No, niente a che fare con la номенклатура della defunta Unione Sovietica... Lo dico subito ad uso dei tapini che googlando finiscano su questo post, con gran delusione loro.
Il fatto è che da qualche tempo sono abbastanza assente da queste pagine. Lo so, non ve ne eravate neppure accorti, ma vi assicuro che è così. Il mio motivo è lo stesso per cui non vi siete accorti della mia sparizione. Diamine, con il diluvio di stupendi e interessantissimi post che da qualche tempo inonda il Tamburo, io stessa ho preferito rimanere da parte e godermi lo spettacolo. Come si dice “just relax and enjoy!”
Poi magari ho avuto anche qualche attimo di sconforto al pensiero che con tali e tanti collaboratori nel nostro team io ormai risulto un po' superflua, lo stavo dicendo appunto a Juhan tempo fa...
Bah, non pensiamoci.
Perché Juhan si rassicuri e per non lasciar passare ancora molto tempo senza farmi viva, approfittando del fatto che i nostri giovyni in questi giorni sono occupati altrove, oggi vi voglio parlare dei nomi spagnoli, in parte sono coincidenti con quelli italiani, certo, ma alcuni...
Se leggete un romanzo ambientato in Spagna di un autore non spagnolo, sicuramente vi imbatterete in Pilar, Dolores, Mercedes, così come in José, Manuel/Manolo, fors'anche Javier, ma spesso gli scrittori spagnoli attingono per i loro personaggi a un pozzo diverso.
I nomi femminili, come è ovvio in una nazione formalmente molto cattolica (*), sono spesso ispirati al culto della Madonna e alla tradizione masochistica connessa con la visione spagnola della religione, mentre i nomi maschili godono di maggior libertà.
Ecco un esempio di alcuni nomi femminili.
C'è il gruppo del masochismo:
Soledad (Solitudine)
Dolores (Dolori)
Angustias (Angustie)
Olvido (Oblio)
Cruz (Croce)
Martirio
per fortuna bilanciato da attributi positivi:
Pilar vuol dire null'altro che Pilastro, evidentemente attribuito alla figura mariana
Consuelo (consolazione)
Remedios (Rimedi)
Amparo (Protezione)
Caridad (Carità)
Socorro (Soccorso, Aiuto)
Refugio
Paz (Pace)
Luz (Luce)
Felicidad
Fortuna
Piedad (Pietà)
Un altro gruppo fa riferimento a santuari o luoghi sacri
santuario di Montserrat |
Nazaret (anche nome maschile)
Montserrat (santuario)
Lourdes “
Loreto “
Fátima “
Guadalupe “
Rocío (Rugiada) “
Almudena “
Nieves (Nevi) “
Macarena
Loyola
Covadonga (località asturiana, teatro di una battaglia tra Mori e Cristiani)
Poi ci sono nomi come Candela [poiché la candela in spagnolo si chiama vela, probabilmente il nome deriva da Candelaria (Candelora) altro nome molto usato qui in Canarias, essendo la Virgen de Candelaria la patrona dell'archipelago], Dulce {Nombre de María} (Dolce Nome di Maria), Adoración, Natividad, Sagrario, Concepción, Araceli, Milagros (Miracoli), Trinidad o Rosario, che in generale è un nome femminile, non maschile come in Italia, ma può essere usato per entrambi i sessi
Ora sono di moda altri nomi: Noelia, Nuria, Yurena, Yaiza, Ainhoa, Estíbaliz, ecc., ha fatto il suo tempo Soraya, totalmente dimenticati Otilia, Evelia...
Conosco una ragazzina che si chiama María Goretti (detta in famiglia Goretti).
Del resto, esiste il corrispettivo maschile: Vicente Ferrer, nome e cognome di un santo quattrocentesco. È esistito fino a pochi anni fa anche un Vicente Ferrer Moncho (attualmente gli spagnoli usano il cognome del padre seguito da quello della madre), famoso missionario e filantropo gesuita.
Probabilmente il nome glielo diedero approfittando del cognome paterno, ma ci sono anche persone che si chiamano V. F. + i 2 cognomi.
I nomi maschili sono un po' meno fantasiosi, in generale.
Frequentemente sono uguali a quelli italiani: Mario, Alberto, Sergio... A volte differiscono di poco: Carlos, Andreas (Andrea è nome femminile), Darío, Alejandro, Álvaro, Eduardo, Marcos, Pablo...
Alcuni sono ispirati a personaggi biblici:
Aarón (Aronne), Ismael, Adán (Adamo), Joel, Jesús (nome molto diffuso, anche al femminile come María Jesús), Lázaro ecc.
Ma uno che sicuramente nessuno di voi ha mai sentito è Zebenzui (l'accento sulla u): ne ho conosciuti almeno quattro!
(*) dico formalmente, perché in realtà la devozione degli spagnoli assomiglia nei fatti più a pratiche idolatre, con fulcro nella venerazione/adorazione della figura della Madonna, ripresa pari pari dall'antico culto di Venere/Diana/Vesta/Istar ecc. Visitando chiese spagnole, perlomeno qui in Canarias, vi stupirete di vedere statue della Vergine sull'altare maggiore, luogo riservato
altrove al Cristo in croce...
SU Jesus c'era (una volta quando ero giovane) il dubbio dei texani (quelli veri, di lingua inglese e origini per lo più scandinave o dintorni): Se Jesus (pronuncia a piacere) era ebreo perché aveva un nome da portoricano?
RispondiEliminaRosario è uno di quelli che mettono in difficoltà noi italiani mentre fuori capita spesso di non capire il genere, come Claude in Francese, Kyle in inglese.
Ancora: recentemente ho scritto Patty come si usa da noi e sono stato corretto; anche se non ho capito se era un nome normale o no; d appurare.
Quando si tratta di statunitensi non mi stupisco di nulla: mi pare normale che pensino che il nome Jesus sia portoricano... in fondo sono quelli cui devi scrivere sulle confezioni dei cibi che NON vanno usati per metterseli per esempio su per il naso. Se non lo fai ci sarà sempre qualcuno che lo farà, ti denuncerà e otterrà un risarcimento. A volte leggo riviste cosiddette femminili, ce ne sono con la versione inglese e quella statunitense: le pubblicità di farmaci in quelle inglesi è semplice, come in Italia o Spagna, in quelle degli USA sono accompagnate da una pagina scritta fitta fitta con millemila avvertenze. Del resto, basta leggere le istruzioni di montaggio di qualsiasi oggetto... Sì, non ho una grande opinione dell'intelletto dello statunitense medio, poi certo ci sono eccezioni.
EliminaSolo per dire, cara "vecchietta", che ci si accorge eccome quando manchi di scrivere, così come per l'altro vecchietto Juhan. Non contate troppo sui ciofani che quelli c'han cose da fare; voi invece siete una certezza e se quello che scrivete non fosse interessante e/o divertente il Tamburo non esisterebbe. Quindi vabbè un po' di riposo, ma poi via, su su al lavoro. Sperando che dietro vi vengano anche gli altri collaboratori.
RispondiEliminaAhemmm!!!?
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