giovedì 30 aprile 2015

Il procione, questo sconosciuto

Adesso alla sera sto rileggendo un romanzo davvero fantabuloso. Anzi, no lo sto leggendo per la prima volta, anche se so già la storia, quasi tutta. E quando me la ricordo un po diversa tra come è e come me la ricordo non sempre è colpa mia; anzi lo giudico un merito.

OK, forse è meglio se tiro il fiato, 7 respiri, e riparto.
Il Libro in questione è quello del titolo sopra, di Giancarlo Niccolai. Ne ho parlato a settembre (qui e qui) perché con Enrico ho partecipato alla correzione delle bozze.
Per questo avevo scritto che lo stavo rileggendo. Ma quella di adesso è una cosa completamente diversa, secondo me.

Leggere per andare a caccia di errori di battitura (qual'è il prulare di ciliegia? e di camicia? e di curriculum? e di mouse --uh! questo lo so: mice!) al 'puter per essere pronto a compilare la lista delle correzioni proposte è una cosa, leggere qualche pagina a letto tutt'altro.

E poi c'è che il Giancarlo mica si è fermato, anzi. Rispetto alle due bozze ha ancora limato, aggiustato qui e là, cose che non stravolgono l'impianto ma che limano e precisano il carattere dei personaggi.
Sì perché a me stupisce quanto sia pieno, quante cose è riuscito a metterci dentro.
Prendi, per dire, Midori-san. Tosta. OK, ne sono innamorato ma non ditelo a nessuno. E poi con una così mica è facile relazionarsi (si dirà, boh!). Fin da subito mi ero chiesto: "Ma quando dice `brutto procione` a qualcuno cosa vuol dire esattamente?". A suo tempo l'avevo chiesto a Giancarlo ma sapete che la mia memoria è quella che è e ho dovuto controllare tutta la serie di mail (visto come si fa quando non si sa il plurale? fortunati i giapponesi che non ce l'hanno!) e siccome nel libro non è scritto riporto qui la risposta:
Procione 野郎 << ya-rou -- il primo ideogramma è “campagna” (‘no’), o terre selvagge, e il secondo è procione (‘tanuki’) -- animale dispettoso e fastidioso -- insieme si pronunciano ‘alla cinese’ (on-yomi) “yarou”. MA “yarou” è foneticamente identico all’imperativo di fare (yaru -> yarou), e uno degli usi di “fare” in senso volgare, significa fottere (yaru ka? -- lo facciamo? -- si tromba?) -- quindi, il “procione selvatico” è una di quelle offese “antiche”, che equiparano gli uomini ad animali infimi, tipo “figlio di un cane”, che si diceva persino in latino -- e allo stesso tempo, veniva usato con un senso simile al “motherfucker” americano moderno, ossia, nel caso giapponese, fottitore, “buono solo a fottere”.
Chiaro? OK, secondo me sono uscito fuori tema ma --sempre secondo me-- il libro dovreste leggerlo. Lo trovate qui.

E te --pensa te-- il procione è un personaggio davvero importante, guardate qui: あらいぐまラスカル(STEREO) 主題歌 大杉久美子

mercoledì 29 aprile 2015

Alberi vestiti a festa


A Nonna piacciono da sempre le palle di neve. Queste in figura. Una nota linguistica locale: mentre come fiori sono da sempre chiamate (da noi, non so se vale anche per altri, Giors, Marco, Enrico: help, giüteme!) così come scritto le palle di neve, quelle vere, di neve, sono le maloche. Ma sono fuori tema, al solit!

Se guardate bene-bene nell'angolo a destra in basso c'è un altro albero con il vestito della festa. OK, si vede poco, adesso provvedo, ecco:


Scoperto solo ieri mentre ero in attesa di fornire una manovalanza generica non qualificata. Ogni volta che mi capita arrivo con degli anticipi da Guinness: loro dicono sempre un po' prima dell'ora vera (e arriveranno un po' dopo) e se sono implicate più persone gli effetti si sommano.
Ma che ne dite? E qualcuno sa come si chiama?


lunedì 27 aprile 2015

Cosa che capita a ogni nuova versione

Niente di grave, anzi ormai lo so benissimo. Sono cose che capitano a ogni nuova versione.
Da trent'anni.
Ma ogni volta mi prende (sempre con sottili varianti) e poi --OK, vi faccio un riassunto.


