sabato 26 ottobre 2013

Tutto è rimasto come prima. Da Nietzsche ad Heidegger passando per la Sa-Rc

Zarathustra scendendo dal monte incontra un uomo pio e gli chiede cosa stesse facendo. Gli risponde che sta pregando Dio.
Come stai pregando Dio, ancora non ti hanno detto che Dio è morto? Tuttavia comprendo, ci vorrà del tempo perchè tu capisca il senso di questa morte.

Il caro Professore Umberto Galimberti, che stimo tanto, in una delle sue splendide conferenze ebbe a dire: Se facciamo riferimento al medioevo, dove l'arte è arte sacra, la letteratura parla di inferno, purgatorio, paradiso, persino la donna è donna angelo, non possiamo non affermare l'esistenza di Dio. Se dal Medioevo tolgo la parola Dio, non capisco più niente di quell'epoca. Dio crea quel mondo, Dio fa il mondo. Il mondo medievale si organizza intorno all'idea di Dio. Ma se dal mondo contemporaneo tolgo la parola Dio, lo capisco ancora il mondo contemporaneo? La risposta è sì. Allora Dio è morto.

Effettivamente Dio è morto, su questo non si discute. La domanda però è un'altra. Fino a che punto Dio è morto?

Questa domanda crea così l'orizzonte ermeneuto dove comprendere il senso del mio post precedente, oggetto di qualche dissenso. Ovvio, la colpa è mia perchè non mi sono spiegato bene, anche se, come poi ho detto all'amico Juhan in separata sede, quel post avrebbe avuto in seguito.

In quel post dicevo che oggi tutti siamo cristiani, anche gli atei.

È chiaro, il mondo non si crea più a partire dall'idea di Dio come accadeva nel medioevo. Tuttavia, possiamo veramente affermare che Dio, oltre ad essere morto, sia stato anche sepolto? Cosa resta ancora di Dio, cosa resta ancora della visione cristiana?

Resta ancora la sua impalcatura di pensiero. Restano ancor le categorie mentali attraverso le quali ancora oggi noi pensiamo, ci esprimiamo. Resta insomma il suo fantasma. Il fantasma di Dio. Resta ancora un'assenza non del tutto svuotata.

Una bottiglia è un recipiente per liquidi. Se la riempio di acqua e poi la svuoto, non viene meno il suo ruolo di recipiente. Se prima conteneva acqua, non è detto che non la possa riempire di vino.

Ecco cosa resta di Dio: il suo recipiente. Capite allora che, morto Dio, non ci siamo liberati di un bel niente? Sono rimaste in piedi tutte quelle categorie logiche che vanno solo riempite di un nuovo contenuto.

Resta ad esempio l'idea di costruire il mondo intorno a qualcosa. E, come avviene per la bottiglia, la cui forma rimane anche se la svuoto del suo contenuto, morto Dio, vado ad utilizzare un suo sostituto, che può essere la tecnica, il denaro, la medicina, etc.

Perchè l'uomo continua ad inquinare la natura? Perchè va a caccia nonostante le sue dispense trabocchino di qualsiasi sorta di cibo? Perchè gli immigrati oggi hanno un valore meno di niente? Perchè c'è ancora chi afferma che la cultura occidentale sia superiore alle altre? E le domande potrebbero continuare all'infinito.

Perchè abbiamo semplicemente sostituito l'idea intorno alla quale costruire il mondo. E tutto è rimasto come prima. Si continuano a bruciare le streghe, è rimasta l'idea in base alla quale "extra ecclesiam nulla salus" che, tradotta in lingua corrente, significa che se non sei cittadino italiano, europeo o occidentale, non sei proprio un uomo, a meno che tu non sia produttore di denaro.

È rimasta l'idea di dominio sulla natura, "Dominerai sui pesci delle acque, sui volatili del cielo, sugli animali della terra". A tal proposito Heidegger dice che quando guardiamo ad un fiume pensiamo all'energia elettrica, quando guardiamo al suolo pensiamo al sottosuolo (chi ha detto petrolio?). Ecco l'idea del dominio. Ogni ferita inflitta alla natura non viene sentita come negativa e la natura altro non è che materia prima.

