E la storia di ieri venerdì è partita dai satelliti, il GSM che ti localizza il telefonino e ti indica la strada che devi fare per venire a trovarmi.
OK, io in questi casi vengo preso dal magun, la nostalgia, i ricordi. Che non so se li ricordo proprio giusti ma ecco:


Il lancio di Echo me lo ricordo. Agosto 1960, avevo 8 anni. E sapevo già leggere e leggevo. E c'era una cosa che mi perplimeva, assay: la H in più. Perché un conto era parlare italiano a scuola (invece del piémuntèis molto più naturale) ma mi sa che fuori...

OK, dopo Echo venne Telstar che aveva un nome meno problematico, anche se per parecchio tempo non collegai "tel" a "televisione" mentre "star" già si usava per tante cose e si sapeva che stava per stella.


Dove voglio andare a parare vi chiederete. OK, adesso ve lo dico: io avevo già deciso che non avrei fatto il contadino; e i grandi avevano capito, non c'era ancora stata l'involuzione di Lega, Silvio, preti vari e associati.

Googlando ho trovato questo:


OK, ingrandisco il francobollo, ecco:


4 cents! Che tempi! Ma forse, aspetta un attimino, oggi mi trovo questo:


Trovato qui. Ecco, la figlia di Fitzgerald (7 anni) mi piace, è simpatica, mi assomiglia. Chissà...

mercoledì 4 settembre 2013

Les Schtroumpfs, i Puffi


L'amico pierop ci ha ricordato in un commento che esiste un blog fantabuloso, specie per quelli di una certa età, questo: Corrierino e Giornalino.

pierop ha ragione! Io ogni tanto un po' di tempo lo passo a dire sigh! perché, anche se non tutti lo sanno e non tutti ci credono, sono stato giovane anch'io. Sigh!

OK, basta!
Anzi no.
Perché mi è venuto in mente che la prima storia che ho letto dei puffi è stata quella dei Puffi neri, secondo me un capolavoro. E sul blog non l'ho trovata, sigh!

Ma noi digitalizzati del 2013 abbiamo un sacco di risorse: prendi la Wiki per ricordarti come si dice puffo in français e poi googli per Les Schtroumpfs Noirs. E lo trovi, una meravigliosa meraviglia, formato über.

Per cui ecco a voi, proprio com'erano allora, formato A4, copertina rigida, tutti colorati e meravigliosi, qui.

Sigh!

giovedì 31 gennaio 2013

Prima della prima

Tanto tempo fa, in una Galassia lontana lontana Politecnico a 25 km da casa c'ero anch'io.
In quel tempo c'era una grossa novità, le calcolatrici elettroniche. La mia prima è stata questa:



Se volete saperne di più trovate tutto qui.
Quando l'ho acquistata io costava ormai molto meno, diciamo 1/4 di quando è uscita. Poi l'ho sostituita, quasi subito, con una più seria e poi con un'altra ancora. E dopo sono passato a HP, con la RPN ma questa è un'altra storia.

Ma prima?
Ecco, ci sto arrivando: prima i tecnici usavano il regolo. Un regolo buono costava molto di più di una calcolatrice. E pensa te che ce n'erano di bellissimi, in legno di bambù, per dire.

E l'altro giorno on teh toobz trovo questo: Simulated Pickett N4-ES Slide Rule.

Al solito: grazie chi ha messo il link su Twitter (come farei senza Twitter?) e no, non ricordo chi è stato, se mi legge... altrimenti un grazie anonimo grosso così!

Adesso vi faccio vedere come si usa, con un esempio pratico: quanto fa 187 per 42?

Allora: prendiamo il cursore e lo mettiamo su 187, scala D, come in figura:


A questo punto prendiamo l'asta centrale mobile e posizioniamo 1 della scala C in corrispondenza del cursore (e quindi di 187 della scala D), come in figura


Adesso leggendo sulla scala C spostiamo il cursore su 42, come in figura


Non ci resta che leggere il valore sulla scala D, a me viene 785.

Dai che ci siamo quasi. Un'ultima cosa 187 è come dire 1,87 * 100 o anche 1,87 * 102 e 42 = 4,2 * 10 = 4,2 * 101. Sommiamo gli esponenti 2 + 1 = 3.
Inoltre 1,87 è vicino a 2 e 4,2 è vicino a 4. Sappiamo tutti che 2 * 4 = 8, vero? E quindi il nostro numero sarà vicino a 8 con tre cifre dopo, dal calcolo degli esponenti che abbiamo fatto più sopra.