Ieri ho installato la nuova versione di Ubuntu. Perché Ubuntu? me l'hanno già chiesto in parecchi e la faccio breve: sarebbe troppo lunga anche a farne solo una sintesi; vedetela come se invece di "Ubuntu" ci fosse "Windows", magari "XP".

Tutto bene, filato via liscio, veloce, senza problemi.
Poi le personalizzazioni, quasi tutto OK, veloci. Quasi (kwasy).
In realtà ho dimenticato di copiare l'ultimissima versione di un file di configurazione, ma anche di quello avevo un back-up recente, un paio di modifiche e c'è.
Però com'è già che si chiama quel programma per ascoltare la musica, non quello che viene installato di default, nemmeno Winamp, quello con il cono dei lavori in corso... Niente non mi veniva, vuoto assoluto, sono ricorso a Google Immagini e anche lì... Ah! VLC!
Io sono vecchio e il File Manager (non so nemmeno come si chiama) non mi piace, voglio Thunar. Ecco un nome facile da ricordare, OK.
Lo stesso per altre personalizzazioni, tutto a posto in pochissimo tempo, prima di pranzo.


Tranne una cosa che proprio non mi veniva. Colpa mia che avevo fatto troppo il precisino quando l'ho scritta (ma mi serviva anche per impratichirmi di Python). E poi l'ho anche data in giro e quando qualcosa non funziona si ricordano subito tutti chi è l'autore, il responsabile.

Il guaio grosso è che usa un package (Sergio come devo dire?) che è un wrapper (Sergio!!!) di una libreria (sarebbe corretto dire biblioteca ma sarei il primo a usare la parola corretta, neanche Sergio (forse)) in C++. E il responsabile nel frattempo ha fatto carriera, da tempo. E adesso lavora in una grande ditta innovativa da sempre (anche se non sempre fanno le cose giuste). E nessuno fa più la manutenzione, ogni tanto capita come ieri.

Qui saltano fuori un altro paio di guai: come si chiama quell'IDE... Ah! sì, Geany. Come si chiama quel tool che io mi ricordo SysMon ma no, quello è il nome per Windows... Questo è difficilissimo, anzi manco lo so ma basta pensare alla sua descrizione "Monitor di Sistema", alle volte...

Insomma, il solito. Quindi oggi niente post sull'altro blog, quello noioso, problemi di astinenza lispica, vedrò di rimediare in giornata. Salteranno senz'altro fuori altri piccoli aggiustamenti da fare, tutto normale.
E questa notte gli incubi (e il senso di freddo) erano senza motivo, davvero (dabun).
Sapete qual è la cosa davvero grave: a essere qui da solo non posso prendermela con nessuno.

sabato 25 aprile 2015

25 Aprile


Poi c'è chi è più bravo, assay: Ancora e sempre (buon #25aprile!)

venerdì 24 aprile 2015

Suggerimenti - 67


Non è questo l’aereo che state cercando

Stomping

Cosa ha trovato AMS ultimamente

Astronomia? Non sul mio Monte Sacro

A Guide to Thesis Writing That Is a Guide to Life
certo, tutto vero, :-)

Prof., Mi Spiega...?

Che cos’è davvero la Sindone?

Beatles o Rolling Stones: da che parte stai?ovviamente nessun dubbio


A brief history on the origins of letters

Keyboard Art

La manifestazione nazionale contro le scie chimiche

La manifestazione contro le scie chimiche a Bologna

Liverpool Scientist Builds Exact Replica Of Large Hadron Collider, Using 3D Printer

Fractals and Mathematical Art

Study links brain anatomy, academic achievement, and family income

How to be as great as Elon Musk: advice from his ex-wifemi sa che ha ragione (100%)


Nomi e Cognomi

Scientific #ShortyAwards

Automakers To Gearheads: Stop Repairing Cars

Sacra Sindone: lo Stato sponsorizza la pseudoscienza

Il vuoto dietro l'angolo

Rinnovabili: come la Cina dà il passo al mondo

Forse ci siamo: Forza, vietiamo l’import di Ogm!

Ogm: su nuove regole Ue per autorizzazione monta polemica


Archivio fotografico della NASA

Le pazienti risposte di Gianni Morandi sugli immigrati

Where in the US Are People Most Worried About Climate Change?

