giovedì 8 dicembre 2011

Ricetta quasi cinese


Oggi grigio e freddino, che ci andiamo a fare lassù in campagna? Allora ci alziamo solo perché ci obbliga il micio (esige la sua sacrosanta spazzolata), facciamo colazione e torniamo a letto.

Finiamo con l'alzarci alle 10,45, una volta lavati e ginnasticati e vestiti  è già tardi per compicciare* qualcosa di speciale per pranzo.
Ma ci viene un'idea: il pollo con jengibre y cebolleta!!! lo chiamiamo sempre così, come nel nostro ristorante cinese di fiducia. È pollo con zenzero e, teoricamente, cipollotto: in realtà a me sembra porro, per cui lo preparo così.



Inizio con la preparazione degli ingedienti (circa 15 minuti):
- taglio solo la parte più verde di alcuni porri (il resto può servire per altra preparazione) per il lungo, poi a tocchetti di 1,5-2 cm. di lunghezza che poi "sfoglio"


















- taglio lo zenzero fresco a fiammiferi









 - taglio il petto di pollo a fettine molto sottili (occorre circa mezzo petto, ancora abbastanza congelato perché si possa tagliare sottile)








E una buona salsa di soia (non la Heinz!)
                                                                               


A questo punto scaldo a fuoco forte un po' d'olio nella padella con fondo spesso che uso non avendo un wok (in realtà avevo pensato di comprarlo, ma mio marito "non c'è spazio, dove lo metteresti un altro ciànfero?**" mi ha dissuasa), ci dispongo le fettine di pollo e faccio cuocere sempre a fuoco forte.








Aggiungo poi il porro e lo zenzero (a volte metto prima l'uno, a volte l'altro, il risultato non cambia)



Quando il porro è un po' appassito aggiungo la salsa di soia (3-4 cucchiaiate) e porto a cottura, aggiungendo dopo un po', se occorre,  mezzo bicchiere d'acqua (è gradito un po' di sughino).
Assolutamente non salare.









Nel frattempo avevo già messo a bollire acqua moderatamente salata, e subito prima di iniziare la cottura del pollo ci avevo versato del riso bianco, di tipo abbastanza amidaceo, alla fine il riso deve risultare abbastanza cotto, non al dente, e un po' agglutinato (da mangiare con i bastoncini, insomma, anche se noi usiamo la più confortevole forchetta), lo si serve in ciotole individuali. 










Nei 15 minuti di cottura del riso anche il pollo è pronto, e tutti a tavola! in solo mezz'ora!







* toscanismo per "arrangiare, mettere insieme alla bell'e meglio"
** non cercatelo nel dizionario, non c'è, vuol dire  "aggeggio inutile e/o ingombrante, di cui si può ben fare a meno"

3 commenti:

  1. Sembra tutto OK dall'acquolina che mi è venuta.
    Però da noi è altamente improponibile: 1) la mamma detesta sentir parlare di ricette (poi guarda la Clerici ma solo perché bisogna tenersi informati); e 2) non è padano! Bernard ha fatto un casino della madonna (è un termine tecnico) quando ha saputo che suo figlio mangiava il kebab.

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  2. http://www.giornalettismo.com/archives/176599/il-trucco-per-vietare-la-vendita-del-kebab/

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