mercoledì 14 gennaio 2015

Smartphonisti tocca a voi: aiuto!!!


Lo sapete che io sono vecchio, anz'ntiquato. Mi muovo raramente da casa e non sono aggiornato. Non ho nemmeno lo smart-coso, quello che una volta si chiamava cellulare o telefonino.
Ma parlandone con altri, giovani, che vivono nel presente (siamo nel secolo del Pipistrello della Frutta, come si ricorda Terry Pratchett) sono saltate fuori questioni relative all'uso del web su quegli aggeggi. Ultimo e decisivo un colloquio con Dario su Facebook che mi ha indotto a provare a occuparmi della cosa. Con l'aiuto determinante di Alberto (dovrebbe pubblicare qualcosa anche lui, segnalerò) ho prodotto un post, sull'altro log, quello noioso. Trovate tutto qui: Lo smartphone può sostituire il computer?

Siccome lo so che voi tutti sapete senz'altro più di me (yep! sono incoscente) siete invitati a leggere e commentare. Valgono anche le pernacchie, l'ironia, la steelia, whatever.

3 commenti:

  1. Qui posso commentare.
    Stando fuori di casa almeno metà giornata al giorno, il furbofono mi è essenziale per non sentirmi mai solo.
    Mi è del tutto essenziale anche perché passo metà della mia giornata con persone che non mi piacciono per niente.
    Ma grazie al furbofono, sono sempre collegato con i miei nakama. :)
    E la giornata passa che è un piacere, anche qui all'inferno.

    Mi importa poco il confronto tra schermo di PC e furbofono. Secondo me hai azzeccato la cosa del tutto meno rilevante.

    L'importante è essere sempre collegati al meglio delle possibilità che offre oggi la tecnologia.

    Ciao.

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  2. Anch'io da meno di un anno ho uno smartphone (niente di speciale, soprattutto economico!) perché ne ho sentito la necessità: passo -sempre meno ma ogni tanto capita- ore d'attesa per visite mediche mie o di mio marito, c'è santa Domenica Quiz, d'accordo, ma per variare... Poi fino a pochi mesi fa non avevamo il contratto per internet nella casa di campagna, e a volte si sentiva la mancanza di un collegamento... Ma il motivo principale penso che siano i viaggi, sia pur brevi, che facciamo: non ci piace l'idea di portarci in viaggio il netbook, oltre al fastidio del peso c'è la possibilità che qualche "amante dell'altrui" (traduzione letterale dallo spagnolo) se lo porti via, mentre un telefono tutto sommato te lo puoi portar dietro dappertutto, in borsa o in tasca, anche al ristorante o in piscina... Certo non ci si deve aspettare di poter fare tutto-tutto quello che si fa con un computer, ma in situazioni d'emergenza va bene. Ottimo poi per gli SMS con cui comunico in genere con i figli.

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  3. Magari prima o poi mi capiterà di usarequesta interessante possibilità!

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