Hubble Spots Star Explosion Astronomers Can't Explain

Expo, Manpower, Corriere: la retorica dei giovani che non vogliono lavorare ha rotto il cazzo

5 undeniable reasons humans need to colonize Mars — even though it's going to cost billions

La  Sindone  di  Torino - Bolla di  Clemente VII del 28 luglio 1389.

Il re di Francia Carlo VI il Benamato ordina il sequestro della Sindone


Il memoriale del vescovo Pierre d'Arcis del 1389


Il record del “Prof.” Cardone

Perché non visiterò Expo2015

Gianni Morandi e la sua ‘lezione’ sull’Italia e i social network

Il sistema operativo coreano di Expo


mercoledì 22 aprile 2015

L'orto senza Luna, dice Sandro


L'orto senza Luna, dice Sandro in un post di ieri, martedì 21 aprile 2015.
Ha ragione da vendere, ma però...
Ecco io vivo tra i credenti della Luna e non solo. Per questo motivo non metto una risposta --sarebbe troppo lunga-- sul post citato ma racconto qualcosa qui. Non tutto sono di fretta ma qualcosa ci vuole, secondo me.

L'esperimento del CICAP segnalato l'avevo tentato anch'io ormai parecchi anni fa, non avevo ancora nemmeno il blog. Vi racconto subito che ho fallito in pieno: ha vinto la Luna.
O meglio i lunatici. Allora tra i miei compiti c'era la manovalanza relativa ai lavori pesanti nell'orto, praticamente addetto alla vangatura e alla rimozione dei truss (i resti delle colture più grandi, le piante delle zucche a fine stagione o le radici di cavoli e cavolfiori), raccogliere le patate e simili. Non l'innaffiatura che è troppo difficile, per quello c'era e c'è tuttora Nonna. Meno che mai la semina, per la Luna e altro ancora. In ogni caso io avevo ottenuto una prös (pezzetto di terra) tutto per me largo 60 cm e lungo circa 2 metri. L'avevo diviso in zone e lo seminavo a insalata a intervalli di una settimana, corrispondenti così circa alle quatto fasi lunari, nuova, primo quarto, piena, ultimo quarto.
Naturalmente lo sviluppo delle piantine era diverso, si andava dal quasi OK a appena nate. E lì scopro che qualcosa non mi tornava: non era vero, non era come ho appena detto. C'erano piante grandi nel riquadro seminato da pochi giorni! Escludendo spostamenti spontanei delle piantine cosa poteva essere successo? Mystero? O no, Papà. Per passare il tempo e non stare con le mani in mano che non è mai bello trascorreva qualche ora ogni giorno a togliere l'erba (le erbacce) nell'orto. E vedendo che la mia insalata --sapeva benissimo che era la mia-- rimediava alle carenze distributive trapiantando. Cosa molto facile e sicura per via delle abbondanti irrigazioni di Nonna, fatte di sera, quando non c'è il sole, nèh.
Ero giovane e inesperto, allora, e mi sono arrabbiato moltissimo. Inutilmente. L'operato di mio padre è stato giudicato corretto e saggio da tutti. E la mia idea baravantana (balzana) assay.
Perché lo sanno tutti che l'insalata --anzi tutte le piante-- se non rispetti la Luna montano (fanno il seme) subito. E chi non sa queste cose è un ignorante. Ecco 'd ses prope gnurant è come vieni classificato. Fine.

A differenza di quanto credono gli scientisti e magari ti raccontano anche a scuola non devi fare nessuna prova, non ce n'è bisogno. Si fa così, si è sempre fatto così (a meno che non sei proprio ignorante). E se fai così come fanno tutti nessuno ti potrà dire niente anche se dovesse andare diversamente da come previsto.


Ma mica c'è solo la Luna, anzi! Lo sapete che una prozia da parte di Nonna era rabdomante molto sensitiva e conosciutissima in zona (l'ho raccontato a Enrico, ci ha fatto anche un post, integrando le parti che mancavano ma veritiero). Ecco magna Rina a una certa età ha passato il dono a barba Trumnin che poi l'ha passato a barba Tone. Barba Tone è ancora attivo ma --non si sa mai quello che può capitare nella vita, specie se hai una certa età-- il dono l'ha già passato a uno dei miei fratelli che promette molto bene. Anzi se vi dovesse servire un rabdomante non cercate fuori, lasciate un commento qui.