Allora otteniamo 7850.
Ci abbiamo preso? Verifica:


Toh! 7854, contro 7850.
Che vuol dire un errore percentuale del


0,051%, cioè lo 0,5 per mille. Più che buono secondo me. No?

E io ve l'ho fatta lunga a raccontarvela ma nella pratica il tutto si faceva in pochi nientesimi di secondo. O anche meno se eri allenato.

Compito a casa:
1. Essendo che la divisione è l'opposto della moltiplicazione eseguire 533 / 113.
2. Come faccio a calcolare l'area del cerchio?
3. E la radice quadrata?

La prossima volta interrogo, avvisati nèh!

La cosa più difficile in questo post è stato usare la virgola; io sono abituato al punto. Ma sono l'unico in Italia, o uno dei pochi.

venerdì 25 gennaio 2013

La mia serenata

Salve! Sono Luigi, Bit3Lux in rete. Sono calabrese, della provincia di Cosenza. Ho quasi 40 anni. Questo è il mio primo post. Ringrazio l'amico Juhan per avermi invitato.

Inizio la mia avventura sul Tamburo Riparato cantandovi una canzone della mia terra, 'a strina cusentina.

"Di una data cosa il dialetto esprime il sentimento, della medesima la lingua esprime il concetto." Andrea Camilleri che cita un pensiero del suo maestro Luigi Pirandello.

Senza esseri chiamati simu vinuti
oi simu vinuti
cari patruni siti i bon truvati
cari patruni siti i bon truvati

Senza essere chiamati siamo venuti. Cari signori, siete i bentrovati

Mienzu a 'sta casa d’oru na pernice
oi na pernice
è a signura vera ’mperatrice
è a signura vera ’mperatrice

Dentro casa c'è una pernice d'oro, è la signora, vera imperatrice.


Mienzu a sta casa d’oru na catina
oi na catina
è a patruna vera gran regina
è a patruna vera gran regina

Dentro casa c'è una collana d'oro, è la padrona, una vera regina.

Oi c’ha fattu a nivi ara muntagna
oi ara muntagna
chi Dio ti guardi sta bona cumpagna
'sta rosa russa ca tieni ara banna;

Ha fatto la neve alla montagna, che Dio protegga la tua compagna, questa rosa rossa che tieni accanto.

Oi c’ha fattu a nivi aru cirritu
oi aru cirritu
chi Dio ti guardi stu bonu maritu
chi Dio ti guardi stu bonu maritu

Ha fatto la neve al cerreto, che dio protegga tuo marito.


Sentu lu strusciu di lu tavulinu
di lu tavulinu
è u patruni ca pripara u vinu
è u patruni ca pripara u vinu.

Qualcuno sta apparecchiando la tavola, è il padrone che prepara il vino.


Sentu lu strusciu di la tavulata
di la tavulata
è a signora ca porta a suprissata
è a signora ca porta a suprissata.


Qualcuno sta apparecchiando la tavola, è la signora che affetta la "sopressata".



Nun vi criditi ca nui simu assai
ca nui simu assai
ca simu trentatria e u cantaturi
ca simu trentatria e u cantaturi.

Non pensiate che siamo in tanti, solo 33 persone più il "cantaturi"

Dintra a 'sta casa ci su nati i gigli
ci su nati i gigli
cu granni auguriu ca nasciunu figli
cu granni auguriu ca nasciunu figli.

In questa casa ci sono nati i gigli, vi facciamo l'augurio che nascano figli.


Canta lu gallu e scuatula la cuda
scuatula la cuda
damu la bonanotte a vui signuri
damu la bonanotte a vui signuri.

Canta il gallo e "scuatula la cuda", diamo la buonanotte a voi signori.


Canta lu gallu e scuatula li pinni
scuatula li pinni
damu la bonanotte e iamuninni
damu la bonanotte e iamuninni;

Canta il gallo e "scuatula li pinni", Vi diamo la buonanotte e ce ne andiamo
.



Ciao! :)

lunedì 16 luglio 2012

Downtown

La musica non è più quella di una volta! No, non sto parlando di Johann Sebastian, Ludwig, Пётр Ильич e Wolfgang Amadeus (in ordine alfabetico, nèh!). E nemmeno dei Fab4.

