sabato 1 maggio 2021

Il grande cugino

 

Non bastava che da tempo ci fosse la riscrittura, giorno per giorno, della Storia (e poiché c'è chi ricorda bene quello che ha vissuto, se ne cancella dalle registrazioni ogni traccia, sparisce addirittura dai motori di ricerca, cosicché nessuno possa dimostrare nulla, ancorché lo ricordi). Anche da YouTube spariscono a volte (censura?) dei filmati che non infrangono regole di alcun tipo, se non la regola non scritta di adeguarsi al pensiero unico.

Non bastava che si applicasse a ritmo sempre più serrato la "nuova lingua", a volte in modo assurdo e ridicolo. Per esempio, la parola "sano" è stata sostituita da "asintomatico". Altro esempio: se parli di maschi /femmine o usi le parole al femminile o maschile, invece di usare neutri arzigogoli lessicali o grafici, rischi una denuncia. (già tutto il testo di questo post è passibile di denuncia...)

Si va oltre...

La settimana scorsa, per esempio, abbiamo avuto una dimostrazione ulteriore della preparazione paulatina di uno stato poliziesco, prodromo di una dittatura.

Mio marito è andato nel solito negozio di ricambi per auto per comprare un filtro per l'olio per la sua auto. Finora gli chiedevano che auto fosse, di che modello e anno: sì, pare che ogni nuovo modello, per ogni marca e per ogni anno di produzione, abbia bisogno di un modello diverso di ricambi, quali che siano, per cui la standardizzazione dei ricambi è sempre più una remota possibilità, eppure sarebbe così comoda! ovviamente la stessa difformità la si ritrova in tutti i campi, dall'idraulica ai componenti elettrici eccetera. Per fortuna resistono ancora i formati di carta: A2, A3, A4 eccetera, ognuno la metà dell'altro, e poi i B, che però già sono diversi, pur essendo sempre modulari tra loro...


Bene, ora pare che non si debba più chiedere un ricambio d'auto con marca, modello e anno di produzione: occorre comunicare la targa! il negozio ha accesso a una banca dati che gli dà la corrispondenza tra la targa e i dati necessari.

Per ora e forse per sempre il negoziante non ha accesso ai dati anagrafici del proprietario, però chi possiede la banca dati sì: non solo sa che il tizio XY, nato a WWW il ZZZZ, codice fiscale XXXXXXXXX, possiede dall'anno tot la tale auto (e come e quanto l'ha pagata), ma anche se ha passato la revisione (qui ITV), quando ha cambiato l'olio, prossimamente -quando il pagamento in contanti verrà definitivamente dichiarato illegale- anche quanto carburante consuma al mese... L'auto stessa, sempre più elettronica e collegata informaticamente, potrà anche confermare quello che già viene comunicato dal telefono cellulare, ovvero dove siamo stati.

Che poi, volendo guardare, già esisteva un controllo sull'auto, con i parcheggi che annotano (e probabilmente possono conservare lungo tempo per comunicarlo a richiesta delle autorità), dove (in che parcheggio) sei stato, quando, per quanto tempo. O perlomeno, dove è stata la tua auto, in questo caso targa 2784CDS.


Bel panorama, eh?

Del resto, già non si trovano quasi più in vendita apparati TV "normali" (solo qualche modello di pochi pollici di grandezza), ora sono tutte Smart TV con accesso telematico (miei cari ragazzi, BIDIREZIONALE). Lo svelare  fatti analoghi con Wikileaks sta costando a poco a poco la vita ad Assange...

Voi e io magari non l'avremo mai, ma esiste già anche il frigo "smart" che non solo comunica al proprietario quello che manca o sta per scadere, ma potrebbe anche comunicare a terze persone notizie che potrebbero essere sfruttate per altri fini: per esempio, il tenore di vita, le abitudini orarie, il fatto che si sia o non si sia onnivori, vegetariani o vegani, se ci siano animali di compagnia in casa, il numero approssimato di persone nella famiglia (dato del resto facilmente ottenibile semplicemente dal Comune o altri mezzi).

Ma anche attraverso la semplice spesa nel supermercato (ormai quasi sempre con carta di credito o debito o quella del supermercato stesso, quindi con corrispondenza univoca tra spesa e identità) si possono ottenere molti dati "sensibili": anche qui, presenza o meno di cani/gatti o altri animali, tenore di vita, gusti gastronomici, presenza di donne in età fertile (!) o di anziani incontinenti, perfino in certi casi appartenenza a una determinata religione...

Tutti quelli che hanno o hanno avuto un profilo Facebook, ma anche di altri social, lo sanno: basta che una volta si acceda a una consulta su Google o si apra per curiosità una delle pubblicità a pagamento sui social, ed ecco che inizia ad apparire una ossessionante offerta dello stesso tipo di merce, su tutti i mezzi a noi collegabili, dai social alle email agli SMS sul cellulare. Non vi pare che sia controllo/spionaggio questo? a voi piace che OGNI cosa che facciate venga registrata così da "qualcuno", chiunque sia?

