Questo filmato mostra in modo chiaro che non è possibile, matematicamente, salvare tutte le persone che ne hanno bisogno (soprattutto se non fanno nulla per aiutarsi un po' da sé).
Ma basta pensarci un attimo: dei circa 7,5 miliardi di persone esistenti sulla terra (già l'ho scritto in questo post) solo poche centinaia di milioni vivono decentemente o bene, tra questi gran parte (non tutti, eh, badate bene!) degli abitanti dell'Europa, comunitaria o no.
Ora, calcolando che la popolazione totale dell'Europa nel 2010 era di poco meno di 740 milioni di abitanti (dei quali quasi 120 milioni sono poveri o a rischio di povertà, quindi da aiutare), si vorrebbe che i circa 620 milioni di persone che stanno decentemente, bene o francamente bene, oltre a trovare lo spazio fisico necessario (vi ricordo che si calcola -per le valutazioni della partecipazione a manifestazioni- che in un metro cuadro di spazio possano stare in piedi e strettini 3- 4 uomini, ma calcolando realisticamente che ciascuna persona ha bisogno di sdraiarsi per dormire direi che occorrano circa 2 mq a persona) debbano trovare anche i fondi necessari per aiutare, oltre ai 120 milioni di cui sopra, anche altri milioni di persone provenienti da zone della terra più sfavorite.
Un momento, "sfavorite" in che senso?
Per esempio, il clima?
Bene, l'Islanda non ha certamente un gran che di clima...
Certo, il clima del Gambia è migliore: una temperatura da primavera-estate tutto l'anno, pioggia d'estate che serve a mantenere tale temperatura e volendo a creare scorte d'acqua, se si raccogliesse in depositi (come si fa, anche se non sufficientemente, nelle regioni piovose di Spagna)
Altro esempio. Le risorse minerarie?
La Svizzera è scarsina in questo.
Il Sudan invece ha varie risorse minerarie: petrolio, granito, marmo... con una bilancia export-import positiva
Peccato che invece di usarne i proventi per migliorare il benessere della popolazione, preferisca scambiarlo con armi...
Le risorse alimentari, l'agricoltura?
La Spagna (a parte la battaglia continua da parte della Francia che la vede come pericolosa antagonista)
ha notevoli problemi per l'agricoltura: il nord è troppo piovoso e freddo, il sud al contrario troppo caldo (ogni estate si toccano e superano i 40º) e secco d'estate, quando oltretutto c'è maggior presenza di turisti con la conseguente enorme richiesta d'acqua. Le perturbazioni atlantiche arrivano nella penisola iberica prima che nel resto d'Europa, già attenuate. Ciononostante
L'Africa nel suo complesso invece avrebbe grandi potenzialità
che alcune nazioni (es. il Marocco) sanno sfruttare, in concorrenza con le nazioni europee.
In effetti, il PIL pro capite medio dell'Africa è basso (ma ci sono una immensità di capita!), mentre quello per nazione è in aumento (Il Sole 24 ore, 3/7/2017), come si può notare da queste due immagini
Per esempio la Nigeria si situa tra il Belgio e i Paesi Bassi.
E non parlo dell'America latina, centrale o meridionale che sia, che pur avendo immense risorse minerarie e agricole non riesce a superare alcune nazioni africane.
Gran parte dei migranti che arrivano in Spagna (oltre alle decine di migliaia provenienti ogni anno dal continente africano) provengono dall'America latina, anzi se possono dimostrare di essere discendenti di esiliati spagnoli nel periodo della Guerra Civile ottengono la cittadinanza, così come i discendenti dei sefarditi espulsi dalla Spagna nel secolo XV (!).
Non dico nulla dei popoli asiatici, perché se non altro non stanno cercando di riversarsi in Europa (a parte i Cinesi, grandi imprenditori che stanno colonizzando pacificamente sia Africa sia America sia Europa).
Ma perché, mi chiedo, così come si chiedono molti, una tale massa di persone vuole venire in Europa (o negli Stati Uniti d'America) pur vivendo in paesi che avrebbero tutte le possibilità di prosperare? Mi si risponde "perché nel loro paese stanno male economicamente o vengono discriminati per etnía (loro sì razzisti!) o per religione".
Ecco, a questi rispondo che i paesi che stanno male economicamente o civilmente sono così perché i suoi abitanti non si sono rimboccati metaforicamente le maniche abbastanza: o pensate, in spregio alla storia, che gli europei siano stati sempre benestanti e liberi? al contrario, si sono costruiti libertà e benessere faticosamente, a volte cruentemente, lasciando sul terreno molti eroi cui dobbiamo essere grati.
Certo, parte della ricchezza è stata depredata agli Africani, molte nazioni europee hanno la coscienza sporca, dal genocida Belgio alla Francia all'Italia all'Inghilterra (che ha operato soprattutto in Asia), ma questo fa parte della storia dell'uomo, che sempre prevarica quando è in situazione di forza. Ma il Sudafrica ci ha insegnato che ci si può liberare.
Insomma, io sono a favore dell'accoglienza di chi fugge da una guerra (ma vorrei che in primis fossero loro a cercare di rovesciare i regimi dittatoriali, come è avvenuto in Europa), di chi legalmente arriva a coprire posti di lavoro offerti (come avvenne a suo tempo con gli europei, spesso sfruttati anch'essi, non dimentichiamolo, negli USA - ma anche all'interno dell'Europa, italiani in Belgio o in Svizzera, spagnoli in Inghilterra ecc.).
NON sono a favore del nuovo schiavismo che vedo diffondersi: chi porta illegalmente in Europa, chi incita ad entrare illegalmente negli USA tante (decine e centinaia di migliaia!) persone illudendole di trovare un Eden, se è in buona fede, perché invece non si adopera per creare questo Eden a uso dei migranti? per esempio, usando i fondi -ci sono, sono consistenti come si è visto, provenienti da fonti ufficiali e da donazioni legittime- non per autoalimentarsi come fanno la maggior parte delle ONG ma per creare cooperative agricole o artigianali che i migranti possano poi autogestire? Certo, verrebbero meno i ricchi introiti oscuri derivanti dai trafficanti d'uomini, i moderni negrieri.
In tutta Europa ci sono terreni non più coltivati abbandonati a se stessi, interi piccoli paesi spopolati le cui case vanno in rovina e che vengono offerte a volte quasi gratuitamente a chi si impegni a ristrutturarle e abitarle, scuole che chiudono per mancanza di alunni...
da. España Fascinante (espanafascinante.com) |
È troppo azzardato pensare -sperare- che queste ONG comprino tali terreni, tali case, per offrirle ai migranti chiedendo loro in cambio solo di lavorare per mantenersi e col tempo prosperare? Queste nuove comunità avrebbero in seguito bisogno, dopo agricoltori e artigiani, anche di professionisti, magari laureati di seconda o terza generazione... Ovviamente, il tutto aperto a qualsiasi etnía, iniziando però proprio dai migranti (africani, mediorientali, sudamericani...).
Ma tranquilli, continuate pure a credere e auspicare che si possano "salvare" così tutti i diseredati della terra... in fondo, si tratta di portare in Europa o in Nord America "solo" qualche miliardo di persone...