martedì 13 settembre 2016

Perché non voterò NO al referendum



Questo titolo stupirà molto tutti i miei amici di Facebook, visto che sono mesi che condivido i post e le motivazioni a  favore del NO, contro lo scempio che si vuol fare della Costituzione Italiana.

In realta neppure voterò per il SI. Potreste pensare, con una certa ragione, che non voterò affatto perché sono lontana e alla mia età è abbastanza pesante fare lunghi viaggi...

No, il motivo è un altro, ben più solido.

Sempre i soliti amici di Facebook (ma forse anche qualche lettore di questo blog) ricorderà che mi ero ripromessa, qualche anno fa, di cancellarmi da italiana se fossero rimasti al governo certi figuri... con il rischio reale che un certo B. divenisse Presidente della Repubblica, oltretutto con una presidenza  molto più invasiva di quanto lo preveda l'attuale Costituzione.

Questo pericolo in concreto si è (PER ORA) dileguato, ma al governo, alla "guida" dell'Italia (ah ah risata amara) ci sono persone ancora più deleterie del vecchio donnaiolo, più infide e venefiche.

Visto l'andazzo e il concreto rischio che si avverassero i miei timori, il giorno 19 novembre del 2013 ho presentato formale richiesta di concessione della nazionalità spagnola.

Successivamente ho dovuto regolarizzare alcuni documenti e dispormi ad attendere pazientemente (sono molte le richieste di concessione della nazionalità spagnola, molte da parte di italiani, più di quanti crediate).



Finalmente, il giorno 3 maggio 2016  (se avete letto i miei post saprete che il 3 maggio è un giorno importante per Canarias), la nazionalità mi è stata concessa e ai primi di giugno mi è stato notificato l'esito.

Il giorno 8 giugno (questa volta una data importante nella mia biografia) sono andata a firmare e a giurare fedeltà alla Spagna e al re Felipe VI.

che dite, non vi ispira più fiducia di un Mattarella?
Il 9 agosto ho potuto ottenere, nel locale ufficio di Polizia,  il mio DNI (documento nazionale di identificazione) e il passaporto.

Ho dovuto prendere l'appuntamento, come avevo dovuto fare a Legnano, ma mentre là mi sono trovata ad attendere il mio turno in piedi stretta in una stanzetta con molte altre persone, qui sono stata ricevuta all'ora esatta e mi sono seduta davanti a una scrivania con un'impiegata gentilissima. Inutile dire che la pratica è stata velocissima, in meno di mezz'ora ho avuto nelle mie mani entrambi i documenti.  Costo totale dei due documenti: € 36,62 e una foto (che resta agli atti, sui documenti viene stampata partendo da quella).



Ho già imparato a memoria il mio numero, dato che qui rimane tale per tutta la vita, per quanti trasferimenti di Comune uno faccia: il tesserino elettronico andrebbe rinnovato, conservando sempre a vita il numero assegnato, mi pare ogni 5 anni,  ma per le persone della mia età è senza scadenza (per pura formalità l'1/1/9999). In Italia tutte le volte che cambiavo Comune di residenza, oppure  ogni 10 anni senza cambiamenti di sede, mi assegnavano anche un nuovo numero della Carta d'Identità, non valeva la pena impararlo a memoria, tanto più che non veniva richiesto tanto quanto qui.
Il passaporto invece scade tra dieci anni.
Ovviamente il Codice Fiscale è identico al numero del DNI, senza le complicazioni italiane...

Poi sono andata direttamente ad Hacienda ovvero l'Ufficio delle Entrate per comunicare la variazione, finora ho pagato le tasse come straniera residente in Spagna, con il NIE. Non cambierà nulla nella tassazione.

Successivamente ho comunicato il cambio al Comune, la prossima settimana lo farò all'Azienda Sanitaria e per maggior sicurezza anche all'ospedale spettante per zona, alla Direzione Generale del Traffico per il cambio sulla patente, all'ufficio elettorale, alla banca...

Quello che sicuramente non potrò mai più fare è votare in Italia. Pertanto, non voterò NO ma tantomeno SI.

Certo, sarò pur sempre cittadina europea e quindi come tutti voi continuerò a far parte di una colonia USA, ma da una posizione meno smaccatamente servile.

Ricordate,  non sono io che ho tradito e abbandonato l'Italia, è l'Italia che ha tradito me.