L'ultima novità qui in Spagna è la prevista schedatura dei clienti dei ristoranti: i ristoratori dovranno tenere un registro nominativo (mi immagino, previa esibizione del documento di identità) dei clienti ammessi all'interno della sala. Per ora bar e ristoranti possono servire i clienti solo nei tavoli all'aperto o in piedi al banco, entrando uno alla volta, ma perlomeno in modo anonimo.



Poi ci sono gli ingenui, gli illusi, che periodicamente pubblicano una diffida proibendo l'uso dei propri dati -pur già divulgati spontaneamente con tanta leggerezza- da parte di Facebook o chi per esso. 


da Il Messaggero, 23 maggio 2016, cinque anni fa!


Vi rendete conto, lo sapete, che tutte le volte che guardate un film scelto tramite Netflix o Amazon Prime aggiungete un tassello al "puzzle" che può interessare parecchio a chi vi dominerà un domani?

In realtà, tutto ciò dimostra anche che la cosiddetta "lotta all'evasione" per cui vi/ci subissano di norme è un colossale falso: se si può sapere tutto ciò di voi, di me, di miliardi di persone, perché non vengono messi nel mirino quelli che possono spendere una montagna di soldi e lo fanno? Per loro non vale la corrispondenza tra spesa (o introito, nel caso dei commercianti) e codice fiscale?

Ma continuate pure a credere che solo per la lotta all'evasione abbiano di fatto ritirato dalla circolazione  le banconote di taglio maggiore: per prime, anni fa, quelle da 500 euro, poi subito dopo, visto che il pubblico beota aveva bevuto la frottola che venissero usate dagli evasori e la mafia, anche quelle da 200 e 100 euro, chi le ha più viste?

D'altra parte, almeno qui in Spagna, dopo circa un decennio di espansione apparentemente incontrollata di sportelli "bancomat" (se ne trovavano ovunque, il sistema era un po' quello che usano gli spacciatori per creare dipendenza dalla droga) ora che la gente si è abituata all'uso delle tesserine magnetiche, ora che i governi hanno penalizzato l'uso del contante, non solo gli sportelli bancomat ma anche le succursali bancarie stanno sparendo su tutto il territorio (tra l'anno scorso e quest'anno si perdono in Spagna decina di migliaia di posti di lavoro solo nelle banche, più l'indotto: mancato affitto degli spazi, imprese di pulizia licenziate...). 

In questo modo si costringe a usare solo denaro virtuale. Per ottenere una banconota MIA, tolta dal mio conto, sul cui saldo ho già pagato le tasse erariali e il servizio alla banca, dovrei spostarmi una quindicina di chilometri, in auto o in autobus + un tratto a piedi in salita, fino alla più vicina succursale rimasta, in cui hanno trasferito dispoticamente e unilateralmente il mio conto...

Eppure, leggo spesso pareri di miei contatti su FB, i quali censurano l'uso del contante proprio per evitare l'evasione. Vabbè, magari la piccola evasione del negoziante o del dentista che non emettono fattura la si può combattere così, ma vi rendete conto che - a parte evasori che agiscono alla luce del sole senza che nessuno chieda loro conto di auto lussuose o gioielli o interi palazzi di appartamenti affittati in nero eccetera- le mafie hanno a loro disposizione il denaro "virtuale" senza bisogno di passare di mano banconote?

Credete davvero che i governanti, i politici, vengano ancora comprati con le "bustarelle" di banconote? ora si opera su ben altri livelli, tanto per iniziare con il trattamento economico e gli extra (ottimi e abbondanti!), infine con i vitalizi , che per il loro nome potreste credere "a vita" ovvero finché vive il percettore, ma si trasmettono invece alla sua morte a parenti di vario grado (non solo coniuge superstite e figli minorenni o comunque a carico come per le pensioni di noi mortali).

Invece, al contrario, proprio l'obbligo che si sta instaurando di usare solo rintracciabili pagamenti telematici (oltre all'indubbio vantaggio per le banche di non dover neppur più comprare supporti cartacei ovvero banconote), che quindi obbliga a sua volta a mantenere un conto corrente (e anche qui le banche hanno vantaggi economici perché il servizio si paga), ci/vi rende schiavi ricattabili di chi delle banche è proprietario.

"mostri che gestiscono le banche i fondi di investimento globali, le borse persino i governi e  attraverso di essi giornali, televisioni, case farmaceutiche, le aziende  Big Tech. All’uomo della strada tutto questa sembra un variegatissimo mondo che invece si possiede a vicenda, dove tutti sono azionisti degli altri, un’Idra con mille teste, ma con un corpo solo" (da Il Simplicissimus, 1 maggio 2021)

Siete sicuri che quando finalmente vorrete ribellarvi potrete davvero farlo?

Se un giorno, andando a comprare da mangiare (magari il vostro frigo domotico, manovrato da lontano da "qualcuno", non vi ha neppure avvisato che stavate finendo le scorte) scopriste che la vostra tesserina magnetica, UNICO mezzo con cui pagare, non funziona più? se, dopo aver tentato di raggiungere via Internet o per telefono la vostra banca, scopriste che il vostro conto corrente è stato bloccato/azzerato/ufficialmente non è mai esistito? (un po' come succede già alle notizie...)

Pensateci, prima di darmi della complottista!


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