Ricordate il gruppo di opinione Dibattito Scienza, di cui faccio parte insieme ad alcuni autori di questo blog? sì quello delle domande rivolte ai candidati alle elezioni, a proposito del loro programma per quel che concerne le Scienze...
Ecco, in vista della paventata approvazione (tra l'altro contraria alla normativa UE) del bando alla coltivazione di varietà OGM sul suolo italiano, il gruppo ha elaborato una lettera, che ha fatto recapitare ad alcuni deputati con un minimo di conoscenze scientifiche, spiegando il perché e il percome tale approvazione sarebbe sbagliata se non disastrosa.
In calce riporto la lettera nella stesura definitiva, qui la mozione che verrà discussa e votata oggi in Parlamento.
Per motivi di brevità (una lettera troppo lunga e circostanziata avrebbe avuto poche probabilità di essere letta compiutamente e compresa) si sono tagliati alcuni passi della stessa o i suggerimenti di inclusione da parte di alcuni membri del gruppo.
Onorevole Parlamentare
Il gruppo “Dibattito Scienza” è formato da
oltre duemila persone accomunate dall’interesse per la scienza, che
si sono poste l’obiettivo di promuovere il dialogo tra il mondo
scientifico e la classe politica italiana. Crediamo infatti che un
buon governo debba trovare le proprie linee guida anche
nell’approccio razionale che contraddistingue il metodo
scientifico.
Siamo a conoscenza del fatto che in queste ore il
Parlamento sta discutendo una mozione concernente “iniziative in
merito alla diffusione in agricoltura di organismi geneticamente
modificati, con particolare riferimento all’esercizio della
clausola di salvaguardia”. Con la presente lettera, il nostro
gruppo vuole esprimere il proprio dissenso in merito ai contenuti
della mozione suddetta.
A lasciarci perplessi è innanzitutto la richiesta
di adottare la clausola di salvaguardia per una coltura geneticamente
modificata già approvata dall’Unione Europea. Una coltura OGM,
prima di essere autorizzata dall’UE, subisce un lungo e severo
processo di valutazione che ne certifica la sicurezza per l’ambiente
e per la salute umana. L’adozione della clausola di salvaguardia
diventa possibile solo quando vi siano “nuove o ulteriori
informazioni divenute disponibili dopo la data dell’autorizzazione
e che riguardino la valutazione di rischi ambientali o una nuova
valutazione delle informazioni esistenti basata su nuove o
supplementari conoscenze scientifiche” (dir. 2001/18/CE, Art.
23). Allo stato attuale delle conoscenze scientifiche, tuttavia,
riteniamo un simile provvedimento ingiustificato e guidato più da
idee preconcette che non dai fatti. Lo studio di Séralini et al. a
cui si fa riferimento nella mozione, oltre a essere stato duramente
criticato dalla comunità scientifica per gravi debolezze
metodologiche, è già stato esaminato dall’EFSA (European Food
Safety Authority), che ha espresso il seguente parere: “Gravi
vizi di progettazione e metodologia nello studio di Séralini et al.
comportano che esso non soddisfi standard scientifici accettabili e
che non ci sia necessità di riesaminare le precedenti valutazioni
sulla sicurezza del mais geneticamente modificato NK603″.
L’avversione ideologica nei confronti di questa
tecnologia è stata confermata dal ministro Nunzia De Girolamo, che
ha annunciato di voler lavorare a un decreto volto a rendere
illegale, su tutto il territorio italiano, anche la coltivazione di
OGM già autorizzati dalla UE. Un simile provvedimento esporrebbe il
nostro Paese a una procedura di infrazione (l’ennesima!) da parte
dell’Unione Europea, e negherebbe a ogni agricoltore italiano il
diritto di coltivare legittimamente un prodotto già autorizzato
dall’autorità competente in materia.
Spesso si dice che gli OGM sono sinonimo di quantità
e non di qualità, ragion per cui sarebbero un pericolo per il nostro
settore agroalimentare, fatto di eccellenze e di prodotti locali
apprezzati in tutto il mondo. Ebbene, occorre ricordare che gli
allevatori italiani utilizzano enormi quantità di mangime OGM
importato dall’estero, e che molti dei nostri prodotti Made in
Italy, come il Parmigiano Reggiano, derivano proprio da animali
alimentati con OGM. Perché, quindi, non permettere la coltivazione
sul nostro territorio a chi ne vorrà fare uso, piuttosto che
rimanere dipendenti da costose derrate estere che stanno peraltro
danneggiando la filiera italiana? Un clima più favorevole a questa
tecnologia, inoltre, consentirebbe ai nostri ricercatori di mettere a
punto colture geneticamente modificate adatte alla tipicità del
nostro sistema agro-alimentare (come il pomodoro San Marzano
resistente a un virus, sviluppato da un’azienda italiana),
riducendo la dipendenza dalle grandi società sementiere straniere.
Per ridimensionare il potere delle multinazionali bisognerebbe
incentivare davvero la ricerca pubblica sugli OGM – compresa la
sperimentazione in campo aperto, e non soltanto in ambiente
confinato, come riportato nella mozione. Al contrario, distruggere i
campi sperimentali dell’Università della Tuscia, come è stato
fatto nel giugno 2012, non ci sembra affatto un modo per promuovere
la ricerca sugli OGM.
Vogliamo infine ricordarle come esistano prodotti
molto diffusi (il grano Creso con cui produciamo la nostra pasta ed
il pompelmo rosa come esempi notevoli) ottenuti con tecniche come
l’irraggiamento con radiazioni nucleari o l’uso di sostanze
chimiche mutagene. Di fatto sono organismi geneticamente modificati,
eppure non sono stati ostacolati allo stesso modo degli OGM.
Prima di salutarla, vorremmo segnalarle alcuni
articoli, libri e link a supporto delle nostre considerazioni. Ci
auguriamo che troverà queste letture interessanti, che possa
discuterne serenamente con i suoi colleghi onorevoli e che possa
esprimere il suo voto con razionalità e senza condizionamenti
ideologici.
Link utili:Libri:
Distinti saluti
Il gruppo Dibattito Scienza
Bene hanno fatto quelli di Dibattito Scienza; ora bisogna sperare che ci sia qualcuno in parlamento che abbia la benché minima cognizione sull'argomento.
RispondiEliminaIl mio "spirito guida" riguardo gli OGM (che devo essere sincero: non sono proprio preparatissimo) è Dario Bressanini (forse perché non ho tempo di leggere altri) che vedo è stato inserito a giusto merito tra i link utili da seguire.
Secondo me, se leggi attentamente Dario non hai bisogno di leggere molto altro. Biosgna pur fidarsi di qualcuno competente in materia, e di lui mi fido. E mi dispiace molto per Carlo Petrini, che stimo per molte cose, ma su questa proprio non lo seguo.
RispondiEliminaAssolutamente! Non si può sapere tutto e (per discipline e/o argomenti diversi) dei referenti competenti sono fondamentali, soprattutto per uno studente che prova a capirci qualcosa. Poi che io capisca tutto... ne devo mangiare ancora di pastasciutta.
EliminaNel primo commento parlavo di speranza...
RispondiEliminaBeh, come si poteva immaginare, la speranza era malriposta:
OGM: IN ITALIA SCIENZA E PROGRESSO SONO ANCORA TABU'