martedì 1 ottobre 2013

Nomi - 2



Rispondo al post di Juhan.

Mi sono limitata ai nomi spagnoli perché meno conosciuti in Italia, ma i nomi italiani che ho sentito io fanno scomparire quelli citati da Juhan! Considerate che sono umbro-toscana: a parte forse l'Emilia-Romagna e qualche zona del Sud credo che i nomi più strani si usino proprio nelle mie regioni. (*) Questo in parte è dovuto al fatto che si tratta tradizionalmente di zone "mangiapreti" per cui molti preferivano non usare per i propri figli nomi che apparissero sul calendario, nomi di santi insomma ma nomi tradizionali tramandati nei secoli, da Duccio a Cosimo a Folco. Moltissimi poi, socialisti o anarchici, preferivano nomi che ricordassero le proprie idee politiche, da Libertà a Progresso da Palmiro a Industria a Libero. Ma anche molti Fiorenzo, Vasco, Moreno, Adelmo, Raniero, Ivo, Amneris...

Limitandomi alla mia famiglia, collaterali ed amici, eccovi qualche nome di gente conosciuta da me personalmente o dai miei ascendenti:

Imola, Gorizia, Tolmino  (nomi geografici, il terzo era uno dei luoghi in cui aveva combattuto il padre del nominato)
gli ordinali: Primo, Sesto, Ottorino, Ottavina  perché ottava figlia, evidentemente i genitori non erano ancora arrivati al punto di esasperazione dei genitori di  Finìmola (finiamola!), celebre esempio di altra zona
Fidalma, Nara, Argene  (più d'una)Zemira, Zaira, Èlia, Teodina...



Enfro, Torello, Onofrio  (di origine pugliese, però)Marculisse (Marco+Ulisse evidentemente, vattelapesca se di vero nome o di soprannome)Diamante, Arnaldo, Giosìa, Ademaro, Ascanio, Alcide, Leonida, Pilade, Alarico, Artemio, Óbriste detto Bibi, Michelangelo (un antenato e un virgulto odierno, passato il tempo il nome torna in auge)

Non mi meraviglia che mia nonna, moglie del nonno Brunetto, abbia scelto appositamente per i tre figli nomi brevi  che non potessero essere distorti o ancor più abbreviati: Aldo, Dino ed Enzo.

In famiglia ci sono anche molti bei nomi classici ma ormai in disuso: Fiammetta, Veronica, Torquato, Miranda.
In quanto all'usare un nome diverso da quello assegnato all'anagrafe, al momento ricordo solo Alvaro detto Sergio e Leda detta Giovanna.



Nella famiglia di mio marito solo nomi tradizionali, salvo una Trieste e una Callista, versione femminile di Callisto, dall'effetto involontariamente comico...

Ricordo, molti anni fa, l'intelligente e spiritosa Donna Letizia, compagna di Indro Montanelli, nella sua rubrica su Grazia raccontò di una lettrice che le aveva scritto perché le consigliasse un nome altisonante per il nascituro: le preferenze di tale futura mamma andavano a nomi sul tipo di Edoardo, Infingardo...

Almeno una quarantina d'anni fa, che io ricordi,  le famiglie "su" per distinguersi hanno iniziato a usare nomi come Camilla, della stessa epoca la pletora di Luca (nome onnipresente nella letteratura rosa delle riviste femminili dell'epoca) e Gianluca e i Tomaso, poi più recentemente le Giada, Azzurra, Selvaggia, Allegra, Orsetta, i Lupo, Lapo, Glauco  (ma gli antesignani sono stati certamente i genitori di Nuvola e Serena, più di settant'anni fa...).

Immagino che ora, dal momemto che la moda di  questi nomi è arrivata ormai al popolino, si torni in certi ambienti a nomi come Teresa o Rosa, Attilio o Mario, per distinguersi in qualche modo... Oppure si prosegua nell'altra direzione, con nomi come Bonaventura, Ermenegildo, Alfonsa, Cassiopea...


(*) vi invito a visitare   questo sito, per gustosi nomi toscani...


1 commento:

  1. Appena ho tempo faccio la mia puntata sui nomi femminili della mia zona, in dialetto.
    Per intanto in Romagna ci sono nomi fantastici, almeno quanto i tuoi.
    E personalmente mi spiace per Callista, l'origine è bellissima.

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