lunedì 21 novembre 2011

Infantilmente


Visto il seguimento (riflesso più sui social networks che sui commenti al post stesso)  dimostrato per il  post di ieri, e considerato l'interesse che il mondo infantile e fantastico sta suscitando tra i bloggers, riporto qui alcuni links interessanti, nonché altre filastrocche segnalatemi da amici.

Innanzi tutto il 2º carnevale dei libri di scienza, il cui filo conduttore è il gioco:
http://misterpalomar.blogspot.com/2011/11/carnevale-dei-libri-di-scienza-2-il.html
Vedrete che contiene anche lo stupendo post di Popinga, che merita una citazione tutta per sé:
http://keespopinga.blogspot.com/2011/11/mamma-oca-e-la-scienza-moderna.html

Pubblicata oggi da Emanuela Zerbinatti  la segnalazione di quest'altro libro:
http://arteesalute.blogosfere.it/2011/11/giornata-nazionale-dellalbero-due-fiabe-ecologiche-per-celebrarla.html

E ora l'approfondimento delle filastrocche, da quelle che ieri solo accennavo a quelle che mi son state segnalate.

Lunedì chiusin chiusino
Lunedì chiusin chiusino  
Martedì bucò l'ovino
Spuntò fuori il mercoldì
Pio pio pio fe' il giovedì                                     
Venerdì un bel saltino
Beccò sabato un granino
La domenica mattina
avea già la sua crestina


Pollice dice...
(si recita toccando ad uno ad uno i ditini nominati, scuotendo bene l'ultimo) 
Pollice dice: io ho fame
Indice dice: non c'è pane
Medio dice: come faremo?
Anulare dice: ruberemo!
Mignolino dice: nichi nichi nichi, chi ruba s'impichi! 


Sedia sediola
Sedia sediola        
XXXXX * va alla scuola                                               * nome del bambino con cui si gioca 
va alla scuola col panierino.
Che ci mette nel panierino?
La meluzza e il formaggino,                                          
la meluzza e il formaggino.  




 
(segnalato da Anna Maccagni, in dialetto lombardo):
Trotta, trotta cavallotta...
duma in piassa dal padron.
Diga sì a la sciura Netta 
de rifà ben i let...
L'è rivà un cavalier 
vistì in burghes...

(segnalato da Leopoldo Benacchio, in dialetto veneto):
A storia del sior Intento
che dura poco tempo
che mai no se disbriga,
vuto che te la conto
o vuto che te la diga?
(alla risposta del bambino si ricomincia daccapo)

la versione nostra:
Questa è la novella dello stento
che dura tanto tempo.
Te la devo dire sì o no?

(segnalato da Leopoldo Benacchio):                    
Corri corri cavallino
corri corri in Delfinato
a mangiare il Panpepato
corri corri e torna qui
che c'è il pan di tutti i dì

(il bambino va tenuto sulle ginocchia e fatto saltellare, alla fine si aprono le ginocchia ma sostenendo il piccolo per le mani)





menzione a parte, perché trattasi di ninna nanna:
(segnalato da Leopoldo Benacchio
nana bobo'
nana bobo'
tuti i putini dorme e il mio no

e dormi dormi dormi par un ano
la sanità a to pare e po' el guadagno

e dormi dormi dormi putin de cuna
to mare no a ghe se
se andà a sant'Anna.

to mare no a ghe se se andà a santa Anna
a tiorte l'acua de quela fontana

quela fontana no no la se mia la se dei preti de Santa lusia.

to mare la regina dele stele
topare el conte de la Primavera
 
na na bobo' 

  (post dedicato a Timothy)

Aggiornamento
È giocoforza segnalare anche questa filastrocca, arrivata fresca fresca ora:  
http://www.crescerecreativamente.org/2011/11/classe-quarta-laccento-in-filastrocca.html 



5 commenti:

  1. ma che bellissimo post.
    grazie mille per la dedica da Timothy e dalla sua mamma cioè muà.
    ps la più bella è lunedì chiusin chiusino e oggi è pure lunedì.
    pps voi lo guardate fiorè,vi piace? o lo trovate noioso come dice la guzzanti.
    ops ho divagato e non ho messo le maiuscole.
    un abbraccio e buona serata a tutti.
    valeria aka ruffy

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  2. Ruffy, hai letto il post sulle filastrocche? lì ho scritto quelle che mi piacciono di più. Non ho pensato di dedicarlo a Tim perché volevo invece dedicarlo ai nipoti che non ho avuto :-(
    poi ci ho ripensato...

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  3. ho una versione leggermente diversa della filastrocca delle 5 dita (differenze in grassetto, notare lo spostamento all'indietro):

    Pollice dice: non c'è più pane
    Indice dice: come faremo?
    Medio dice: lo compreremo!
    Anulare dice: ce n'è un pochino...
    Mignolino dice: datelo a me che sono il più piccino!

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  4. Grazie, mbuto, per la collaborazione.
    Effettivamente, a seconda delle zone, ma spesso anche solo delle tradizioni familiari nella stessa zona, questi racconti presentano differenze che possono anche essere notevoli.
    Credo che con le varianti delle filastrocche più famose si possa tranquillamente riempire un libro, non fosse che risulterebbe un po' noioso! ;)

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  5. Bruna stai parlando del lessico familiare (o famigliare). A casa mia erano germogliate alcune parole che si usano ancora oggi dopo trent'anni. Altre invece, se pur promettenti, si sono perse per sempre. Per esempio tra gli amici di mio fratello Carlo (il più piccolo) si usava presentarsi con un fischio, anche per telefono: mia madre era in grado di riconoscere i fischi e salutare il chiamante per nome prima di passare la telefonata.

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