martedì 21 maggio 2013

Il salone III - in giro per gli stand

 Credo che questa sia la penultima puntata sul Salun, per quest'anno. Nella prossima una grande sorpresa, questa invece, beh, il solito.

Intanto una cosa che ha già detto Enrico nel suo blog: noi non più giovincelli ci siamo trovati circondati da giovanissimi, tanti giovani, forse la situassiun non è così brutta come verrebbe da pensare. Capace che non guardano la tele quando c'è roba tipo:
- Doppio errore per Pierfilippo! Pierfilippo punta il dito!
- Punto il dito contro 5 la Liguria.
- Sentiamo cosa dice il dottore.
- Il dottore dice cinquantamila.
- Ringrazio il dottore ma vado avanti.
OK, si può girare su RaiNews24 dove ci sono Vania e Papafrancesco.

Oppure, appunto, fare altro, come andare al Salone del Libro.
Noi senior ci trattano bene, per dire io da Einaudi ho contrattato l'acquisto di un libro vincolandolo all'omaggio della borsa. Mi è stato detto che la stessa era per due libri e mentre pensavo a un secondo mi hanno dato una borsa in tela, bellissimissima. Io puntavo solo a quella di carta.

Oppure da Carocci. Lì ero alla ricerca del Finkelstein, quello della Bibbia (a proposito presto altri post) e ci siamo messi a cercarlo, io e due carroccesse.
Carocci mi è simpatico:
Nata nel 1980, la Carocci editore pubblica 400 novità circa l'anno e 16 riviste in numerosi campi disciplinari. La sua produzione si rivolge principalmente al mondo degli studi, ma offre anche volumi di saggistica per il lettore generale.
I suoi libri sono spesso tutti uguali da fuori, si vede che conta come sono fatti dentro. Quello che cercavamo poi si è scoperto che è in ristampa, ma l'incontro è stato davvero piacevole.
Una cosa che vale anche per gli altri: non è la solita fiera con standisti presi per l'occasione; sono loro, quelli del mestiere, se gli chiedi qualcosa sanno cosa rispondere. A volte trovi anche i titolari.
Il guaio è che c'è troppa roba e in certi stand o vai mirato o ti perdi, Il Mulino, Laterza, Bollati-Boringhieri, Adelphi, solo per citarne qualche nome.


Poi ci sono le cose mancate: da Codice (quelli di Charles) doveva esserci Beatrice (ne parlo tra poco) e da Spkferl Sperling & Kupfer doveva esserci Mariano Tomatis che presentava il suo ultimo libro ma non era ancora arrivato. Mi firmerà il prossimo.

Alle tre del pomeriggio ci sarebbe stato Umberto Eco, nell'auditorium ma resistere fino a quell'ora... perso.
Pare che in quelle stesse ore ci fosse Gianluigi Filippelli, a saperlo un saluto veloce era d'obbligo. Domenica è giunto anche Beppe Beppetti, chissà se torna l'anno prossimo.

Alla sera c'è stata una conferenza degli amici del CICAP:


Andrea Ferrero, Beatrice Mautino e Massimo Polidoro. Sigh!

E domani (forse) una sorpresa sorprendete. Nonché, più in là, ci vuol tempo per certe cose, una recenssiun ancora più sorprendevolmente sorprendosa. Promesso.

Resto in attesa di altre cose come questa, anche diversamente simili: io qui in fondo alla West Padagna mi deprimo.

1 commento:

  1. Concordo assieme a Darwin e condivido. E il prossimo anno cerchiamo di organizzare un nostro meeting...

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