Quando avevo una quindicina d'anni uno dei fratelli si ritrova improvvisamente i dorsi delle mani piene di purèt (verruche), niente di grave ma esteticamente non piacevoli. Credete che i miei si siano rivolti al medico? Forse ma non è dato di saperlo. Quello che invece si sa è che la guarigione è dovuta al benzinaio di Candiolo. Mio padre ha preso il ragazzo (se io avevo 15 anni lui ne aveva 12) e l'ha portato da questo benzinaio che era anche 'n mèisunur (un --come si dice-- medicone?). Cosa sia successo non è dato di saperlo perché nessuno poteva assistere, neanche mio padre, e se mio fratello avesse detto qualcosa i purèt sarebbero tornati, molto più numerosi di prima. Sono passati 40 anni, non so se il benzinaio ci sia ancora, ma il silenzio sul suo intervento rimane assoluto.

Ah! lo sapete che di queste cose non se ne deve parlare? (per cui non leggete questo post, nèh!).

lunedì 20 aprile 2015

L'uccello mattiniero

prende il verme! diranno i miei piccoli [1] lettori!
Sì, anche, soprattutto se quello è 'mericano ma io volevo dire un'altra cosa, totalmente anche se non completamente differente, cioè --riparto che mi si sono intrecciati i neuroni (tutti quanti).


Signore e signori, autori, collaboratori, lettori e simpatizzanti del Tamburo Riparato è giunta l'ora che qui ci si aspetta che ognuno faccia il proprio dovere. Perché c'è una cosa che è piuttosto importantissimissima, non urgentissimissima per adesso ma poi tra un po' lo diventa e allora meglio essere previdenti e cominciare presto come si può evincere dal titolo del post. Che se ci penso mi viene da pensare che riuscire a fare qualcosa come hanno fatto i miei predecessori, dai, mica è facile, tutto il contrario. Insomma prendete questa come la prima chiamata (early call) d'aiuto perché prossimamente, vale a dire a fine maggio, qui ci sarà il (non) Carnevale della Fisica.
Tenete conto che, come se non bastasse tutto il resto, a maggio si fa il fieno [2] e viene anche il compleanno di OK, panico --panico!
Se ci penso mi viene caldo, oltre che per la stagione per i sagrin [3] (non in senso figurato, quelli se vengono che vengano).

Insomma se qualcuno trova qualcosa che parla di fisica (non nel senso di come la intendevano i nostri vecchi e il Wonder Injector, nèh!) se me lo dice, in un commento qui su questo post o all'indirizzo che trovate sulla destra acquisterete punti bontà e SPIP [4] (SSCR [5]) ve ne renderà merito. E anche tutti noi del Tamburo.
Quanta ne serve? Chromatica? Dinamica? Sì, ma anche no, insomma quella che volete e che vorreste vedere linkata. 

Ragazze e ragazzi segnalate che altrimenti rifaccio questo post ancora e ancora, nèh.

1. anche non piccoli o ex-piccoli.
2. quello che, pensa la combinazione, si chiama maggengo.
3. qui da noi sagrin oltre che preoccupazione, cruccio, pena vale figuratamente per soldi.
4. Sua Pastosità il Prodigioso [5].
5. Sempre sia condito, RAmen.

domenica 19 aprile 2015

Expo!

Ecco...
Famiglia Cristiana n.16/2015, p.27

Questo il filioque ce l'ha a km zero.

SPIP [1] è un umorista, SSCR [2]



1. Sua Pastosità il Prodigioso, SSCR [2].
2. Sempre sia condito, RAmen.

sabato 18 aprile 2015

Allerta meteo -- quasi

Roba di ieri, venerdì 17, sono in differita perché non ce la faccio mica a fare tutto da solo. Ma credo sia valido comunque.


Quasi pronto, cioè 6 ettari pronti per seminare il mais, come sempre, ormai si coltiva solo quello. Ma piove. Cioè no, adesso no ha piovuto (i puristi lo so che vorrebbero che si dicesse "è piovuto" ma sapete com'è...) questa notte e c'è di peggio: qualcuno --non si sa bene chi-- ha sentito le previsioni del tempo alla tele --non si sa bene quando-- che dicono --sicuro-sicuro-- che c'è qui da noi un'allerta meteo per sabato. Che sarebbe adesso e non piove, lo dico subito per non ingenerare inutili apprensioni, ne abbiamo già fin troppe.

