lunedì 7 ottobre 2013

Dunning-Kruger, io e la Fremdscham

Non so se conoscete Moreno Colaiacovo. Dovreste (cit.).


Se non sul blog (che parla di quelle cose che non so nemmeno come chiamare, per ragioni che saranno evidenti tra qualche riga; se siete impazienti traducete Frem--quella parola lì, con Google) almeno su Twitter, dove si chiama @emmecola.

Sì perché da delle dritte sempre giuste (credo, tenete conto della mia malattia, quella della Frem-come si chiama?).
Tipo oggi che, niente-niente, ti posta (vedi che 140 caratteri sono più che sufficienti? (questo detto in particolare a Michele Serra ma anche Umberto Eco et al. nèh!) questo:
Troppo incompetente per riconoscere la propria incompetenza: è l'effetto di Dunning-Kruger (ahimè molto diffuso!)
Uh! celo!!!

Sì, mette il link, questo: When Ignorance Begets Confidence: The Classic Dunning-Kruger Effect.


Dubbio: più studiano più diventano scemi (detto padagno).
Altro dubbio: ma quando uno dice Dunning-Kruger dice uno o due? Beh, questo è solubile, c'è la Wiki (no, questa volta non mi chiedo come faremmo senza, va bene la Frem. ma non esageriamo, nèh!).

3 commenti:

  1. Fremdschámen =letteralmente vergogne (nei confronti) dell'estraneo. (cfr. l'inglese shame). Anche in spagnolo si usa qualcosa del genere: "vergüenza ajena" che indica quando ci si vergogna "per conto terzi" però senza la sfumatura del timore di essere accomunato nella cosa vergognosa, è solo pura e semplice vergogna che si prova al posto di chi ne avrebbe motivo.

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  2. Solo ora rileggendo mi son resa conto di non aver premuto il tasto shift mentre scrivevo: ovviamente era Fremdschämen, l'accento sta sullo stesso tasto dell' Umlaut... mi scuso

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  3. 140 caratteri saggi (in questo caso) ☺

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