martedì 7 luglio 2015

Un po' di frottole fan forse bene alla salute, ma il troppo stroppia!



Per lo più i miei "amici" di Facebook sono persone intelligenti e acculturate, ma in certi casi se ne nota la faziosità, anche contro ogni evidenza.
Oggi, con i commenti sulla faccenda della Grecia, alcuni (e altri che non sono miei amici ma i cui commenti leggo in vari post) si sono proprio scatenati.
Insomma, secondo tutta questa gente, i Greci (da sempre) sarebbero fannulloni, allegri sperperatori, tutti in pensione da giovani, mentre i loro governi, senza eccezione, sono stati e sono corrotti e incapaci.

A quest'ultima opinione non mi oppongo, so che almeno nel passato ci sono stati governi realmente tali.
L'evasione fiscale è stata tollerata e anzi agevolata proprio per quelli che avrebbero dovuto essere i maggiori contribuenti, ovvero i grandi armatori, cui è stata concessa in pratica l'esenzione fiscale.

Le spese di uno Stato (o di un Comune, una Regione) si basano proprio sulla contribuzione di ogni cittadino, in base alle proprie possibilità, attraverso le imposte: o c'è qualcuno che pensa che gli Enti pubblici creino denaro dal nulla? Se da un lato si vogliono una Sanità, un'Istruzione pubblica, trasporti e altre infrastrutture, occorre che ognuno contribuisca come può. Pertanto la lotta all'evasione fiscale dovrebbe essere il primo punto nell'agenda di qualunque governo, perché solo dopo aver assicurato le Entrate si può pensare, in un qualunque bilancio (anche quello della casalinga di Voghera) a determinare le Uscite, in base ai bisogni prioritari.

Tutti i governi che non ottemperano a questo primo dovere lo fanno evidentemente perché corrotti. Preferiscono cioè indebitarsi (no, indebitare lo Stato che governano e quindi tutti i cittadini) o tagliare le spese per lo stato sociale (il benessere in senso lato -quello che da Berlusconi in poi si chiama welfare) senza più fornire sufficientemente ai cittadini quanto previsto, a cambio di ottenere per i singoli governanti o alcuni di essi favori o denaro o prestigio o tutto ciò.
Come se la citata casalinga di Voghera, in cambio di un profumo o un gioiello, preferisse rinunciare a una buona fetta dello stipendio che le consegna il marito, a costo di portare in tavola solo minestra allungata o non pulire la casa per mancanza di detersivi...
Ma... stiamo parlando della Grecia o dell'Italia?

Per quanto riguarda le accuse di altro genere, vorrei ricordare che l'economia della Grecia si basa ora sul turismo e l'agricoltura, mentre l'industria di produzione e manufatturiera è andata nel secolo passato scemando.
Si sa, mentre da un lato l'agricoltura può anche non generare grandi rendite, portando quindi scarsa contribuzione all'Erario, dall'altro quella del turismo sfugge abbastanza facilmente ai controlli, essendo diluita soprattutto su numerosissimi piccoli contribuenti, i quali oltretutto si sentono moralmente giustificati nell'evasione, confrontandosi con i grossi capitali totalmente e legalmente esenti.
Inoltre i prezzi, nel turismo ellenico, vengono mantenuti piuttosto bassi (la ragione principale per molta gente per passare lì le vacanze, non a tutti interessano le bellezze del Partenone ecc.), questo comporta di conseguenza basse entrate relative.

Ma un controllo accurato e capillare (ora anche con l'aiuto dell'informatica) e un'opera di educazione civica, che faccia comprendere che senza Entrate non ci possono essere Uscite, da parte di un buon governo che iniziasse col dare il buon esempio mostrandosi tetragono alla corruzione e diminuendo fino ad eliminare i favoritismi delle esenzioni, potrebbe portare frutti in pochi decenni.

Però i greci sono fannulloni, lavorano poco... Be', sappiate che non è proprio così. Vi fidate di Forbes? (non è una pubblicazione del M5S o roba analoga).

Il grafico parla da sé, non aggiungo commenti.