Ecco! L'allerta meteo genera --giustamente-- panico. Chissà quanta ne viene giù? Chissà se alla fine smette? Avremo la piena?
Ecco, la piena, quello che uno dovrebbe chiamare "l'alluvione" per essere non dico purista ma farsi capire da quelli che non sono dei nostri. Se viene la piena, l'eva 'n sla t'pa (sarebbe l'acqua sulla zolla, insomma ferma suol terreno) non puoi mica seminare: nianca a penselo! (questo si capisce vero?).

E allora niente si sta in cascina, si fa manutenzione, si urla (questo sempre) e si brontola (idem) e ci si lamenta (idem anche questo).


Io invece ne ho approfittato per una passeggiata (anche perché devo documentare, raccontarvi) con la mia squadra, ecco Telmo, Nikka, Simo e Pero.


Pero vorrebbe dire delle cose a Simo, sapete la primavera...


Invece Telmo gioca con mamma Nikka. Non vi dico in che condizioni sono tornati a casa!

Eh, la vita qui in fondo alla FWPf2pb (Former West Padagna, forse 2.0, poche bale!). Oggi invece --no questa se ve la racconto non mi credeste mai. Davvero. Dabun.

venerdì 17 aprile 2015

Suggerimenti - 66


Texas approves textbooks with Moses as Founding Father


Albert Einstein Archives - Zürich Notebook

Why Obama Said Global Warming Gave His Daughter Asthma

First successful beam at record energy of 6.5 TeV

New trajectories for Rosetta

Piero Angela: «Quel Randi è un vero genio!»

La formazione scientifica ricomincia dalle biblioteche

Ingegnere ammette che anche negli altri corsi di laurea si studia: espulso dalla facoltà


Et si c'était vrai?

Joni Mitchell e la dubbia esistenza del morbo di Morgellons

I matematici italiani e le leggi razziali

Stamina, Di Bella e Capo Verde

en este mundo que está patas arriba...
in questo mondo che è a testa in giù

Italia, la mappa dell'intolleranza

15 before-and-after images that show how we're transforming the planet

Il lago tossico dell'hi-tech: il prezzo che paga la Cina della crescita a doppia cifra


La Rivière aux Tortues

Un vecchio arabo residente a Chicago...

The International Space Station (Finally) Gets an Espresso Machine
sì, ci sono posti dove questa notizia è descritta meglio ma adoro le sintesi

I colori di Cerere

A French blogger perfectly captured the ridiculousness of the gluten-free craze

La Traviata - Flashmob (Metropolitana di Milano)
Segnalato da GLF su Twitter; dovreste seguirlo, davvero.

Clinton Reveals Secret Clone Army
LOL si può dire vero? È K-free

Perché ascoltiamo anche gli incompetenti?


Hillary: pro vs. con

I vari livelli di una mia tavola a fumetti (da "Nathan contro Legs")

Leggendo il giornale...

L’Universo sta accelerando, ma non troppo

Girl Power

Déjà vu

Expo presenta il conto: progetti tagliati e opere più care di 180 milioni

Segway is now a Chinese company thanks to Ninebot and Xiaomi


"Origami and Geometric Constructions" by Robert J. Lang
Grazie Gianluigi Filippelli

La Madonna in ostaggio per due ore: caos alla processione nel salernitano

MIT Celebrates 10 Years of SCIgen Bogus CompSci Paper Generator With New Tool

Longer Video Shows How Incredibly Close Falcon Stage Came To Successful Landing

I miei studenti che si guardano senza vedersichi ci fa su un post?

Politica e razionalità: quanto si somigliano la destra e la sinistra?

Subatomic Particles Over Time: Graphics from the Archive, 1952-2015


giovedì 16 aprile 2015

Non c'è davvero pace tra (e per) gli ulivi


Negli ultimi giorni --correggetemi se sbaglio-- sono aumentate di molto le prese di posizione à la Sabina Guzzanti &co riguardanti gli ulivi del Salento, la Xylella e argomenti collegati.

