6 è il primo numero perfetto da un punto di vista strettamente matematico, dato che è la somma dei suoi divisori (1+2+3 = 6).
Ma come si può festeggiare senza musica?
Siccome ho esaurito la scorta di interpretazioni particolari di Happy Birthday, questa volta selezionerò dei brani che hanno a che fare col numero 6 (magari ci riferiremo alla composizione n.6 di una determinata serie di composizioni, magari ad altro!).
Incominciamo con un po' di jazz; ecco Charlie Christian alla chitarra e l'inconfondibile clarinetto di Benny Goodman nel pezzo intitolato Six Appeal.
Passiamo a un classico tra i classici: Sinfonia n.6 di Beethoven con direzione di Herbert von Karajan.
Ed ora la Mazurka n.1 di Chopin, tratta dall'Op.6, eseguita al piano da Vladimir Ashkenazy.
È il turno dell'"aliena" Valentina Lisitsa nel "Minute Waltz" Op. 64 n.1 sempre di Chopin. Ehm, ma dove diavolo sta il 6? Beh facile, trattasi complessivamente del sesto tra i 19 Valzer composti dal grande compositore polacco.
Che ne dite raddoppiano la dose di Lisitsa? Si può fare. Eccola gestire in maniera impeccabile il complicatissimo Etude-Tableau Op.39 n.6 di Rachmaninoff denominato "Little Red Riding Hood".
Facciamo una capatina nel 1940; in tal anno Glenn Miller registrò il celebre brano Pennsylvania 6-5000.
Un'altra sinfonia n.6 molto bella ma meno conosciuta ai profani di musica classica è la Sinfonia n.6 in Si minore, detta "Patetica", di Tchaikovsky. Proponiamo qui la particolare interpretazione al piano del terzo movimento eseguita da Yeol Eum Son.
Concludiamo con la Romance in A Major di Rachmaninoff suonata da Vladimir Ashkenazy, Vovka Ashkenazy e Dody Ashkenazy, ovvero a 6 mani.
A presto (con le stringhe) e ancora Auguri Tamburo!!!
Stupendo, grazie!
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