Un piccolo esempio di oggi, dal profilo di un amico:
QUANDO LA BUROCRAZIA TI STRITOLA. CRONACA DI ORDINARIA BUROCRAZIA.
2013
Mi reco presso la sede ACI della mia città per pagare il bollo della mia auto.
L'impiegata dopo aver inserito la targa nel proprio sistema informatico mi informa che il bollo risulta già pagato.
Le spiego che certo si tratta di un errore perché in famiglia provvedo io al pagamento del bollo e conservare con la massima cura la ricevuta.
Che sono strasicuro di non averlo pagato e quindi che mi deve essere consentito di pagarlo per non avere grane a causa del loro errore.
L'impiegata mi risponde che non c'è nessun errore perché oltre ai miei dati personali c'è perfino il mio codice fiscale legato a quel pagamento.
A quel punto esigo una certificazione ACI che ho pagato il bollo e dopo varie ed estenuanti resistenze, il capo ufficio me la rilascia e la conservo gelosamente.
2014
Puntualmente la mia Regione mi notifica con cartella esattoriale il mancato pagamento del bollo perché certamente lo sprovveduto che ha pagato il bollo auto sbagliando la sua targa è riuscito a dimostrarlo.
Allegato alla notifica della cartella esattoriale trovo un modulo per le controdeduzioni.
Mi armo di pazienza, riassumo tutto nel modulo, allego la copia autenticata del certificato dell'ACI e spedisco al mittente con raccomandata A.R.
Poi dopo una settimana riesco ad avere il recapito telefonico dell'impiegato regionale responsabile della mia pratica.
Lo chiamo, fa una verifica e mi dice che ha già provveduto a dare parere favorevole al mio ricorso è che quindi la pratica verrà archiviata in autotutela (riconoscimento dell'errore da parte della Regione).
Conoscendo un po'il Diritto Amministrativo gli chiedo di notificarmi il discarico amministrativo della cartella esattoriale.
Mi risponde che ci vorrà un po' di tempo per chiudere l'iter amministrativo ma che alla fine mi verrà notificato il discarico.
2015
Invece del discarico amministrativo mi viene notificato il FERMO AMMINISTRATIVO della mia auto fino a quando non pagherò l'importo del bollo che tra interessi, mora e spese varie si è raddoppiato.
A questo punto prendo tutta la documentazione completa di questo incubo e la porto dal mio legale amministrativista.
"NESSUN PROBLEMA, SIAMO IN UNA BOTTE DI FERRO........CARENZA DI TITOLO DA PARTE DELLA REGIONE"
Parte il ricorso al giudice di Pace con la richiesta di sospensione del fermo amministrativo della mia auto.
Quindi posso circolare fino a sentenza? "Assolutamente sì" mi risponde.
2016
Nessuna notizia della sentenza ma sapendo che i tempi sono lunghi mi sento tranquillo.
Arriva la scadenza del bollo e torno all'ACI per pagarlo.
Signore lei non può pagare il bollo perché la sua auto ha un fermo amministrativo. Potrà pagarlo solo dopo l'estinzione del debito.
E con chi avrei questo debito? Si può sapere solo con una visura che l'ACI rilascia a 10 euro.
Pago e dalla visura l'Ente creditore risulta la Regione. -E l'importo del debito?
"Può solo conoscerlo se si reca a Equitalia". Che è dalla parte opposta della città nella ZTL.
Con il legale farò i conti dopo, adesso devo togliere il fermo amministrativo alla mia auto che ho da un anno a mia insaputa e se fossi stato fermato per un controllo oltre alla multa da 714,00 a 2859,00 euro mi avrebbero anche CONFISCATO LA MIA AUTO che sarebbe stata venduta per recuperare il credito.
Mi reco da Equitalia con i mezzi pubblici durante un temporale, faccio una fila di due ore dopo quella di un'ora all'ACI e mi dicono che il mio debito è la cartella esattoriale che ovviamente è lievitata ancora.
Pago tutto l'importo e mi consegnano la quietanza spiegandomi che devo portare all'ACI per far cancellare il fermo amministrativo dell'auto.
Ritorno all'ACI e dopo una fila di altre due ore consegno la quietanza chiedendo di cancellare il fermo.
"Costa 50 euro" mi spiega l'impiegata. Sto per esplodere, conto fino a 100 per calmarmi e pago.
Risalgo in macchina sotto il diluvio ormai bagnato fradicio.
Non so se sto dormendo in un incubo o è tutto vero. Purtroppo è tutto vero. E torno a casa distrutto.
........
Il mio commento:
Qui in Spagna la tassa annuale sull'auto si può domiciliare in banca, il Comune di residenza (è comunale infatti, non statale) provvede ogni anno ad addebitarla sul c/c, se la cifra varia ci pensano loro ad applicare la variazione. Una odissea come quella descritta sarebbe semplicemente impensabile in un paese civile!


P.S. Non ricordo di aver mai visto in Italia qualcosa di simile a questo, una pubblicazione riepilogativa di aiuto al cittadino.

P.P.S. In realtà i motivi per votare NO al referendum sono ben di più di sei.

14 commenti:

  1. Ah! Bene! Sai che i miei complimenti sono sinceri: ognuno dovrebbe avere automaticamente la cittadinanza del Paese in cui risiede e vive. Richiederla è però un atto di rispetto, oltre che in questo caso pure una convenienza civile, oltre che civica. Spero che un giorno sia solo una convenzione per ogni Cittadino europeo, ma non ci conto più molto.
    Ovviamente sai che io invece voterò SI, perché prima si sbaracca tutta la Costituzione più bella del Mondo, meglio sarà. Quindi forse dovrei votare NO, per far collassare prima il Sistema Italico. Però, nun se po campà acussì...

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    1. Non dubitavo che intendessi votare SI, sei un provocatore! tu almeno lo farai con la consapevolezza di distruggere, purtroppo tra gli amici e anche i Tamburisti c'è chi lo farà convinto di costruire...

