#30 Carnevale della Chimica: "Parlar di Chimica fuori porta"
[...] Come in numerosi altri contesti della vita civile, economica e non per ultimo scientifica, l’Italia sembra caratterizzarsi da professionalità di eccezionale capacità e rilievo, penalizzate dall’assenza o dall’inadeguatezza di un’organizzazione in grado di valorizzarli e di fare insieme ad essi “sistema”. Mentre per la propria carriera lavorativa primaria assistiamo sempre più alla cosiddetta fuga di cervelli all’estero, per l’ambito della divulgazione scientifica, svolta per lo più come attività accessoria o secondaria, talvolta al limite della passione hobbistica, si assiste invece ad un fenomeno diverso: quello della parcellizzazione individualistica, della polverizzazione dell’offerta. Accanto a giornalisti e comunicatori scientifici altamente strutturati, idonei alle più istituzionali funzioni della comunicazione, ad esempio a servizio degli Enti Pubblici, assistiamo infatti al proliferare di freelance dell’informazione e dell’opinione scientifica, tanto che al destinatario finale della comunicazione risulta spesso difficile distinguere e valorizzare autorevolezza, affidabilità e credibilità. [...]Requiem per una formula. Dramma in sei atti con sei personaggi
[...] La matematica è dappertutto, e le parole sono magiche. Si corre il rischio di apparire retorici, ma ogni tanto fa bene riscoprire l’ingenuità e il senso di meraviglia proprio dei bambini. Gran parte del mondo è leggibile attraverso la matematica, e le storie di cui il mondo è pieno e che muovono tanta parte delle nostre emozioni sono fatte solo di parole. E, sorpresa delle sorprese, matematica e parole hanno in comune anche un’altra duplice apparente contraddizione: entrambe sono proprie dell’Uomo, almeno su questo piccolo pianeta, ma entrambe trascendono la mera umanità: si può dubitare di tutto, ma è davvero difficile immaginare una qualsiasi civiltà, umana o meno, terrestre o meno, che possa fare a meno delle parole per raccontarsi, e della matematica per capirsi. Le piccole storie che aprono da qualche tempo il nostro giornalino fanno sempre uso di questi due semplici assunti: la matematica (e i matematici) sono dappertutto, e basta cominciare a raccontare una storia qualsiasi, un aspetto qualsiasi di noi stessi per finire con lo scoprire un legame, una via diretta alla matematica e alla storia della matematica. [...]La congettura di Goldbach
[...] Che strana idea sommare dei numeri primi! Eppure è ciò che ha fatto un tale Goldbach più di 250 anni fa…In questo articolo esploreremo una delle più famose congetture matematiche. Tale congettura è stata formulata nel 1742 dal matematico tedesco Christian Goldbach in una lettera (riprodotta qui a fianco) indirizzata al matematico svizzero Leonhard Euler. Si tratta di uno dei più antichi problemi matematici a oggi irrisolti. La congettura di Goldbach riguarda i numeri primi. Piuttosto che enunciarla immediatamente, inizieremo con l’introdurre l’insieme dei numeri primi, dare la sua proprietà fondamentale e vedere le ragioni che possono portare a enunciare la congettura di Goldbach. In tutto l’articolo, si prenderanno in considerazione numeri interi maggiori o uguali a 1, vale a dire i numeri 1, 2, 3, .... Inoltre, quando diremo che un numero è maggiore di un altro, tale affermazione è da prendere in senso ampio, vale a dire che questi numeri possono eventualmente essere maggiori o uguali. [...]
Legami molecolari: il paese delle meraviglie alla nanoscala
[...] Se l’immaginario Paese delle meraviglie dell’Alice di Carroll è raggiungibile attraverso lo specchio, quello materiale delle molecole e dei legami molecolari si trova nel mondo alla nanoscala. Non vi è traccia alcuna di vaneggiamento nella mia affermazione, come potreste essere indotti a pensare!Il 14 settembre 2012, è stato pubblicato su Science lo studio “Bond-Order Discrimination by Atomic Force Microscopy" ( doi/10.1126/science.1225621), condotto dal team di ricerca IBM, composto dagli scienziati: L. Gross, F. Mohn, N. Moll, B. Schuler, A. Criado, E. Guitian, D. Pena, A. Gourdon and G. Meyer.
I ricercatori sono riusciti a individuare l’ordine di legame e la lunghezza dei legami all’interno delle molecole, con una tecnica nota come microscopia a forza atomica in assenza di contatto (AFM, Atomic Force Microscope ). In sintesi, gli scienziati del team IBM sono riusciti a distinguere, per la prima volta, i singoli legami chimici molecolari. Tale tecnica si prospetta interessante ed utile in quanto potrebbe essere applicata ai futuri dispositivi a base di grafene, che sono attualmente studiati in ambito industriale ed accademico per le applicazioni a banda larga, tra cui la comunicazione wireless e i display elettronici. [...]
Fisicast: appuntamenti radiofonici con la Scienza
[...] FISICAST è un podcast pensato per tutti coloro che vogliano capire meglio il mondo che li circonda. La spiegazione dei concetti generali si alterna a quella delle tecnologie più moderne, con un’esposizione semplice che tiene sempre in mente le leggi fondamentali della fisica. L’assoluto rigore in ogni affermazione non è né nello scopo, né nelle potenzialità di questo strumento di divulgazione.Le nostre puntate si possono infine anche utilizzare come spunti per approfondimenti nell’insegnamento della fisica, in particolare nei casi in cui l’uso della matematica non puo’ che essere molto limitato. [...]
PS:
Siamo arrivati ormai al settimo appuntamento con "Cose (di Scienza) dal Web" è forse è il caso che io provi a spiegare il perché di queste segnalazioni (un po' in ritardo direte voi):
- Sono cose che leggo, che mi piacciono e che voglio condividere con i lettori del Tamburo
- Non c'è assolutamente nessuna pretesa di voler segnalare "il meglio", ma solo quello che mi ha lasciato qualcosa: soggettività alla massima potenza
- Sono un invito alla lettura e magari anche all'inizio di un eventuale dialogo o discussione
- Sono in ristrettissima parte (per mancanza di tempo e competenza da parte mia) la prova che si può fare buona divulgazione scientifica anche sul Web e soprattutto sui blog
- Sono il mio miserissimo ringraziamento verso coloro che si fanno il mazzo per scrivere articoli che richiedono, oltre alla competenza, il tempo (tanto tempo), il rispetto e la dedizione verso il lettore che di Scienza vuol sapere, lettore che, purtroppo, non sempre si rende conto di quanta passione e fatica ci voglia per fare buona divulgazione scientifica.
Bravo Marco!
RispondiEliminaGrasssie cara, ma i bravi sono loro, i blogger.
EliminaPS:
per chi non se ne fosse accorto, la seconda segnalazione è anche il "benvenuto" personale che DB dà ai Rudi Matematici che sbarcano per la prima volta su “Le Scienze” e QUESTO il loro primo articolo (08/05/2008). Un pezzo di storia di "Le Scienze".
Della passione di Dario per la matematica già sapevo, ho anche il suo libro "I giochi matematici di Fra' Luca Pacioli", mentre stranamente non ho ancora alcuno dei suoi libri sulla Scienza in Cucina, forse perché leggo l'omonimo blog, da anni (e ho letto parecchio degli arretrati, l'ho scoperto solo nel gennaio del 2009...).
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