Vado a presentarvi --rullo di tamburi, pliz!-- Petula Clark!
E, mala tempora currunt, c'è il caso che i ggiovani manco sanno chi è!
Ma io vado avanti lo stesso, conscio di essere nel giusto. E questa è solo la prima puntata, sappiatelo. E c'è dentro un mystero mysteryuoso assay.


Allora c'è questa canzone che sentivo quando ero piccolo e ho ritrovato sul vostro tubo poco giorni orsono. Poi ho perso tempo prezioso scervellandomi su come si potrebbe tradurre downtown. Niente da fare, non ci sono riuscito: centro città o solo centro o cosa?


Ma aspetta un'attimino: neanche Petula è riuscita nell'impresa, si vede che non si può.
 

When you're alone
And life is making you lonely,
You can always go downtown
When you've got worries,
All the noise and the hurry
Seems to help, I know, downtown

Just listen to the music of the traffic in the city
Linger on the sidewalk where the neon signs are pretty
How can you lose?

The lights are much brighter there
You can forget all your troubles, forget all your cares and go
Downtown, things'll be great when you're
Downtown, no finer place for sure,
Downtown, everything's waiting for you
(Downtown)

Don't hang around
And let your problems surround you
There are movie shows downtown
Maybe you know
Some little places to go to
Where they never close downtown

Just listen to the rhythm of a gentle bossanova
You'll be dancing with 'em too before the night is over
Happy again

The lights are much brighter there
You can forget all your troubles, forget all your cares and go
Downtown where all the lights are bright,
Downtown, waiting for you tonight,
Downtown, you're gonna be alright now
(Downtown, downtown)

Downtown
(Downtown)

And you may find somebody kind to help and understand you,
Someone who is just like you and needs a gentle hand to
Guide them along

So, maybe I'll see you there
We can forget all our troubles, forget all our cares and go
Downtown, things'll be great when you're
Downtown, don't wait a minute more,
Downtown, everything's waiting for you

Downtown (downtown) downtown (downtown)
Downtown (downtown) downtown (downtown)
(repeat and fade out)




ritorno al mar
dove ho sognato con te
e sembra dirmi "ciao"
ciao ciao
rivedo ancor
i vecchi amici che ho
e mi salutano
ciao ciao 
e sulla sabbia limpida
non è cambiato niente
sotto il sole caldo
io ti cerco tra la gente
so che ci sei...
ecco mi hai vista e tu
mi vieni incontro correndo
e stai sorridendomi
ciao ciao
grido chiamandoti
ciao ciao
amore abbracciami
ciao ciao
sono tornata da te
ciao ciao
ciao ciao
tu non lo sai
con quanta ansia aspettai
di rivedere te
ciao ciao
ora di te
non voglio perdere mai
neanche un attimo
ciao ciao
diventeranno facili
i baci dell'estate
passeremo insieme
cento ore innamorate
ma poi verrà
il giorno che partirò
alla stazione verrai...
la mano tu agiti...
ciao ciao
io sto per piangere...
ciao ciao
il treno va e grido
ciao ciao
non ti scordare di me...
ciao ciao
ciao ciao
ciao ciao
diventeranno facili
i baci dell'estate
passeremo insieme
cento ore innamorate
ma poi verrà
il giorno che partirò
alla stazione verrai...
la mano tu agiti...
ciao ciao
io sto per piangere...
ciao ciao
il treno va e grido
ciao ciao
non ti scordare di me...
ciao ciao
ciao ciao
...


Il n'y a plus, dans cette ville, la joie
Qu'il y avait avant
Dans le temps
Je suis perdue dans cette ville sans toi
Toi qui m'aimais pourtant
Dans le temps

Je m'en vais seule au long des rues
Retrouver le passé
D'un amour qui n'existe plus
Mais qui a commencé
Dans cette ville
J'ai beau chercher mais plus rien
J'ai beau chercher dans les rues mais
Pourtant c'est en vain, tu sais

Dans le temps
Comme on s'aimait, oh oui
Dans le temps
Je m'en souviens, oh oui
Dans le temps
Qui a passé depuis
Dans le temps {x2}

Dans ce quartier où l'on ne vit que la nuit
Il y a comme avant
Dans le temps
Autant de vie, de lumière et de bruit
On y venait souvent
Dans le temps

