L'orto può anche essere piccolo, proprio un fazzolettino di terra, ma quanto piacere dà!
Consiglio di riservare un angolino per il compost, fatto sistemando dentro a un bidone di plastica bucherellato su tutti i lati bucce e scarti di verdure tritati, alternati a sottili strati di terriccio, fondi di caffè e cartoncino grezzo tritato (sapete, il “cuore” dei rotoli di carta igienica o carta da cucina).
Non dimenticate di piantare salvia e rosmarino, così utili in cucina, ma anche insalate varie, altre erbe aromatiche, due-tre piante di carciofo, qualche tipo di cavolo o affini, magari un alberello di limone (se vivete in zona fredda, tassativamente in vaso, per poterlo riparare in zona temperata o ricoprirlo contro il freddo durante l'inverno).
Ma per chi non ha neppure quel ritaglio di terra, c'è la possibilità di avere un miniorto sul balcone. Ci sono anzi alcune piante che potete coltivare addirittura in casa: sono le erbe aromatiche, che in genere vivono bene in un vasetto. Ma sul balcone potete comunque organizzare un vero piccolo orto, compatibilmente con lo spazio che avete: pomodori, peperoni... anche qui un alberello di limone in vaso... e poi erbe a volontà. Fa freddo d'inverno sul vostro balcone? potete creare una piccola serra … sotto il tavolo da esterno! Ricopritelo fino a terra con un telo di plastica trasparente, sistematevi sotto qualche assicella di legno su cui appoggerete i sottovasi e i vasi, per evitare il freddo alle radici. Sopra al tavolo potete disporre i vasi di gerani o altre piante meno freddolose, serviranno a mantenere al suo posto la plastica e al tempo stesso potrete allontanare le piante dal freddo del pavimento.
Perché ho suggerito di piantare
carciofi nell'orto?
Perché se li comprate nel negozio quasi sicuramente ve li daranno senza le foglie. È appunto nelle foglie (amarissime!) che oltre a vari sali minerali benefici è contenuta la cinarina, acido fenolico dalla formula C25H24O12, che ha la proprietà di abbassare il livello di colesterolo nel sangue e di stimolare la produzione di bile. Il famoso liquore “contro il logorio della vita moderna” si fa appunto con le foglie del carciofo. Anche in casa se ne può preparare una “tintura” tenendole per qualche tempo in alcool da liquori perché se ne estragga la cinarina. Una volta filtrato e allungato con sciroppo può essere un utile digestivo casalingo.
Altre piante che non possono mancare sono
rosmarino e salvia.
Il primo, dalle proprietà carminative e antisettiche, è caratterizzato dai suoi aromi della famiglia dei terpeni, tra cui l'eucaliptolo C10H18O.
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beta-tujone |
La salvia, oltre all'uso culinario, ha molte proprietà benefiche (per esempio è molto utile in menopausa per le sue proprietà estrogeniche)
purché si usi nelle dosi moderate della nostra cucina e
mai durante la gravidanza e l'allattamento: nel primo caso perché può avere anche un risultato abortivo, nel secondo caso perché ha effetto lattofugo (diminuisce la quantità di latte secreto). In alta dose può essere tossica per il suo contenuto del chetone dall'odore di mentolo
tujone o
absintolo C10H16O (già, proprio la componente tossica dell'assenzio).
Quello che invece non deve mancare durante la gravidanza, per lo meno nel primo trimestre ma anche nel mese precedente alla fecondazione, è l'acido folico o vitamina B9 dalla formula C19H19N7O6, che previene le malformazioni neurali fetali e il rischio di autismo nel nascituro. Oltre a trovarsi in vari cibi quali fegato, tuorlo d'uovo e lievito di birra, è presente in gran quantità (relativa, s'intende, si tratta pur sempre di milligrammi o frazioni!) nelle verdure a foglia larga, soprattutto lattuga, bietola, spinaci: da qui il suo nome.
Verdure a foglia larga, dicevamo. Gli spinaci (che non hanno tutto il contenuto in Ferro promesso, per lo meno non in forma utilizzabile dal corpo umano, con buona pace di Popeye) contengono sì il sudddeto acido folico, però anche nitrati che poi vengono elaborati dalla digestione in nitriti, cancerogeni), nonché ossalati (contenuti anche in bietole, sedano e fagioli) che inibiscono l'assorbimento del Calcio formando ossalato di Ca, insolubile.