Ora io sono qui isolato in fondo a quella che una volta era conosciuta come West Padagna (forse 2.0 ma non è certo che l'abbiano davvero implementata, sapete il Cota fa quello che è capace (dai! il primo che si mette a ridere dicendo "capace quello? di cosa?") lo banno (Sergio come dovrei dire, "lo scancello" andrebbe meno peggio?)) e non so se ci sono nuove. Se sì non le conosco e se me le dite mi fare un piacere e vi ringrazio-mille fin d'ora.

Ma non dalle Sabine. Siccome sono vecchio io sto con Apelle.
OOPS! no, non quello, quell'altro nascosto dietro il quadro.
Toh! a Milan l'Apelle a fa l'ofélé --loro chimamano così 'l pastisé.

OK, tornando agli ulivi non vorrei giungere a unfolloware (Sergio! Aiuto!!!) da Twitter e/o Féissbukk dei 'mici di Twitter e/o Féissbukk, nèh!
Anche perché un po' di tempo fa l'ho avventatamente fatto con un ottima persona solo perché citava l'über-razzista Oriana fascia. Guardate che se mi monta la flina sono capace di farlo per dabun. Nèh!

mercoledì 15 aprile 2015

Under the covers io posto


Indovina chi si presenta così: Sociologo, #copywriter e #SMM, ma con i piedi saldamente piantati nelle nuvole.
OK, ve lo dico anche se dovreste già saperlo, è l'amico di web Sergio Gridelli (rockz! assay ma forse non si può dire) ha un blog tutto suo, l'ho citato parecchie volte, è attivo su G+, su Twitter e su altri social-cosi ancora.

Io mi ritrovo sempre più a mio agio su Twitter, dove non si fanno discorsi troppo lunghi e circonvoluti (sapete che sono tardo di comprendonio) e allora lo raccomando in primis lì. In particolare c'è l'hashtag #‎itanglish


Oggi gli ho anche risposto.

Perché dovete sapere --anzi so che lo sapete-- che io ci sono dentro da sempre. Ricordo nei lontani anni novanta-qualcosa quando usai per la prima volta widget e la traduttrice inglese madrelingua mi sgridò (in italiano) dicendo che quella parola non c'era né in 'taliano né in inglish e il Dr.Dobb's non contava. Poi quando è saltato fuori il plugin ho circuito la ragazza più HelloKitty-osa, a portarle le bozze. Sì, persi un'amica. E sempre in quel periodo --forse un po' dopo-- alle prese con una beta di Windows non seguii l'esempio dei macinisti (prununcia makininsti) nostrani (loro usavano cartelletta) e lasciai folder.

OK, roba vecchia, dello scorso millennio. E non ci sono solo io. Chiedete a Sergio (chissà se se la prende se ripeto che rockz) lui vi fornisce la lista, anzi l'hashtag.
Sull'altro blog, quello noioso, sto praticamente copiando (sì mi sento un po' in colpa ma poi vi spiegherò) un libro intero.
Non dico che copincollo di brutto perché traduco --sort of. Intanto per chiarezza (mia interna) lascio i plurali delle parole non tradotte. Queste possono essere di diversi tipi:
  • termini tecnici che non hanno la traduzione, es. file;
  • parole che tradotte suonano strane, mai sentite, almeno da me, es. runtime;
  • parole che sì si potrebbe ma metti che dopo ci devi googlare, es. history che sarebbe cronologia ma chi userebbe una parola simile che sembra quasi una malattia infantile;
  • le parole di cui al Sergio;
  • parole che non so tradurre (OK, l'ho detto!).
Ecco queste ultime sono più numerose di quanto uno vorrebbe (in realtà non ne vorrei affatto) e invece abbondano. Ci sono quelle che non mi fanno dormire la notte (in realtà no, è un'iperbole, per rendere il post più intrigante), prendi gotcha e zip incontrate recentemente. Ecco zip lo usano dappertutto, quando devono cosare qualcosa cosa usano? Zip. Ecco, nèh.


Adesso che dite: secondo voi lo devo dire al Sergio. O aspettare che lo scopra lui. Non è che sono incosciente proprio ma mi sembra una persona per bene. E non mi risulta che sia manesco, nemmeno con quelli che fanno le presentazioni PowerPoint (o compatibili, vedi Impress) in modo standard.


lunedì 13 aprile 2015

Save the Internet


La Net Neutrality è continuamente minacciata. Dopo la battaglia vinta negli USA c'è l'Europa.
Si può fare qualcosa? È importante secondo me, ecco, qui.

