Progettare l'interfaccia, qualcuno dice
layout (si capisce di meno quindi è cosa buona e giusta) di un sito Web richiede parecchie competenze. E devi subito partire sapendo di non poter accontentare tutti (chi ha detto
target? guardate che rilancio con
vision e
mission, due e rima, vinco io). Il discorso sarebbe molto lungo e se approfondisco salta fuori che parlo di cose che non conosco per cui mi tengo leggero-leggero.
A una mia amica di Facebook (ma amica vera anche fuori del social-coso) non piace la pagina di
Oggi Scienza.
Intanto devo dire che è un sito meritorio (e poi ci sono dentro i miei amici) e totalmente libero, come il Tamburo:
OggiScienza è un progetto partecipativo, che accetta contributi “dal basso” e ridistribuisce i suoi prodotti liberamente nel web e su qualsiasi altro mezzo di comunicazione.
Se desideri pubblicare i nostri materiali su quotidiani, riviste, siti o utilizzarli in trasmissioni radio, televisive, documentari e tutto quello che ti viene in mente sentiti pienamente libero di farlo (a patto di citare sempre la fonte e il nostro sito web).
Tutti i prodotti presenti su questo sito – se non altrimenti specificato – sono rilasciati con una licenza Creative Commons Attribuzione-Non opere derivate 2.5 Italia.
Inoltre è una creazione del
Sissa:
Sissa Medialab è una società della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste. Fa comunicazione della scienza con media diversi e verso pubblici diversi, avvalendosi di una rete di centinaia di scienziati, in Italia e all’estero. Si rivolge sia al grande pubblico, dai bambini piccoli agli adulti, sia alla comunità scientifica.
Ma veniamo alla grafica:
Secondo me la pagina è pulita, chiara, leggibile. Con due particolarità:
- 3 colonne con le due laterali che rubano spazio alla notizia principale se uno non ha un monitor panoramico o vuole usare caratteri di dimensione comoda;
- un'impostazione giornalistica, sia per il numero di post che per i rimandi a altri siti del Sissa, sono tanti e tutti bravi (ve l'ho detto che lì conosco qualcuno?).
Se uno ha un monitor normale, magari su un portatile che deve essere portato in giro finisce che si trova un una situazione come questa
in cui la notizia occupa meno di un terzo della pagina. E meno ancora se ingrandisco il carattere (con
Crtl +). Ma, secondo me è leggibile, il font a bastoni (o senza grazie) è quello consigliato, i guru
'mericani consigliano pure la giustificazione a bandiera, da noi non piace (per quel che ne so, non immaginate quante volte me lo sono sentito dire).
Il linguaggio usato (su questo un prossimo post, promesso, forse) è chiaro, essenziale ma rigoroso, senza mai assumere la spocchia maestro che insegna dall'alto del pulpito. È indirizzato a un pubblico curioso, aperto, diciamo gli studenti liceali e quelli come me che la scuola l'hanno finita ma vogliono tenersi informati e aggiornati.
Oggi Scienza vorrei confrontarla con i siti di qualche quotidiano, per esempio
la Repubblica:
Non ho preso l'intestazione perché si sarebbe vista quasi solo quella. Nelle stesse condizioni del portatile normale di prima vediamo che le notizie (di cui compaiono solo i lanci) occupano meno del 50%. E le colonne 2 e 3 sono per lo più gossip e cazzeggiature.
La pagina
deve essere così per far vedere che è ricca, che c'è tutto quel che potete desiderare, anche Odifreddi per dire.
Questo è
il Corriere della Sera, trova le differenze.
La Stampa. Ma allora è un vizio! Adesso vado dal preside e sospendo tutti per tre giorni, non è possibile sapere chi ha copiato chi, e non m'interessa.
La situazione non è diversa per i quotidiani esteri importanti:
The New Tork Times;
The Washington Post;
Le Monde;
The Guardian;
Frankfurter Allgemeine.
Se uno vuole andare su qualcosa di diverso deve essere disposto a mettersi in discussione, diventare (o essere naturalmente predisposto) a una concezione completamente differente dell'intelligenza e del gusto. Io un esempio ve lo metto ma non assumo responsabilità, anche perché gente così la trovate per strada, quando meno te lo aspetti.
Uèla! sono diverse anche le notizie, siamo in un universo parallelo, versione 2.0.
Pota!
Adesso vorrei dire qualcosa sul linguaggio, come promesso, coinvolgendo altri giornali, non solo quotidiani ma il post è già lungo, rimando tutto a un'altra occasione, se la cosa interessa. (Ho già del materiale preparato per cui, beh fate voi, non voglio influenzarvi)
(anche se...).