Ma il vero re dell'orto è il pomodoro. Non è pensabile la nostra “dieta mediterranea” senza di esso, vero? Bene, non solo lo potete coltivare nell'orto ma anche su un balcone, in vaso. Oltre al suo contenuto di vitamine (A, B1, C, K) contiene licopene, carotenoide con proprietà antiossidanti.
Il rovescio della medaglia: come tutte le solanacee contiene anche alcaloidi, soprattutto i glicoalcaloidi come la tomatina,poco tossica, ma anche solanina (non vi spaventate, anche un pochino di atropina!)
Quantità non pericolose di solanina, data anche la necessità di “spurgarne” l'acqua amara prima della cottura, si ritrovano in un altro protagonista dell'orto, la melanzana, anch'essa una solanacea mentre nella patata (in genere non si coltiva nell'orto, ma nel più ampio spazio di un campo) sicuramente il contenuto di solanina può essere più pericoloso. Ma niente paura, basta sbucciarla con generosità, togliendo tutte le parti un po' verdi o rovinate e i germogli (il tossico si concentra maggiormente nella buccia, e non viene disattivato dalla cottura...).
Anche il peperone è una solanacea, se si consuma maturo il contenuto di alcaloidi è accettabile.
La solanina è un tossico gastrointestinale e neurologico, ma occorrerebbe mangiare una quantità spropositata di ortaggi per avere danni, purché non si mangino le foglie, più ricche di questo veleno.
Vi ho spaventati? Niente paura, è vero che della famiglia delle Solanacee fanno parte anche il tabacco e la belladonna , però contengono altri alcaloidi, tossici anche a dosi minime.
Altre protagoniste del nostro orto sono le Brassicacee (Crucifere) : cavoli di vari tipi, broccoli, cimerape, rape...
Sono ottime per la salute, oltre a vitamine fra cui spicca la vitamina C contengono composti fenolici che pare abbiano effetto preventivo sul cancro, per esempio l'indolo-3-carbinolo. Il sapore un po' forte, per esempio nei broccoli freschi o nelle rape, è dovuto al sulforafano dalle proprietà antiossidanti (presente, ovvio, anche nel rafano).
Le stesse proprietà benefiche di prevenzione del cancro l'hanno gli isotiocianati: come suggerisce il nome contengono zolfo, che è poi il responsabile dell'odore sgradevole che emanano nel cuocere.
I flavonoidi proteggono dalle malattie cardiovascolari.
Carote, cipolle, aglio... tutti possono far parte del nostro orticello familiare, tutti gli ortaggi hanno propietà benefiche per i loro contenuti in vitamine, sali minerali, enzimi.
Come si è visto però molti ortaggi contengono in maggiore o minore misura qualche principio poco salutare quando non potenzialmente dannoso.
Il segreto consiste nel cibarsi in modo molto variato senza eccessi di una componente a scapito di un'altra, in modo da sfruttare i composti utili e minimizzare il consumo di fitotossine.
E ora, forza, a zappare!
Ma veniamo al Carnevale.
Innanzi tutto voglio ringraziare l'appoggio morale del nostro fondatore Juhan e di tutto il team, nonché l'apporto fattivo di alcuni membri: M.F. Barozzi, in arte Popinga, ha suggerito il divertente filmato qui sopra, mentre Leonardo Petrillo contribuisce a questa presentazione con il filmato che chiude il post, oltre a partecipare entrambi a questo Carnevale con i propri blog personali, come si vedrà.
Eccoci quindi arrivati a sfornare questo Carnevale della Chimica che penso sarà di vostro gradimento a causa dei numerosi e stupendi post pervenuti dai blogger più prestigiosi della blogosfera!
Li presento secondo l'ordine di arrivo della loro adesione.
Per Chimicare (associazione culturale, cofondatrice di questo Carnevale insieme a Gravità Zero) partecipano 3 autori:
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rizomi e polvere di curcuma |
Nicole Ticchi, chimica farmaceutica, con il post Spezie e verdure dai forti sapori: una descrizione molecolare di salubri virtù che ci svela i segreti della curcuma e lo zafferano e dei gustosi broccoli, chiudendo poi con una sfiziosa ricetta, da provare!
