lunedì 19 marzo 2012

Tris di bolle - 2

Ecco, lo sapevo che prima o poi sarebbe capitato. In realtà lo faccio spesso ma oggi esagero. E se ne accorgeranno tutti. Dai confesso preventivamente, però voi siate buoni e comprensivi. Anche perché la cosa mi piace davvero e avrei voluto farlo come lavoro.

OK, voglio parlare di una cosa che non conosco. Ma che mi piace. Certo che nel web c'è chi sarebbe molto più adatto di me e magari l'ha anche fatto, controllate Marco, Peppe, Amedeo, {Gian + Luigi}, Rob, Phil et al. (bisogna sempre finire con et al. perché lo fanno tutti e poi magari sto davvero dimenticando qualcuno).
Ma poi tornate, dai!




Di nuovo qui? OK, allora la camera a bolle, secondo me.
Quando ero piccolo non l'avevo capito bene, sono lento di comprendonio, si sa, ma per via della scuola alla fine vieni a sapere che non sempre le cose sono come sembrano. In particolare mi ricordo un film (allora non c'erano i video e tutti gli strumenti multimediali cui siamo abituati adesso) in cui si descriveva la struttura dell'atomo. Che è tutto vuoto! Si vedeva la camera che inizialmente riprendeva il nucleo si allontanava (per i saputi: un carrello) e si allontanava per andare a riprendere la nuvola degli elettroni. A dirla tutta non ricordo se usava ancora il modello planetario o no, ma sono OT.
Quasi tutto vuoto, praticamente tutto vuoto, solo vuoto. E il tavolo su cui c'è il mio 'puter allora? e i tasti che premo per  scrivere li sento duri e i diti (OK i due diti che uso) non entrano nei tasti pur essendo dito e tasto quasi tutti vuoti?

È il caso di indagare, anzi si deve, si chiama fisica e fa parte del programma scolastico. E ce n'è di cose che mai mi sarei immaginato! E più ci si allontana dalle dimensioni cui siamo abituati più appare evidente.
E i fisici sono estremisti in questo campo. Di solito sul piccolissimissimo, con l'eccezione di astronomi e affini che invece vanno sul grandissimissimo (quant'è grande una galassia? e l'universo?).
Capita che per indagare sul piccolissimo (i componenti ultimi costituenti la materia) si usano macchine grandissime, pensate a LHC.

Io sono coetaneo di una di queste macchine, ancora di dimensioni normali, la camera a bolle.


OK, quasi normali, ecco qua. Come al solito l'idea che c'è sotto è semplice e geniale. È davvero un peccato che siano già tutte pensate e realizzate! chiaramente c'è un complotto contro di me!

Comunque è una sfera riempita di liquido surriscaldato oltre il punto di ebollizione (basta riscaldare con mooolta cura, senza scuotere). Una particella carica passante provoca piccole (per noi, ma visibili) perturbazioni, creando bolle che ne rivelano la traiettoria.

E qui viene il bello, anche per noi che fisici non siamo: ecco qualche immagine


Stupenda, un antiprotone (\bar{\mathrm{p}} in basso) si scontra con un protone in quiete e produce uno sciame di pioni π. presa da qui.


vero che è bella? Da qui.


OK, vi è venuta voglia di fare i fisici vero? Vi capisco! Se invece vi è venuto sonno colpa mia che devo imparare a raccontare; ma ci sto lavorando :P

Con la fisica ti puoi occupare di quello che vuoi, anche delle stringhe (Cuerda) per dire.


Questo post partecipa, insieme ai suoi fratelli Tris di bolle - 1 e Tris di bolle - e 3
al 29º Carnevale della Fisica ospitato da Marco Casolino

2 commenti:

  1. Io con queste cose scervellotiche ho un po' di difficoltà, però sono interessanti.
    Magari è una leggenda metropolitana inventata per gli 'gnuranti come me, ma ricordo di aver sentito o letto da qualche parte che se fosse possibile comprimere l'atomo, tutta l'umanità starebbe in un chicco di riso. Possibile?

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    1. le stelle di neutroni e i buchi neri. Ci vorrebbe davvero qualcuno di quelli citati all'inizio. Ma forse prossimamente... (almeno un link)

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