Posso contare su di te, vero?
Grassie nèh!

domenica 12 aprile 2015

Bloggare è impegnativo


Ieri una chiacchierata con un baldo giovane che --chissà...
Recentemente abbiamo fatto qualcosa assieme, roba di 'puter, lui è giovane, va a scuola e può servire. Quando ci andavo io a scuola niente 'puter, cioè erano troppo grossi per metterli nella cartella e costosi da non dire. Si allora c'era la cartella mica lo zainetto. La cosa che assomigliava di più allo zaino era la cabasa, --chissà come si dice in 'taliano?-- ah, sì la gerla, questa qui:


OK, forse lo zaino c'era già per gli alpini ma era tutta un'altra cosa. Chissà se ci sono ancora gli alpini, con o senza zaino ma con il cappello con la penna, come da citazione no questa la racconto un altra volta, non fatemi perdere il filo che devo dire 'na roba difficile.
OK, stavo già per finire fuori tema --torno al dunque.
Io a GG (il nome prossimamente quando si farà un blog tutto suo), se ... perché ci sono un po' di considerazioni da valutare.

Per la scuola costruisci due tipi di elaborati.
Quelli scritti totalmente o quasi, ci possono essere anche delle figure ma conta il ragionamento sviluppato in forma di testo. Ai miei tempi si chiamavano ricerche oggi hanno altri nomi, tipo tesine, ma sono quelli. Si scrivono con un word processor che non necessariamente è M$ Word piratato. C'è LibreOffice che fa le stesse cose e non hai bisogno di andarlo a cercare ahumm-ahumm. Puoi usare le stesse fonti (i font, i tipi di carattere) di quello là ma se devi consegnare il documento in forma 'letronica ti conviene usare solo quelli normali, più comuni. Altrimenti come minimo ti salta l'impaginazione. Tutto sommato è un modo tranquillo. E se usi l'interlinea doppia e un carattere non piccolissimo viene anche un bel malloppetto.

Ma se ci sono tante immagini, come pr esempio nel nostro caso dove si parla di formule matematiche e di programmi di cui mettiamo le schermate si usa un programma completamente diverso. Quello che con M$ si chiama PowerPoint e con LibreOffice Impress anche se nessuno lo chiama mai così, come me che nessuno mi chiama mai Giovanni.
Sulle Presentazioni PP o Impress --è lo stesso-- il web è pieno di critiche. Tantissime. È il terzo argomento più comune, superato solo dalle foto di gattini e dalle notizie riguardanti gli sciikimiki. E tutti i saputi dicono che di solito le presentazioni sono pessime, anzi anche peggio.
In genere hanno ragione ma per la scuola è diverso: la presentazione per lo studente è un documento multimediale, che deve funzionare anche da sola, senza nessuno che parla mente scorre le slide.
Certo il tuo elaborato diventa molto più bello, controlli tutto, ogni schermata può essere costruita esattamente anche se i soliti criticoni parlano di maschere, frame e roba simile. Ci fai anche le transizioni, ci puoi mettere la musica e, volendo, anche i video.
Puoi anche stampare tutto. Insomma una fig meraviglia.

Io sono dell'idea che questa è un'idea sbagliata. La mia idea è di montare (mi dicono che si deve dire così) le immagini corredate dal testo in formato HTML, quello che vedi normalmente nel browser. Lo faccio quasi quotidianamente, sull'altro blog, quello noioso.
Viene meno bene, mi dice l'ottimo studente molto promettente con cui mi sto relazionando (in realtà ieri, adesso non c'è e non posso chiedergli alcune cose che vorrei), hai molto meno controlli e anche la stampa che va sempre a finire che il prof vuole la stampa, capita anche che non è tanto bravo con il 'puter, a volte.

