mercoledì 2 novembre 2011

¡Fiesta! -parte seconda


Proseguiamo il nostro excursus.
Menzione a parte merita il 23-24 giugno con San Juan Bautista: in tutta l'isola bruciano falò (purtroppo molti ne approfittano per bruciare letteralmente di tutto, noi ce ne teniamo lontani per paura di respirare diossina!) Nel Puerto de la Cruz si festeggia la notte del 23: da pochi anni è iniziata l'antica tradizione di fare sulla spiaggia oltre ai falò anche i barbecues, e l'accensione di migliaia di candele, fiaccole e torce, in un carnaio di gente in cui se fai cadere uno spillo non arriva a toccar terra, e il tutto finito di rovinare (da 4-5 anni) con musica a tutto volume * e riflettori, mentre i tradizionali fuochi artificiali sono stati posposti a dopo mezzanotte. All'alba avviene il rituale bagno delle capre in mare, condotte dai pastori.
* la musica a tutto volume in Spagna vuol dire che non riesci a udire neppure i tuoi propri pensieri!
A San Juan de la Rambla invece si festeggia il giorno stesso di San Juan, si accendono verso notte le fiaccole lungo il sentiero che scende dal costone roccioso, dove brilla di luci la scritta SJB (San Juan Bautista), poi c'è la tradizionale (questa sì) processione, seguita subito dallo spettacolo dei fuochi artificiali.




 A fine giugno a La Orotava c'è la festa del Corpus Christi: si dice che una nobile italiana importò l'uso delle “alfombras” (tappeti) sul tipo dell'infiorata di Genzano, e ogni anno sulla piazza del municipio viene preparata, su disegno fatto da un artista, una illustrazione sul tipo di quelle dei madonnari, ma realizzata in origine con pietruzze e sabbia del Teide di tutti i colori, successivamente anche con altri materiali.


Anche le strade si adornano con questi tappeti di fiori, pietruzze o anche semplicemente riso o sale grosso tinti di vari colori.  Ora in quasi tutti i paesi vengono fatti questi tappeti nelle strade dove passerà la processione.







Poi inizia luglio, con un susseguirsi, da un paese all'altro fino a fine agosto, di feste dedicate alla madonna, con i diversi nomi (del Carmen, di Fatima...); famosa è quella del Porto de la Cruz, a metà luglio: imbarcano la statua della vergine del Carmen e quella di san Telmo (sic, non sant'Elmo) su due barconi da pesca, e fanno un giro lungo la costa, per propiziare la pesca e la clemenza del mare.


 
A metà agosto c'è la grande festa di tutta Canarias, arrivano anche dalle altre isole per festeggiare la madonna della Candelaria (Candelora), patrona delle isole. La Candelora si festeggia il 2 febbraio come ovunque, ma il 14-15 agosto è proprio festa grande: nella piazza del paese di Candelaria, dove è conservata la statua che la leggenda dice portata dal mare e trovata dai pastori guanches, si ritrovano gruppi rappresentativi di tutte le isole, con i loro costumi tradizionali, portando carri a buoi con le offerte di frutta, verdure, formaggi, dolci ecc. Molti pellegrini arrivano a piedi a Candelaria, anche valicando il crinale dei monti che dividono il nord dal sud dell'isola, in genere questo tragitto viene fatto di notte a causa del gran caldo.
Oltre ai canti e balli tradizionali si svolge la scenificazione del ritrovamento su una spiaggia da parte dei pastori aborigeni della statua, che è detta “la Morenita” per il suo colore scuro, una delle tante immagini simili presenti in Spagna (vergine di Montserrat, di Guadalupe...) ma non solo (in Sudamerica, in Francia, in Italia a Tindari), che le leggende collegano sempre a misteriosi e miracolosi ritrovamenti fortuiti.





In settembre ci sono la festa del Cristo a La Laguna, poi a fine mese la festa del Calvario a Icod de los Vinos.

Ottobre è un mese relativamente tranquillo (c'è abbastanza da fare nelle scuole, nelle cantine...), ci sarebbe il giorno 12 una festa iberoamericana “El día de la hispanidad”, ma non è affatto sentita in Canarias, che ha tendenza alla secessione, mentre a Madrid si festeggia con la sfilata militare in presenza della famiglia reale e le altre autorità.
Nello stesso giorno si festeggia in tutta Spagna la madonna del Pilar, il cui festeggiamento tradizionalmente consiste nel fare un “ponte” per una gita!
E, come già detto, il 31 si festeggia Halloween.

Con novembre inizia al Porto de la Cruz la ricerca delle lattine vuote con cui i ragazzini faranno i “cacharros”, legandole insieme con una corda, per poi trascinarle rumorosamente per le strade. Nello stesso periodo, a Icod de los Vinos, si celebrano le discese de “las tablas”, carrettini fatti semplicemente con una tavola di legno, senza sterzo né freni. 


La festa è in ricordo dell'epoca in cui in quest'epoca i tronchi venivano portati dall'aserradero (segheria) all'astillero (cantiere navale), facendoli rotolare e trascinandoli, il tutto in coincidenza dell'epoca dell'assaggio del vino nuovo.
Queste rumorose discese si fanno un po' dappertutto nel comprensorio di Icod, ovunque ci siano strade fortemente in pendenza. I genitori provvedono a mettere nei punti pericolosi e a fine corsa un ammasso di vecchi pneumatici, un cartello che avvisa “Tablas”, spesso almeno nel fine settimana e nel giorno stesso di San Andrés (il 30) si chiude la strada al traffico. L'ultimo giorno anche i ragazzi più grandi si sfidano nelle discese più pericolose.

 


Tradizionalmente per San Andrés si assaggia il vino nuovo. Per tutto il mese di novembre (e solo allora) dappertutto si trovano i caldarrostai, che offrono oltre a castagne e vino anche patate e pesce salato.




E con dicembre si ricomincia...

In altre zone di Spagna i festeggiamenti per i santi patroni sono ovviamente in altri giorni: forse il più famoso è San Fermín (7 luglio), protettore di Pamplona, dove si svolge tutta una settimana di “encierro”, con la gente che corre nelle strade accompagnando e precedendo la corsa dei tori, cercando di schivarne le corna. La fiesta dei sanfermines è quella di cui scrisse Hemingway nel romanzo Fiesta (Il sole sorgerà ancora).  


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