Le baby pensioni? certo, sono un problema, che del resto anche la Grecia sta risolvendo con nuove leggi. Ma vorrei ricordare a tutti che in Italia, dove tanti strepitano contro i pensionati cinquantenni della Grecia, fino a pochi anni fa si poteva pensionarsi con l'Enpas a 35 anni o meno (con 15 anni di contributi) se donne e a 40 anni d'età o meno, se uomini, con 20 anni di contributi. Con l'Inps, nel settore privato, i limiti erano rispettivamente di 50 e 55 anni, sempre con 15 e 20 anni di contributi...
In entrambe le nazioni, si trattava di situazioni marginali, non quelle normali.



la Grecia appare come EL
Nota: le tabelle soprastanti sono tratte da un documento ufficiale della Comunità Europea (è alquanto sostanzioso, più di 400 pagine, se avete voglia di leggerlo scoprirete alcune sorprese).

Quindi, dov'è lo scandalo?
Ora la situazione è cambiata sia per l'Italia sia per la Grecia, informatevi!

da: Ilsole24ore del 21/5/2015
E poi, e poi...

"Sì, ma sono dei goderecci spensierati che spendono e spandono..."
Più degli italiani? quando vado in Italia vedo all'Esselunga nel reparto gastronomia cibi carissimi preconfezionati e molta gente che li compra (invece di cucinare), gente con indosso centinaia di euro solo di vestiti, non parliamo di smartphone, auto di lusso, SUV a profusione, ristoranti abbastanza cari. Infatti nei trasporti pubblici è sempre più frequente vedere immigrati piuttosto che italiani...

In quanto al debito della Grecia, ricordatevi come è nata la crisi mondiale del 2008 che tuttora ci sta soffocando: dalle banche!
Finora tutti gli "aiuti" sono stati dati non agli Stati o ai governi per sopperire agli obblighi istituzionali di cui parlavo sopra, bensì sono stati "girati" per la maggior parte alle banche per il loro salvataggio. Banche, vi ricordo, tutte private: perfino la Banca d'Italia è privata, così come le altre Banche Centrali nazionali.
Gli Stati ogni anno devono sborsare fior di interessi su questi "prestiti" (che pertanto difficilmente riusciranno a restituire, come ha dimostrato la Grecia), così come devono pagare commissioni sul denaro circolante, emesso dalla BCE. In pratica, da anni tutte le nazioni dell'Unione Europea stanno depauperando i loro cittadini (a proposito, è in arrivo in Italia l'ulteriore prelievo forzoso, già approvato) per foraggiare le banche che, guarda caso, sono sempre in deficit e occorre salvarle.

Visto che quel denaro non è stato usato per aiutare l'industria, né per migliorare il benessere sociale, né altro, dove sono andati a finire tutti quei miliardi? non avrà a che fare con il fatto che le banche, oltre ad accorparsi in banche sempre più grandi, stanno comprando le multinazionali tipo Nestlé ecc.? le quali a loro volta hanno comprato tutte le migliori industrie, dopo averle opportunamente messe in difficoltà finanziarie per poterle comprare per "un pezzo di pane"; ho notato, pochi anni fa, come hanno cercato di fare il giochetto con la Barilla, scatenando un boicottaggio con il trucco di trasformare in una montagna una (stupida, d'accordo) campagna pubblicitaria...
Qualche anno fa ho letto le previsioni di un analista politico (o economico, non ricordo). A suo dire, la prossima guerra mondiale sarà combattuta  per ottenere la supremazia, proprio tra potentissime banche rivali (usando come truppe quelle degli Stati o direttamente mercenari). Ha senso...









1 commento:

  1. Scusa ma anche io non posso più resistere, avevo fatto un lungo commento, ma poi le mie dita di vecchio bilioso e vicino ad Alzy, me lo hanno fatto cancellare, quindi ho pensato di farne un vero e proprio Ris Post (come li chiama il mio amico Dott Divago) da me. Dato che concordo in generale con la prima parte ma sono in completo disaccordo sul resto, te lo segnalo se hai voglia, tanto per battibeccare un po': http://ilventodellest.blogspot.it/2015/07/banche-perverse.html

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