Salvatore Caiazzo, microbiologo, per mezzo del post Le piante e il sale: la natura del problema, le strategie di difesa, le tattiche di resistenza ci parla dei possibili problemi delle piante a causa del contenuto in sali che possono avere i terreni. “Ogni anno, a causa della salinità dovuta all’irrigazione vengono abbandonati 10 milioni di ettari di terreni irrigati.” Una visione inquietante per il futuro. (ricordate Attila?)
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erbe dal Teide |
Franco Di Chimicare offre il corposo Da cosa è fatto il terreno? che ho trovato particolarmente interessante: sapete, durante le passeggiate sul vulcano Teide ho sempre osservato come la lava solidificata (diversa a seconda delle sue componenti) con i secoli, i millenni, è passata a vari stadi di sgretolatura, fino ad arrivare a microgranuli, tali da poter essere colonizzati dalle piante: dapprima piccole come quelle qui a destra
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retama del Teide |
poi queste, nella foto a sinistra,
fino alla comparsa dei grandi alberi (pino canario ecc.). Tuttora questo processo è attivo e distinguibile: tuttora le rocce, per il gelo notturno alternato al calore diurno, si fessurano per poi sgretolarsi, vi sono zone ricoperte solo pochi secoli fa da nuove colate dove l'arrivo dei radi pini è piuttosto recente, altre dove il bosco è già fitto.
PaoloAlbert, con il suo blog Chimica Sperimentale, ci offre il post Estrazione della cuminaldeide, tutto incentrato sul principio aromatico contenuto nel cumino (una Apiacea, parente insomma del comune sedano), i cui semi sono molto usati in cucina (per esempio, polverizzati come componente del curry, interi come condimento di vari piatti di carne...) nonché per la preparazione del liquore Kümmel, ora un po' fuori moda.
Leonardo Petrillo (altro membro del team del Tamburo) dal suo blog Scienza e Musica ci invita spiritosamente a una spaghettata “aglio, olio e peperoncino”!
Infatti partecipa con il post L'aglio: lo scacciavampiri, in cui ci parla appunto dei composti che lo caratterizzano, le sue proprietà benefiche (per esempio sul colestero “cattivo”), la sua presenza in letteratura, senza dimenticare un excursus storico, e ci dà anche una ricetta. L'aglio è come il gatto, c'è chi lo odia e chi lo adora, non c'è via di mezzo! (io adoro entrambi).
Dal blog Knedliky Palmiro Zavorka, dottore in Patologia Cellulare e Molecolare ci offre il post Resveratrolo “Un consumo constante di vino, come in Francia o in Italia, è stato collegato ai benefici sul sistema cardiovascolare (e sulle arterie coronarie), e a un invecchiamento lento e in salute.” Inoltre pare che il suo potere antiossidante possa aiutare a prevenire il cancro, bilanciando così l'effetto contrario dato dall'alcool. Lo troviamo soprattutto nel vino rosso, poiché è contenuto nella buccia degli acini d'uva: per la preparazione del vino bianco la spremitura e conseguente allontanamento delle bucce viene fatta in fase precoce, mentre la preparazione del vino rosso ne richiede un prolungato soggiorno nel mosto, cui cedono il colore.
Dal blog Scientificando la ultrafamosa Annarita Ruberto (che potrei chiamare poliblogger, oltre a questo tiene il blog Matematic@Mente ed altri, e perfino fa parte del team del Tamburo!) ci offre il post Il Prezzemolo: Chimica, Virtù, Curiosità, molto chiaro ed esauriente come è suo solito. Nel suo piccolo, il prezzemolo è una bomba di vitamine e minerali!
Abbiamo poi Tania Tanfoglio, dal suo blog Science for passion che con il post La forma degli ortaggi e le loro caratteristiche nutrizionali ci presenta una gran varietà di verdure: a bulbo, a fiore, a foglia, a frutto, a fusto, a radice, a seme e a tubero. Un'incredibile varietà di forme che ci permette di fare il pieno di vitamine, minerali, antiossidanti e diverse altre sostanze benefiche. Insomma un vero “minestrone” virtuale, a completamento della sua esauriente serie di post sui colori dei vegetali che certo ricorderete, offerta in occasione del 16º Carnevale ospitato da Annarita.