Au club où l'on allait danser
J'ai traîné mon ennui
Quand le barman m'a vue rentrer
Toute seule, il a compris
Ma grande peine
Il n'a rien dit mais je sais
Qu'il a compris. Il a mis l'air
Que l'on fredonnait, tu sais

{Refrain:}
Dans le temps
Quand on s'aimait, oh oui
Dans le temps
Tu t'en souviens, oh oui
Dans le temps
Qui a passé depuis
Dans le temps {x3}

Dans le temps

Dans cette ville rien n'a changé
Si tu reviens un jour
Avec au cœoeur quelque regret,
Rêvant de notre amour
Dans cette ville
Rien n'a changé mais pourtant
Tu vas marcher dans les rues mais
Rien n'est comme avant, tu sais

{au Refrain}

Dies ist eine Übersetzung von Downtown

Bist du allein, von allen Freunden verlassen,
dann geh' in die Stadt, Downtown
Da wo das Leben über all in den Straßen
soviel Lichter hat, Downtown

Vergiß im bunten Neonschein
die Stunden deiner Sorgen,
und hör die Großstadtmelodie
bis in den frühen Morgen.
Sei wieder froh

Da ist alles für dich da
Da wirst du Dinge erleben,
die sind wunderbar
Come on

Downtown, soviel Gesichter, oh
Downtown, soviele Lichter, oh
Downtown, sie alle laden dich ein

Bist du allein, weil keine Blicke dich grüßen,
dann geh' in die Stadt, Downtown
Bist du allein, weil keine Lippen dich küssen,
dann geh' in die Stadt, Downtown

Vergiß im bunten Neonschein
die Stunden deiner Sorgen
Und hör die Großstadtmelodie
bis in den frühen Morgen.
Sei wieder froh. 

Roba da matt! il tedesco inibisce la fantasia, evidentemente.

Uh! restate sintonizzati. Prossimamente chariot. Ma non subito, credete sia facile questo compito? Oltretutto a sentire Petula mi commuovo, 'l magun, teh nostàlgia. Sigh!



sabato 17 dicembre 2011

TMBG - New York City

OK, per la serie Nostàlgia oggi un capolavoro. Cioè una cosa anni '80 poco nota da noi ma fantabellissimissima, anzi ancora über-di-più -- davvero. John & John cantano New York City anche se sono di Boston: un po' come se uno (o meglio due) di Firenze si mettesse a catare "O mia bela Madunina".
Ma non sono leghisti, anzi. E a pensarci bene nessun leghista ama Milan, caso mai Pontida, Padova, Treviso, Ponte di Legno, Berghem. E non canterebbe mai "Se non ci ammazza i bricchi", molto meglio un coro di rutti.

OK, torniamo a noi.


Che poi sto riciclando una cosa che avevo già messo su Fèisbuk e altrove. Il testo che segue, e relativo tentativo di traduzione li ho recuperati da una mail che avevo inviato a Valeria. Mai buttare via niente! Ecco

You called me last night on the telephone
And I was glad to hear from you 'cause I was all alone
You said, "It's snowing, it's snowing! God, I hate this weather."
Now I walk through blizzards just to get us back together

    Mi hai chiamato la notte scorsa al telefono
    E ero contento di sentirti perché ero tutto solo
    Hai detto "Sta nevicando, sta nevicando! Dio, odio questo tempo."
    Adesso sto camminando attraverso la tormenta per trovarci di nuovo assieme


We met in the springtime at a rock-and-roll show
It was on the Bowery when it was time to go
We kissed on the subway in the middle of the night
I held your hand, you held mine, it was the best night of my life.

    Ci incontrammo a primavera a un concerto rock
    Eravamo in via Nizza quando arrivò l'ora di lasciarci
    Ci baciammo nella metro in piena notte
    Ho tenuto la tua mano, tu hai tenuto la mia, è stata la migliore notte della mia vita


'Cause everyone's your friend in New York City
And everything looks beautiful when you're young and pretty
The streets are paved with diamonds and there's just so much to see
But the best thing about New York City is you and me

    Perché ognuno è tuo amico in New York City
    E tutto appare bello quando sei giovane e bello
    Le strade sono pavimentate di diamanti e c'è così tanto da vedere
    Ma la cosa migliore di New york City è me e te


Statue of Liberty, Staten Island Ferry, Co-op City, Katz's and Tiffany's
Central Park, Brooklyn Bridge, The Empire State where Dylan lived
Coney Island and Times Square, Rockefeller Center
Wish I was there

