martedì 8 ottobre 2013

Chi l'ha detto?

Prima che inizi a scrivere devo davvero fare una precisazione e scrivere che i suoi libri li ho letti tutti, più volte. Mi piace come sa raccontare, cosa dice, le idee che ci sono sotto. Ma, Osgood Fielding III insegna, well, nobody's perfect.


Sta per uscire un nuovo libro di Umberto Eco e io lo aspetto, lo voglio, appena esce. Mica come i lettori comuni, quelli con cui ce l'ha il Mante.
Intanto ha cominciato a farlo sapere un po' in giro, pensa te che l'ho saputo anch'io (me) perché qualcuno ha cinguettato.
E poi le liste: cioè, a me le liste in questo momento storico che mi sto (nuovamente) dando da fare con il Lisp (list processing). Insomma ci ho navigato un po' (il bello del web sono i link, collegano (d'oh!) le cose che devono essere sarebbe bene fossero collegate.

E l'ha detto di nuovo! Turna. Cito:
SPIEGEL: But you also said that lists can establish order. So, do both order and anarchy apply? That would make the Internet, and the lists that the search engine Google creates, prefect for you.

Eco: Yes, in the case of Google, both things do converge. Google makes a list, but the minute I look at my Google-generated list, it has already changed. These lists can be dangerous -- not for old people like me, who have acquired their knowledge in another way, but for young people, for whom Google is a tragedy. Schools ought to teach the high art of how to be discriminating.
Non sono mica tanto d'accordo, anzi punto (si dice così per dire per niente, non come se dico "non sono d'accordo, punto" che in questo caso "punto" è per dire "discorso chiuso", i 'mericani dicono "period."). E non è la prima volta, e non è il solo: Michele Serra (quello di Cuore, una volta, quand'ero giovane) si è lamentato che le sue Amache non ci stanno in 140 caratteri, discorso degno del miglior Gasparri (o del dr.Trota).


D'accordo che sul web, nei risultati delle ricerche con Google, sulla Wiki (ma di meno) ci sono inesattezze e cazzate solenni. Ma le trovi anche, per dire, alla tele, presente Carlo Conti, Magalli & Paolo Fox, le Jene, _____________________ (aggiungi il tuo preferito, anzi tutta la lista).

Io la penso diversamente, quando ero piccolo ricordo che il Grande Timoniere della Rivoluzione diceva "facciamo fiorire cento fiori".
E prima ancora Diderò e Da Lambèr Diderot e d'Alembert (controllato sulla Wiki; strano due nomi francesi senza nemmeno un accento!) raccontavano cose simili.

Ma poi, se vogliamo dirla tutta-tutta: le prof si lamentano che i ragazzi copincollano da internet la ricerca ma si ricordano come si faceva una volta? Io, per dire, andavo in biblioteca e copiavo dall'enciclopedia (non quella di D&D, un'altra). E dovevo scrivere che mica c'erano le fotocopiatrici allora.


OK, dovevo dirlo e l'ho detto. Adesso mi sono calmato, sto meglio. Compatibilmente con le condizioni al contorno.

Ferma la macchina: ce n'è un altro, Vecchioni.
Vedi cosa capita a non seguire la tele; non sei informato,anche perché a te nessuno dice mai niente (gnente!).

1 commento:

  1. Juhan, ho letto il post e mi è piaciuto molto! Solo che mi è venuto in mente un pensiero che, probabilmente e come al solito, non ha alcuna attinenza. Te lo posto lo stesso. Facciamo finta che per un momento questo spazio sia il mio taccuino. "tutti sono nelle condizioni di sapere quanti semi ha una mela, ma non quante mele ha ciascun seme."

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