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    2. Eh eh... ma cosa vuoi mai che succeda: io penso che vincerà il NO perché il popolo sovrano italiano è profondamente conservatore, e inoltre il NO ha delle connotazioni emotive che il SI non può avere, essendo un voto per una riforma tecnica che non risolverà certo il problema della governabilità italiana. Non si sbaraccherà certo in alcun modo la burocrazia asfissiante, né il sistema poliziesco prefettizio, né l'assistenzialismo coatto a pioggia,né il sindacalismo massimalista. Ci terremo l'esistente anche in caso di prevalenza del SI, solo le menate assembleari saranno più circoscritte. Forse solo un federalismo spinto col resto dell'Europa potrebbe salvarci dalla completa decadenza, ma ormai non ci credo più, non in questa generazione perlomeno. Gli europei sono ormai viziati quasi quanto gli italiani, chini a rovistare nel proprio ombelico per trovare qualche frazione di benessere in più. Pazienza, toccherà alle generazioni future tornare a lottare con la vita come i poveri avoli per centinaia di anni, ma difficilmente sfruttando ancora i popoli degli altri continenti: ci penserà la Cina, magari. Va bene così, in fondo, è il ciclo della Vita: quando un popolo declina e decade, altri si nutrono delle sue spoglie e nascono nuove civiltà...

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    3. Non è conservatorismo. Pensa che bello mandare a casa questo fuffaro incompetente, figlio del berlüska.

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    4. Lo sbruffoncello piace poco pure a me, soprattutto quando ciancia che l'Italia è un "grande Paese". Però per lo meno governa, cosa che Berlusconi con quattro Governi e circa nove anni sulla cadrega non è mai riuscito a fare. Il fatto di essere fra i perdenti in partenza, perché l'Italia un Paese Liberale non lo sarà mai, stante il fatto che non lo sono i suoi Cittadini, mi da una certa atarassica serenità: posso sparare a zero a trecentosessanta gradi, anche e soprattutto contro chi ho votato. E votare per qualcun altro la prossima volta, mi si presentasse qualcuno di decente. "Qualcuno", non "qualche cosa" come partiti e movimenti e assembramenti vari, anche se voglio votare mi tocca. Comunque, mandiamolo pure a far conferenze, che guadagnerà pure di più - magari con le elezioni, che sarebbe pure più corretto - e pronti a massacrare il prossimo che pretendesse di governare come non piace a noi quaranta milioni di potenziali elettori, il famigerato "Popolo Sovrano"...

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  2. Complimientos vivissimos! Sono lieto se succede qualcosa di positivo a una persona cara, anche se perfida, anche se nera. A me dispiace solo che non potrai gustare come me il piacere della trombatura della bella ponzata di Napolitano e finanza.

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    1. In compenso spero di poter votare per le elezioni politiche di qui (in dicembre?). Per ora abbiamo tuttora Rajoy come presidente del governo in funzione.
      (perfida sempre, caro Pop, però in quanto a nera... anche nel DNI ormai appaio ben bianca, mi resta solo qualche filo nero solo per farmi rabbia!) :)

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  3. Contento che sei contenta 💜 Io se potessi (potrebbi?) allontanarmi dai baluba padagni...

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  4. ma adesso puoi conservare anche quella italiana o hai rinunciato e sei solo spagnola?
    Io comunque voterò sì, perché sono trenta anni che tutti volevano fare questa cosa e nessuno è mai stato capace di farla. Purtroppo vincerà il no perché la gente voterà solo in odio a Renzi e non sulla sostanza della questione. Ma fa lo stesso. Alla fine ogni paese ha solo quello che si merita. Romani docent.

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    1. La sostanza della questione? ma tu ti informi? magari c'è qualcuno che ne sa un po' più di te e di me
      http://www.affaritaliani.it/politica/palazzo-potere/referendum-parla-annibale-marini-presidente-emerito-della-corte-costituzione-437472.html
      Il NO non è questione di odio verso Renzi, ma di un tentativo di salvare quel po' che resta dell'Italia, dalla stampa di regime forse non puoi apprendere cosa si pensi all'estero dell'Italia attuale...
      E sì, ho rinunciato alla nazionalità italiana, non mi ci riconosco più.

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    2. Anche un altro insigne costituzionalista la pensa diversamente da te:
      http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/03/06/referendum-costituzionale-gustavo-zagrebelsky-spiega-i-15-motivi-per-dire-no-alla-riforma-voluta-da-renzi/2522863/

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    3. Lascia perdere Zagrebelsky, che è un altro che da quando non l'han fatto Presidente della Repubblica, ha preso d'aceto, come Rodotà...

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  5. E comunque, sommessamente vi ricordo che votano No : D'Alema, Brunetta, Gasparri, Salvini e i Grillini compatti! Tanti auguri.

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    1. Nell'elenco di chi vota SI ci sono mooolti più "impresentabili"... tanto per iniziare tutti i delinquenti indagati che si ritroveranno nominati (non "eletti") senatori, ottenendo così l'immunità. Tanti auguri.

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