sabato 6 luglio 2013

Un altro anno insieme!





Come preannunciato da Juhan e da Marco, eccoci qua, a festeggiare un ulteriore compleanno del nostro Al Tamburo Riparato. Sembra ieri quando è nato... (tipica frase delle zie/nonne ecc.).


Però a parte le frasi fatte, da quando è nato è cresciuto proprio bene, ha interessi variati, zampetta da solo a destra e a sinistra per il mondo e si spinge anche a osare l'inosabile (per esempio, pur non essendo un blog scientifico, ha perfino ospitato un  Carnevale della Chimica!).

Ma il suo successo è sancito da un lato dalla crescita, lenta ma costante, dei lettori fissi e dall'altra dall'aggregarsi paulatino di nuovi collaboratori: vabbè, a voler essere proprio precisi, alcuni si sono dapprima aggregati come lettori e poi sono diventati autori...
Altri magari si sono iscritti come collaboratori ma latitano dalle nostre pagine: il fatto però che non si cancellino fa ben sperare per il futuro (solo una collaboratrice, dopo un rapido passaggio su queste pagine, ha preferito andarsene definitivamente).
Ma c'è anche da considerare che non tutti i nostri lettori si sono iscritti nel novero dei seguitori fissi, pur intervenendo a volte con commenti. Ricordo per esempio tra i nostri lettori Dario Bressanini o lo Zar (Roberto Zanasi). Abbiamo avuto anche, di tanto in tanto, interventi nei commenti da parte di lettori casuali, forse ridiretti al nostro blog da una qualche discussione su Facebook.


Ma sapete qual è il sintomo più evidente -e irritante- del nostro successo? Riceviamo parecchi commenti-spam, cosa che nel primo anno di vita non era mai capitata! Voi non li vedete, il bravo Juhan provvede a cancellarli, però ci ricordano che il nostro Tamburo appare nelle liste dei blog anche all'estero...

Il blog è nato subito con vocazione corale, ma c'è voluto un po' perché si aggiungesse un buon numero di collaboratori. Ciò che invece fin da subito ha contraddistinto il Tamburo è la democraticità della sua gestione: per esempio, fin dai primi momenti, non appena ci siamo organizzati, Juhan ed io abbiamo chiesto ai lettori fissi consigli e suggerimenti sul suo aspetto: forse non ricordate (tutti i cambiamenti fatti in Blogger vengono trasmessi anche ai post precedenti): all'inizio non c'era nell'intestazione alcun tamburo, poi per breve tempo ce n'è stato uno bruttarello, con colori eccessivi (abbiam fatto di necessità virtù, fino a trovare quello giusto, “rattoppato” da me e rifinito da Juhan), il colore di fondo era a strisce in due toni di rosa, se ben ricordo... Col consiglio e il supporto di tutti voi lettori abbiamo migliorato l'apparenza e con la fattiva partecipazione di voi collaboratori ne abbiamo migliorato enormemente la sostanza!
Ma il Tamburo è sempre in divenire, sempre uguale a se stesso e sempre differente: come qualcuno ha già letto, Marco propone innovazioni interessanti che come sempre noi tamburisti votiamo democraticamente.



A tutti i lettori, fissi o sporadici, ricordo alcune tappe importanti:


Dopo questo doveroso riepilogo, ora tutti in coro:




3 commenti:

  1. Perché sospiri, Juhan? lo so, la tua creaturina ti è sfuggita dalle mani ed è cresciuta, ma è giusto che sia così.

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  2. Quando la festa è di quelle importanti, ad un certo punto qualcuno abbassa il volume della musica e comincia a fischiare il microfono: "sa, sa, prova... prova". E' l'organizzatore della festa che prende la parola e ci ricorda perché, come e quando. Un po' di storia, qualche numero e applausi vari. Due minuti di discorso ufficiale e poi: "auguri a tutti e ... divertitevi". Ecco, di solito i "discorsi ufficiali" son noiosi ma perché a farli sono politici o autorità di diverso tipo, gente che con la festa non c'azzecca niente. Qui no, qui è la "zia" che parla, lei il Tamburo ce l'ha nel sangue. E allora clap clap e grazie.

    PS:
    @ Bruna
    si però adesso in pista anche te ☺

    PPS:
    E il "singh!" dello zio? Dai che s'è commosso, o forse è solo perché non può realmente gustare la meravigliosa torta della zia.

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