Per contro in questo modo potresti metterlo online, ontehtoobz come si dice lollando (prof questo dopo la virgola non devi leggerlo) e resta visibile per tutti da tutto il mondo. E, senti che idea: tutte le tue tesine, ricerche, pensate, quelle cose lì insomma, possono essere raccolte in uno stesso posto: un blog insomma. Ma se sei di quell'idea lo devi progettare un pochino, adattare uno dei layout disponibili non è difficile. Ma dopo dovrai curarlo, scrivere qualcosa periodicamente, diciamo almeno una volta alla settimana.
Serve? chissà, forse sì, forse no. Io per esempio trovo la cosa molto divertente. Molto più divertente che interagire con Facebook e gli altri social-cosi dove fare un ragionamento un po' articolato non è facile, o almeno comune.

Ovviamente non puoi farlo con lo smartphone, quello al massimo lo puoi usare per i commenti, sperando che ne arrivino, o per controllare le visite, sperando che ce ne siano; almeno all'inizio niente, nèh, non farti illusioni.
Funziona? Non lo so, per esempio qui mi stanno spesso lasciando solo. Fortuna che le tavanate mi vengono facili, anche senza pensarci. Questa invece non è una di quelle. L'ho pensata su e ne abbiamo discusso ieri.

Scrivere questo post è stato difficile; questa è la quarta stesura e non è ancora come vorrei. Ma lo metto su lo stesso. E quando vedete "ieri" pensate a venerdì pomeriggio.

sabato 11 aprile 2015

È ora! via con il mais

Dopo Pasqua si comincia. Il martedì che il lunedì è festa --solo in Italia, West Padagna compresa sempre che si chiami ancora così. Quelli di fuori si stupiscono, ma solo i nuovi, poi si abituano alle stranezze. Non parliamo poi di quelli che la Pasqua la festeggiano in ritardo, ma quelli non sono dei nostri. Ma di questo dopo, prima le foto:


Questa secondo i locali è una magnolia, io ho provato a dissentire, anche facendo presente come sia diversa da quella che c'era fino a quando il gelo di un inverno particolarmente rigido l'ha mandata al Paradiso delle Piante, che contempla anche la stufa come fase intermedia.


Qui invece, oltre i fiori della ceresera si vede il terreno preparato pronto per la semina (adesso che scrivo il rapporto la semina è già stata compiuta). Anche gli alberi sullo sfondo sono già in configurazione primavera-estate, anche quest'anno va il verde.


Anche l'olmo nel retro della casa, in una zona particolarmente ricca di rümenta, come si vede.
L'olmo è una pianta che qualche decennio fa, quand'ero piccolo, ha avuto una fase critica, simile a quella degli ulivi del Salento. Estesa a tutto il mondo; ne so poco ma mi piace citarlo, metti che Sabina...

Tornando alla stagione della semina iniziata ufficialmente martedì passato, anche se l'aratura dove possibile era iniziata prima, c'è una cosa di cui non mi capacito. Cioè sì ma non riesco a capacitarmi, cioè no, anzi sì ma --OK, vi racconto.

La Pasqua come la intendono i preti di qui capita (attenzione che qui c'è una concatenazione di eventi, nèh) la prima domenica dopo la luna piena dopo l'inizio della primavera dei preti che sarebbe il 21 marzo.
Sulla data d'inizio della Primavera, quella vera, io la penso molto diversamente, se volete ne parlerò ma non adesso.

Invece torniamo alla concatenazione di eventi di cui sopra. Sappiamo che la luna ha un mese (cosidetto) di poco più di 28 giorni per cui la Pasqua che viene a valle varia di altrettanti giorni. Alle volte è presto, altre tardi, a seconda della luna.

C'è poi che il clima varia da un anno all'altro, per esempio l'anno scorso per il mais qui da noi è stato una pacchia (nota per l'AD: visto?): pioveva spesso e quindi pochissime spese per l'irrigazione. Poi c'è chi da la colpa al Niño (cosa centro io (me)?) e altro ancora.
Ma la luna e i preti e Mosè... Eppure gli indigeni locali di qui ne sono più che sicuri.

Ah! 'n'altra cosa ancora: quest'anno tutti d'accordo, niente triticale. Pensare che negli anni passati c'era stato un trend che faceva pensare tutto diverso. Era una bolla.

E, nota per quanto riguarda la Pasqua: noi pastafariani, seguaci dell'unica vera fede, abbiamo la migliore delle regole a riguardo: se è festa per qualcuno lo è automaticamente anche per noi. Difatti per me è Pasqua anche oggi.