    La Statua della Liberta, il traghetto di Staten Island, la Falchera, il Lingotto
    Central Park, il Ponte di Brooklyn, l'Empire state dove viveva Dylan
    Coney Island e piazza Castello, il Rockfeller Center
    Dove vorrei essere


You wrote me a letter just the other day
Said, "Springtime is coming soon so why don't you come to stay."
I packed my stuff, got on the bus, I can't believe it's true
I'm three days from New York City and I'm three days from you

    Mi hai scritto una lettera appena l'altro giorno
    Dicendo, "La primavera sta arrivando allora perché non vieni e resti."
    Ho impacchettato la mia roba, preso il pullman, non posso credere che sia vero
    Sono tre giorni lontano da New York City e sono tre giorni lontano da te


'Cause everyone's my friend in New York City
And everything looks beautiful when you're young and pretty
The streets are paved with diamonds and there's just so much to see
But the best thing about New York City is you and me

    Perché ognuno è tuo amico in New York City
    E tutto appare bello quando sei giovane e bello
    Le strade sono pavimentate di diamanti e c'è così tanto da vedere
    Ma la cosa migliore di New york City è me e te


'Cause everyone's my friend in New York City
And everything looks beautiful when you're young and pretty
The streets are paved with diamonds and there's just so much to see
But the best thing about New York City is you and me.

    Perché ognuno è tuo amico in New York City
    E tutto appare bello quando sei giovane e bello
    Le strade sono pavimentate di diamanti e c'è così tanto da vedere
    Ma la cosa migliore di New york City è me e te



Nella traduzione, piuttosto letterale (e bruttina) ho cambiato alcuni nomi di località con quelli corrispondenti di Torino.

Maggiori info le trovi kwy



Poi naturalmente una volta c'era il video bellissimissimo (anzi hyper-ultra-ect...) che è stato rimosso dai signori di Hollywood esosi quasi come i preti. Ho trovato un altro link, sperando che duri, eccolo

mercoledì 7 dicembre 2011

Un canto di lavoro di quand'ero piccolo


Forse non tutti sanno che io sono di origini contadine. Quando ero piccolo non c'erano mica tutte quelle macchine che ci sono adesso per fare i lavori nei campi: si facevano tutti a mano.
E quanta gente c'era. E siccome il lavoro era pesante, duro assai ma si era giovani e forti e bisognava pur farlo allora si cantava, io facevo il solista e tutti gli altri mi venivano dietro, tipo coro greco ma senza grechi greci.
Ecco una di quelle canzoni di lavoro che avevo salvato su una musicassetta, va' sapere quello che poi ci può capitare...

Siccome non tutti sanno il piemontese c'è anche la lyrica.
Ardla sì:
 

domenica 4 dicembre 2011

La bici


Non so se è proprio una filastrocca; anzi direi proprio di no.
Ma siccome mi piace e quando ho fatto un post del Fab4 è piaciuto io la metto lo stesso. Per l'occasione creo anche il tag (l'etichetta) Nostalgia. Ecco.


Allora 1967. Io c'ero. E loro facevano questo


I've got a bike
You can ride it if you like
It's got a basket
A bell that rings
And things to make it look good
I'd give it to you if I could
But I borrowed it

You're the kind of girl that fits in with my world
I'll give you anything
Everything if you want things

I've got a cloak
It's a bit of a joke
There's a tear up the front
It's red and black
I've had it for months
If you think it could look good
Then I guess it should

You're the kind of girl that fits in with my world
I'll give you anything
Everything if you want things

I know a mouse
And he hasn't got a house
I don't know why
I call him Gerald
He's getting rather old
But he's a good mouse

You're the kind of girl that fits in with my world
I'll give you anything
Everything if you want things

I've got a clan of gingerbread men
Here a man
There a man
Lots of gingerbread men
Take a couple if you wish
They're on the dish

You're the kind of girl that fits in with my world
I'll give you anything
Everything if you want things

I know a room full of musical tunes
Some rhyme
Some ching
Most of them are clockwork
Let's go into the other room and make them work


A dire il vero sono stato molto indeciso sul video. La seconda parte non piace a Pico, davvero. E ci sarebbe un'altra versione che purtroppo non si riesce a linkare bene come quelli di Youtube.

Ma siccome è di un geek tost'assai --Albino Black Sheep-- seguite il link: http://www.albinoblacksheep.com/flash/bike, se volete.