giovedì 4 settembre 2014

Archeologia Padana - 2

Mi sa che qui al Tamburo Riparato abbiamo un problema. Grosso. E l'AD è su per i monti difficile da raggiungere. Ma non è il caso di lasciarsi prendere dal panico. Almeno non subito. Ma facciamo attenzione. Nèh! come direbbe Juhan (a proposito cosa sta combinando pure lui?).


Allora nella mia comunicazione di ieri, quasi un preprint, annunciavo di una campagna di scavi, dati molto preliminari, ancora al vaglio degli esperti e roba di un quarto d'ora Marco Bruno (o chi per lui) pubblica questo commento:
per mi a l'è 'n cop sciapà
che tradotto sarebbe come dire "secondo me è un coppo rotto". E cita l'Ütana, roba che conoscono quelli del posto.

Allora c'è una talpa nella missione di scavo? Indagherò. Per adesso ho bloccato tutti gli stipendi, come misura precauzionale.

Poi, sì confermo, ecco un reperto rinvenuto proprio ieri, molto migliore, intatto si direbbe.


Quindi l'ipotesi di lavoro degli ultimi giorni (quella filtrata fuori e che ha dato origine al commento incriminato) è confermata.
Diventa invece superata la tesi del coinvolgimento dell'Oddone (Dino). Anzi alla luce del nuovo ritrovamento si può quasi certamente escludere un suo ruolo preminente. In ogni caso il suo nome non risulta. Anche perché, col senno di poi, ci si poteva chiedere perché Oddone e non Dino?

Invece, resta il fatto grave di cui si diceva. Fin dal 1968 Eugenio cantava "La CIA ci spia", poi è veduto Edward ed è stato chiaro a tutti che c'era anche NSA. E forse Marco Bruno. Ma lo sapete che lui ha delle macchine mysteriouse assay che controllano i satelliti e la lossna e fa le foto (Sole e Luna dice lui) ma chissà se ce la conta giusta.

Anche perché viene dalla Val di Susa. Voi di fuori sentite questo nome e lo collegate alla TAV. Ma noi sappiamo: all'imbocco della valle, subito dopo Rivoli c'è il Müsiné. E ci sono gli UFO. E i rettiliani. Chiedete a Giuditta. E Marco viene di lì. Devo proprio riuscire a mettermi in contatto con l'AD, appena scende a valle.

1 commento:

  1. Aaaaaah! Tout se tiens, come dicono i cuggini, quelli di cui qualcuno vorrebbe imparare l'idioma (ma poi: di Marsiglia? di Toulon? di Brest? di Strasbourg? molto, molto diversi! ma non divaghiamo).
    La Giuditta era la moglie del mio assicuratore, quando (ere geologiche fa) abitavo a Settimo. E allora leggevo lei ma anche Peter K... hai capito chi. E sapevano cose che... di più non posso dire, sai com'è, ci son dei patti, aumm aumm. Cose che tu, Ponder, puoi intuire, sei uomo di scienza.
    E per la talpa... figurati se non ci sono talpe (talpun? taripun?) da quelle parti! Ma dài! Fame nen parlé...

    Un'ultima cosa, che i forestieri NON SANNO, nemmeno quelli bene informati. La TAV non è una TAV (treno alta velocità), è una TAC (treno alta CAPACITA', merci, cargo, materiali). Non serve ad andare più in fretta a trovare les cousins e comprare il fois gras. Serve solo per far passare merci, che non è poi mica detto che vengano o partano dall'Italia. E' una bellissima operazione di marketing, sempre con i francesi in mente: noi abbiamo per anni invidiato loro il TGV, poi abbiamo fatto la TAV, viaggiare comodi e rapidi piace a tutti, e non si capisce perchè 'ste bestie di segusini si vogliano opporre al progresso e alla comodità. Perchè, ripeto, non è una TAV, è una TAC, pillola indorata. Ma non sentirete mai nessuno chiamarla col vero nome, chissà poi perchè (Ponder, bisogna indagare). Così sapete da che parte sto - bugia nen!

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