Paolo Pascucci, assiduo frequentatore del Carnevale della Chimica che ha ospitato ben tre volte nel suo blog Questione della decisione, ci offre il post dal titolo L'idroponica, la coltivazione fuori suolo: un'infografica. L'idroponica è sempre protagonista nascosta in molti libri, film o serie di fantascienza: è in genere sottinteso, a volte espresso a chiare lettere, che la coltivazione delle piante necessarie al nutrimento degli astronauti nei lunghi viaggi (ricordate Spazio 1999 o Star Trek?) venga realizzata con questo metodo, che però da vari anni è anche utilizzato in agricoltura e perfino... in salotto, per le piante ornamentali, con il vantaggio del risparmio di acqua, insetticidi nonché erbicidi, superflui in quel contesto.
Il secondo post di Paolo La fotosintesi: due animazioni interattive riguarda appunto la fotosintesi clorofilliana, quel prodigio chimico che trasforma l'anidride carbonica e l'acqua, con l'aiuto dei minerali presenti nel terreno, in sostanze nutritive dapprima per le piante stesse … e successivamente per chi le mangia! Con in più il bonus del “sottoprodotto” di ossigeno!
Luigina Pugno, Psicoterapeuta cognitivista e giornalista scientifica, dal blog Risparmiare, fare, guadagnare ci offre il post, che molti troveranno utilissimo (io per prima!), Compostiera fai da te: chimica e autocostruzione. È un ottimo complemento al post di Franco di Chimicare, non trovate?
Margherita Spanedda, ben nota nel mondo del Carnevale della Chimica (ne ha anche ospitato uno nel suo blog Unpodichimica) tra aneddoti e poesie (sic!)
ci parla con il post Del cavolo della famiglia della Brassica oleracea, disprezzata da alcuni per il suo sapore ma ancor più per l'odore, ma così benefica per la salute!
Marco Capponi titolare del blog
Marco Capponi's blog ci ha inviato ben tre post: i primi due
Diamo (un) calcio al pomodoro... e
Il solfato ammonico ci parlano di fertilizzanti, indispensabili per ottenere ortaggi di buona qualità, con tutti i componenti chimici che comunemente ci aspettiamo di trovare, mentre
Insetticidi e repellenti ci descrive i metodi di difesa da alcuni dei nemici delle piante (e anche nostri!).
Anche questo blog ospitante partecipa al Carnevale.
Il nostro Archibald Pratchett (non chiamatelo Archie!) partecipa con il succinto post Cenere (conciso anche nel titolo!) che parla di un antico ma sempre valido alleato dell'uomo nella coltivazione dell'orto.
Naturalmente Ponder Stibbons non voleva essere da meno (c'è sempre una certa rivalità tra i due) e ha pubblicato I chimici e l'orto del Mondo Disco in cui ci parla non già di Chimica ma dell'Alchimia del Mondo Disco (dite che è fuori tema? Figuriamoci, il Mondo Disco è sempre di casa, siamo o non siamo Al Tamburo Riparato?)
Per finire, io stessa laperfidanera partecipo col post ...di vita vissuta ;-) La vigna ed io. Sì, d'accordo, una vigna non è un orto, l'uva da vino richiede un terreno abbastanza esteso, ma una singola vite d'uva da tavola si può coltivare anche in un orto. Ricordo l'uva "pizzutella" nell'orto-giardino di una prozia...
Ma come tutti sanno che il Concerto di Capodanno da Vienna non è terminato realmente finché non si arriva ai bis con il gran finale della Marcia di Radetsky, così tutti voi vi aspettate sicuramente una sezione dedicata ai post “fuori tema” o in gergo OT. Eccoveli qui!
Juhan, dal Tamburo Riparato, offre Un chimico, sentito omaggio al grande Primo Levi da parte di un suo conterraneo e ammiratore.
Spero di avervi divertito, e vi invito a presentare la candidatura del vostro blog per ospitare il Carnevale della Chimica nº 26, scrivendo a franco.chimicare at carnevaledellachimica.org
(forza, candidate il vostro blog, se ce l'ho fatta io...)