Ma non tarderà, dice sempre Heidegger nel 1951, che anche l'uomo diventi la materia prima più importante.

Morto Dio, muore anche l'uomo. E il suo essere resta in vita solo se produttore di denaro. Se non hai l'assicurazione sanitaria puoi crepare; se sei immigrato, vieni inevitabilmente etichettato come clandestino. Di certo chi raggiunge le nostre coste con un barcone, non dispone di denaro, perciò semplicemente non esiste.  Siamo allo sbaraglio, senza alcun orizzonte etico. Abbiamo raggiunto la forma estrema del nichilismo per cui l'uomo ha senso solo se utile e fino a quando è utile.

E allora che si fa? Mi piace chiudere così come ho iniziato il primo post della trilogia:

Non pensare, uomo meschino, che questo universo sia stato costruito per te. Tu, piuttosto, sarai giusto se ti aggiusti all'armonia dell'universo. [Platone]

5 commenti:

  1. Sono parecchio in disaccordo su parecchie cose. Intanto il Medioevo lo vediamo con gli occhi di posteri, immagino molto diverso di come lo vivevano i medioevisti.
    Per esempio Silvio & il Papo del dr.Trota non hanno fatto crociate contro gli infedeli (sì ma non come si usava nel Medioevo classico).
    Oggi poi noi abbiamo ancora gente che vive nell'epoca in cui dio (Geova, p.es.) era tutto. Se vuoi ti mando i miei due Testimoni di Geova che per motivi forse ignoti anche a Sua Pastosità FSM (sempre sia condito, RAmen) tentano di illuminarmi. Attualmente siamo fermi al diluvio e continuano a non portarmi la tesina che gli ho assegnato (quanta acqua ci vuole per sommergere la punta dell'Ararat, del Bianco e dell'Everest).
    Oppure sempre riguardante l'acqua: i padagni locali "sapevano" che la stagione della trinciatura del mais non sarebbe stata intralciata dalla pioggia perché questa si era consumata tutta in primavera (piovosa come non mai).
    Per farla breve (anche perché so di essere decisamente scarso come filosofo) mi sento più vicino a Carl Sagan, quello del Mondo Infestato dai Demoni, chissà se l'hanno ristampato in italiano?

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  2. Vabbè, come dicevi tu, non si può essere d'accordo su tutto. Tuttavia ancora mi chiedo come abbia potuto il mondo, in nome del progresso, alimentare, parlo di cibo, solo il 20% della popolazione mondiale, come abbia potuto la tecnica, la medicina, escludere dalle cure i paesi in via di sviluppo. Ci sono posti nel mondo dove si muore per malattie ormai debellate in occidente. Non è forse questa una forma estrema di nichilismo? Poi io non possiedo affatto la verità. Ho cercato di spiegare, anche in modo molto approssimativo, il mio punto di vista. :)

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  3. "Attualmente siamo fermi al diluvio e continuano a non portarmi la tesina che gli ho assegnato" LOOL

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  4. Beh, rimettendo insieme i tre post, un quadro generale si intravede. Ora, che io sia in grado o meno di comprendere tutte le filosofate, che io possa o meno essere d'accordo in tutto o in parte, quello che davvero importa è che un pensiero è stato espresso ed è stato fatto in modo mooolto piacevole con un taglio sicuramente particolare.
    Quindi, clap clap a te @BiteLux e rispetto anche per cose che magari non proprio m'appartengono.
    Tu pensa quanto sarebbe noioso il mondo se tutti la pensassimo allo stesso modo; che poi... non è detto che certi convincimenti con il tempo non cambino (io ho molto tempo ☺).
    Rimane il fatto che a me questa trilogia è piaciuta e, tra capelli e pettine, spazzolini e Dii (o Dei, mah!) morti con relativi fantasmi che gironzolano in bottiglie vuote, ho apprezzato un linguaggio davvero molto originale.
    Ora me la spiego la foto nel tua avatar ☺

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    1. Grande Marco! E sono contento che la trilogia ti sia piaciuta...e poi, come dice il caro Juhan, se non ti piace perchè lo fa? a me [mi] piace!!! :))

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