lunedì 27 luglio 2020

RAPA NUI

Questo post quasi non ha parole, solo lacrime.





A quanto pare, non è bastato un esempio così famoso...

A Potenza



A Peschiera Borromeo



A Empoli



A Firenze


















E al Terminillo



A Roma




E a Padova, a Milano, a Torino, a Verona, a Perugia, a Palermo, a Brescia, a Ferrara... OVUNQUE!

La scusa il più delle volte è che si tratta di alberi malati o che rischiano di cadere.



alberi "malati"? forse l'unico potrebbe essere quello sulla destra, in alto, col tronco apparentemente cavo

Perfino un ailanto, albero che a memoria d'uomo non è mai crollato, uno degli alberi più indicati a proteggere i pendii dalle frane...

E tutti questi scempi sono stati portati avanti non solo anche durante tutto il periodo di "lock down", unica attività che non si è fermata quando TUTTO si è fermato (dalle scuole agli uffici pubblici, dai negozi non di alimentari ai dentisti ai parrucchieri ai parchi giochi infantili!), unica attività che è stata consentita all'aperto, quando multavano chi andava in bici o passeggiava in campagna da solo: sono stati perpetrati,  contro ogni normativa, anche durante il periodo di nidificazione.

Un gazza che portava un nuovo pezzo per costruire il suo nido che non troverà più, è andato distrutto come l'albero che lo ospitava...

(foto pubblicata in un post FB da Rosario Balestrieri)

E quando vogliono far credere di voler salvare gli alberi, ecco un altro delitto:

Era necessario torturare e forse uccidere un bell'albero, per fare quella brutta imitazione di "marciapiede"?

Potrei mettere una cinquantina di link a articoli che descrivono, in giro per tutta Italia, questi albericidi.

Mi limito a ricordare alcuni fatti.







Quando si abbatte un albero,il suo gemito va da un capo all'altro del mondo,ma nessuno sente la sua voce.
(Pirkè Rabbi Eliezer,34)  citaz. tratta dal libro L'alfabeto celtico degli alberi (vol. I)

lunedì 6 luglio 2020

Festa! 9!!!



TANTI AUGURI, TAMBURO!!!



Be', tutto sommato il nostro Tamburo Riparato è riuscito ad arrivare (quasi) indenne fino a questo nuovo traguardo!  Grazie a chi si è ricordato del compleanno.  

Buon anniversario anche a tutti i Tamburisti, che invito a riprendere la collaborazione.

La svolta sbagliata... ma non troppo

- "EeeeEEEEK!"

- "Come, a destra? La volta scorsa siamo andati a sinistra! Non è vero, professore di Geografia Crudele e Inusuale?" Si può dire di tutto su Ridcully, o almeno lo si può dire quando lui si trova ad almeno cento metri di distanza e preferibilmente non c'è null'altro intorno; ma è certo che quando si tratta di avere ragione, è sempre pronto a chiedere il parere favorevole di chiunque, anche se in qualunque altra occasione disprezzerebbe il suo interlocutore.

- "Non lo so. Io non controllo mai in quale direzione mi dirigo: è molto più importante sapere da quale direzione devo scappare!"

- "Beh, da quale direzione scappavi?"

- "Non lo so. Avevo troppa paura per verificare dove stavo andando!" Una cosa che non si può onestamente dire su Rincewind è che sia un fifone. In effetti, verificando tutto ciò con cui ha avuto a che fare, occorre ammettere che è uno tra gli esseri più coraggiosi del Discworld: chiunque altro sarebbe svenuto di fronte a certe apparizioni. Bisogna però anche riconoscere che la velocità con cui Rincewind riesce a fuggire da un pericolo è tale che vede le apparizioni in questione per un tempo così minuscolo da rendere impossibile uno svenimento.

- "Ook. Ook?"

- "D'accordo, Bibliotecario. In effetti il mio taumometro tascabile segnala che l'L-space si è riorganizzato dall'ultima volta in cui l'abbiamo usato per recarci al Tamburo Riparato; è possibile che ora bisogna girare a destra. Non riuscirò mai a capire perché questi libri non riescano a stare sempre in un posto... tranne quelli dello scaffale al Tamburo Riparato: l'unica possibilità per loro di spostarsi è quando decidono di suicidarsi perché nessun avventore osa anche solo avvicinarsi."

- "A proposito: ma perché non possiamo andarci come tutti gli altri abitanti, passando per le strade di Ankh-Morpork?"

- "Semplice: perché noi siamo maghi, e non possiamo mischiarci con i comuni mortali."

- "E con gli zombie?"

- "E con gli zombie, certo."

- "Ook?"

- "E con i primati superiori, ovvio! Niente scimmie! Solo primati superiori! Vabbè, oramai ci siamo.", mentre gli scaffali lì intorno si assestavano con un rumore che fece sobbalzare Rincewind. "Basta prendere questo passaggio e..."

La sala dove i due maghi in forma umana e l'orango si trovavano aveva qualcosa di strano e non facilmente riconoscibile. Non era il disordine, che appariva assolutamente identico a quello che c'era sempre stato; ma sicuramente le bandierine appese al soffitto che formavano la scritta "Buon Compleanno" non erano mai state parte dell'arredamento; e anche i pochi libri presenti non avevano i soliti titoli "Come Obnubilarsi La Mente A Un Equo Prezzo" e "Tagliatemi La Gola Se Queste Ricette Non Contengono Reale Succedaneo Di Porco", ma nomi tipo "Zappatores Canari et Piemonteis" e "Fisica Quantistica de Piobes".

- "Ma che è successo? L'avevo detto io che dovevamo andare a sinistra! Che razza di posto è questo?"

- "Ook ook ooook... Eek ook. Ook?"

- "Arcicancelliere, il Bibliotecario ipotizza che l'ultimo smottamento dei volumi possa avere aperto un varco tra il nostro Discworld e il Roundworld, e quindi ora ci troviamo in un altro Tamburo Riparato che aveva anch'esso una libreria connessa all'L-Space. Guardando bene, riconosco un certo tipo di struttura del Roundworld. Beh, basta tornare indietro"

- "Un attimo. Qui un po' di roba da mangiare c'è, e mi parrebbe brutto andarcene senza avere favorito, non trovate?"

- "Ook!"

- "Come, ci vuole un regalo se vogliamo partecipare alla festa? E non possiamo usare la magia, solo perché il Roundworld non contiene narrativium? Non è possibile!"

In quel momento Rincewind sentì una silenziosa presenza alle sue spalle. Furtivamente girò il capo con estrema lentezza, fino a che si accorse del nuovo arrivato e tirò un sospiro di sollievo.

- "Ah, Bagaglio, sei tu! Era un po' che non ti vedevo, in effetti. Però adesso non ho bisogno di vestiti puliti..." rivolgendosi al coperchio che si stava sollevando. Ma una volta aperto, i tre rimasero a bocca aperta. Il contenuto non era infatti della biancheria, ma una grande torta decorata, con la scritta "Tanti auguri, Tamburo!" disegnata col cioccolato.

- "Bene bene. Abbiamo anche il regalo. Possiamo cominciare a mangiare, ora?"

- "Ma non dovremmo aspettare gli altri festeggianti, Arcicancelliere?"

In effetti mancate solo voi. TANTI AUGURI AL TAMBURO RIPARATO!